Per quanto non sia più un tabù come un tempo, il tema delle prime mestruazioni, o menarca, è comunque un argomento delicato e da non sottovalutare, che può provocare preoccupazioni e imbarazzo nelle ragazzine, in quanto contrassegna il punto eclatante nel passaggio graduale che porta la bambina a diventare una donna.
Le prime mestruazioni compaiono durante la pubertà, tra gli ultimi anni delle elementari e i primi anni delle scuole superiori: normalmente quindi tra i 10 e i 15 anni, con un’ampia variabilità da persona a persona, dovuta a fattori genetici, socioeconomici, climatici e alimentari.
Alcuni studi hanno rilevato un abbassamento dell’età del menarca negli ultimi decenni, anche se la definizione di pubertà anticipata va riservata a casi in cui i caratteri sessuali secondari compaiono prima degli otto anni. Questo fenomeno può essere determinato da numerosi fattori, tra cui, in modo sempre più frequente negli ultimi anni, il sovrappeso. Il tessuto adiposo infatti produce un ormone, la leptina, che è uno dei fattori che concorrono all’avvio della maturazione sessuale. La problematica dell’obesità, che affligge tanti bambini, ha quindi un ulteriore risvolto nelle femmine. È bene segnalare al pediatra eventuali sintomi di pubertà precoce: la crescita rallenta molto dopo l’instaurarsi del ciclo, e un inizio anticipato può quindi portare a una statura definitiva più bassa di quanto sarebbe stata geneticamente programmata. In alcuni casi è indicato un trattamento farmacologico per bloccare lo sviluppo puberale.
Viceversa, in ragazze sottopeso o che svolgono un’intensa attività fisica, le prime mestruazioni possono ritardare. Generalmente non si considera tanto il ritardo rispetto all’età della ragazza, quanto rispetto allo sviluppo puberale: il consiglio è di fare una visita, ed eventuali esami, se non è comparsa la mestruazione dopo quattro anni dalla comparsa dei primi caratteri sessuali secondari.
L’argomento mestruazioni va affrontato con la bambina con un certo anticipo, in modo da avere il tempo di prepararla prima: sono infatti la non conoscenza, le fantasie, i pregiudizi, a creare problemi e timori su questo argomento. Il semplice parlarne è tranquillizzante: sapere cos’è la mestruazione, perché accade, riscoprire il senso di ciclicità della natura, permette di inquadrarla in una logica di rassicurante e normale buon funzionamento dell’organismo. Importante poi sottolineare che anche “in quei giorni” si potrà condurre la vita di sempre: essere mestruate non significa essere malate.
Anche se con il primo ciclo mestruale si identifica il momento in cui una bambina diventa donna, il processo di crescita è molto più lungo e complesso: la maturazione sessuale inizia con l’aumento di volume dei seni e la comparsa di peli sotto le ascelle e sul pube e si completa solo diverso tempo dopo il menarca.
Per alcune ragazze il ciclo ha da subito una periodicità regolare, ma in molti casi rimane irregolare per un anno e più, con intervalli variabili, talvolta inframmezzati da spotting (ossia da lievi perdite rosso-marroncine). Sono fenomeni normali, dovuti a un sistema ormonale ancora in fase di rodaggio. Le diete sbilanciate, frequenti in questa fase della vita, aumentano ulteriormente le fluttuazioni ormonali, tanto che oggi si considerano le irregolarità mestruali come uno dei primi campanelli d’allarme di un disturbo dell’alimentazione. Anche lo stress e le situazioni familiari/emotive difficili possono avere ripercussioni sul ciclo mestruale. Se dopo due anni le mestruazioni continuano a essere ancora molto irregolari, è bene parlarne con il ginecologo.
Alcune ragazze lamentano dolore alla pancia o tensione al seno, nei giorni precedenti la prima (e non solo) mestruazione. Altre riferiscono cefalee, senso di spossatezza e di malessere. Generalmente è sufficiente concedersi un po’ di riposo, solo in alcuni casi si tratta di un dolore difficile da sopportare, per cui è necessaria l’assunzione di antidolorifici.
È normale anche provare emozioni contrastanti: sentirsi più fragili, smarrite, irritabili, un po’ depresse, e insieme emozionate per la sensazione di essere “diverse”, di diventare grandi.
In molte culture la prima mestruazione di una ragazza viene festeggiata: è il suo ingresso nel mondo delle donne, si conferma che il potere della sua femminilità rende più ricca tutta la comunità. La ragazza riceve un nuovo e gratificante senso di sé, del proprio corpo, della propria centralità sociale: un valore che le permette di compensare alla difficoltà dell’abbandono dell’infanzia e dell’accesso alla dimensione adulta.
Nella nostra cultura questi rituali di passaggio sono andati persi, e il menarca, come tante funzioni del corpo, è relegato in un clima di clandestinità, segreto, vergogna: la mestruazione è spesso vissuta come una seccatura inutile, qualcosa di sporco, di cui si farebbe volentieri a meno. Si perde così un’occasione per instaurare un sereno rapporto col proprio corpo, e quindi avviarsi a una sana sessualità e dunque alla capacità di affrontare prove più intense come la gravidanza, il parto e la maternità.
Quindi, un consiglio alle mamme delle ragazzine prepuberi: quando arriverà il momento non portate vostra figlia dal medico, non è malata, anzi, la mestruazione è proprio la prova che non lo è! Portatela invece a festeggiare, regalatele un bel ricordo di questo evento!
Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni ed è la comparsa del flusso a segnare l’inizio di ogni ciclo mestruale. In alcune donne, esso può essere più breve (21 giorni) o più lungo (35 giorni). Normalmente, le mestruazioni durano tra i 2 e i 7 giorni, in media 3-5 giorni.
Amenorrea: completa assenza delle mestruazioni per almeno 3 mesi. Nella vita della donna è fisiologica l’assenza delle mestruazioni nei seguenti periodi: infanzia, gravidanza e allattamento, menopausa.
Amenorrea primitiva o primaria: quando non vi è ancora stata la prima mestruazione al raggiungimento dei 17 anni di età.
Amenorrea secondaria: scomparsa delle mestruazioni per un periodo superiore ai tre mesi, dopo un periodo di mestruazioni più o meno regolari.
Polimenorrea: quando le mestruazioni sonno eccessivamente ravvicinate, si verificano cioè con intervallo di tempo inferiore ai 25 giorni (cicli brevi, con flussi ravvicinati).
Oligomenorrea: quando le mestruazioni si verificano a intervalli di tempo superiori ai 36 giorni (cicli lunghi, con flussi distanziati).
Metrorragia: perdita di sangue di variabile entità (abbondante o scarsa) che si verifica in maniera indipendente dal periodo mestruale.
Menometrorragia: perdita di sangue iniziata con la mestruazione e persistente per più giorni anche dopo il periodo mestruale, solitamente abbondante.
Dismenorrea: mestruazione particolarmente dolorosa.
nata a Torino, dopo aver lavorato come restauratrice di dipinti, si laurea in Ostetricia nel 1999. Da allora lavora a Firenze, dove promuove una gestione meno invasiva e medicalizzata del parto. Partecipa all’apertura del primo centro nascita italiano, pubblico e a completa gestione ostetrica: la Margherita, dove lavora per sette anni.