Scienza e immagini hanno una lunga relazione: le figure hanno sempre accompagnato l’evoluzione del pensiero scientifico e la sua divulgazione. Gli albi illustrati di non-fiction si inseriscono in questo cammino a due, dando spazio a operazioni audaci e modi creativi di trasmettere conoscenza a bambine e bambini. Gli albi sono un medium complesso perché attivano le due parti del cervello: l’emisfero destro, più attratto dagli stimoli visivi e dall’esplorazione, e il sinistro, legato al linguaggio e alla capacità di analisi. Siamo abituati a pensare alla scienza come a una disciplina oggettiva, ma quando un albo racconta il mondo reale lega al dato concreto l’esperienza estetica, la meraviglia, l’incanto che ci fa sentire subito il mondo un po’ più nostro. Una forma di empatia fondamentale, in un tempo in cui la cura del pianeta che abitiamo è diventata una questione urgentissima.
L’associazione Hamelin, che da vent’anni si occupa di promozione della lettura per l’infanzia, ha dedicato agli albi illustrati di divulgazione scientifica l’ultimo numero della sua rivista, Hamelin. Storie figure pedagogia. Qui ne consigliamo sei, adatti a bambine e bambini e agli adulti che leggono con loro.
Da sempre l’umanità è attratta dalle stelle. L’astronomia è una delle scienze più antiche: nata per rispondere a bisogni pratici (come calcolare le coordinate o il ciclo delle stagioni), si è trasformata in una ricerca mossa dal desiderio di sapere. In Universi, Guillaume Duprat ne racconta la storia, dalle teorie del passato ormai superate alle idee di frontiera più fantasiose. L’albo è pieno di finestrelle: sollevandole appaiono curiosità, brevi spiegazioni scientifiche e disegni nascosti, in un gioco continuo di scoperta. I dati sono tanti e accurati, e Universi si può leggere a diversi livelli di complessità. Un’ottima panoramica sul cosmo e tutto quello che succede lassù.
Universi. Dai mondi greci ai multiversi
Guillaume Duprat
Editore: L’ippocampo, 2018 – 48 pagine
Un’infinità di meraviglie, misteri e bizzarrie si nasconde nel sottosuolo: ogni pagina di Sottoterra rivela la vastità di quello che succede sotto i nostri piedi con tante informazioni, scelte con cura e rese accessibili a bambine e bambini. Anche la modalità di lettura è un gioco: il libro va tenuto in orizzontale sfogliando le pagine verso l’alto, e dà così la sensazione di una discesa nel profondo. Scavando, scavando si arriva al centro della Terra… e poi? Non resta che risalire in superficie, magari passando dall’acqua. E qui scopriamo che il libro si legge in due direzioni: finito un viaggio, ne inizia subito un altro, quello di Sottacqua, che esplora la vita brulicante sul fondo dell’oceano: un’infinità di bizzarrie, misteri e meraviglie si nasconde anche sotto il mare.
Sottoterra/sottacqua
Aleksandra Mizielińska e Daniel Mizielińska
Editore: ElectaKids, 2015 – 112 pagine
Mini. Il mondo invisibile dei microbi conquista subito, già dal titolo. Le prime quattro lettere – Mini, o Tiny nell’originale inglese – sono un omaggio, una dichiarazione e un’idea di divulgazione dell’autrice, Nicola Davies, zoologa inglese e divulgatrice sia sulla carta sia sugli schermi della BBC. Tiny animals (animali minuscoli) è infatti l’espressione con cui venivano chiamati i primi esseri viventi apparsi sotto le lenti del padre della microbiologia, Antonie van Leeuwenhoek. Il titolo, quindi, avvisa già i lettori (bambine e bambini di 6-7 anni) che vivranno un’avventura simile a quella degli scienziati di 400 anni fa. Grazie alle belle illustrazioni di Emily Sutton, scopriranno un mondo invisibile senza dover sapere cos’è un microrganismo o come si usa un microscopio. Il libro dimostra, infatti, che per fare divulgazione non c’è bisogno di usare un linguaggio tecnico, ma che è più importante impostare un pensiero corretto, fornire un contesto e indurre il piacere della scoperta. (Matteo Pompili / Tecnoscienza)
Mini. Il mondo invisibile dei microbi
Nicola Davies e Emily Sutton
Editore: Editoriale Scienza, 2016 – 40 pagine
Losanghe gialle, mezzelune verdi, tratteggi, linee spezzate e onde sinusoidali fluo: Forte, piano, in un sussurro rappresenta l’universo sonoro con un caleidoscopio colorato capace di rendere sia l’impercettibile suono di una nevicata sia il caos cittadino nell’ora di punta.
Il libro si è distinto vincendo il prestigioso BolognaRagazzi Award 2018 e, l’anno successivo, il premio Andersen nella categoria “Divulgazione”. In Forte, piano, in un sussurro, però, la divulgazione cammina su vie non classiche: qui la scoperta assomiglia più all’epifania di un haiku che a quella di uno scienziato. Scopo degli autori, illustratori ucraini di grande fama, è far comprendere che il suono è fondamentale per parlarsi e capirsi, per ascoltare e ascoltarsi, ma che anche il suo opposto – il silenzio, reso con una straordinaria rarefazione d’immagini – è necessario per arrivare a sentire le cose realmente importanti della nostra vita. Come ciò che accade dentro di noi o come il battito di un cuore accelerato per amore. (Lorenzo Monaco / Tecnoscienza)
Forte, piano, in un sussurro
Romana Romanyshyn e Andriy Lesiv
Editore: Jaca Book, 2018 – 56 pagine
Cos’è la velocità? Per la fisica, è la relazione fra spazio e tempo. Nel sentire comune è il movimento delle cose, ed è da tale prospettiva che l’illustratrice francese Cruschiform guarda il mondo in questo stupefacente albo illustrato. Ogni doppia pagina – graficamente perfetta – di A tutta velocità indica una cifra in chilometri orari e una serie di “cose” che si spostano a quella velocità. Con intuizione brillante, Cruschiform accosta elementi molto diversi: un riccio e un millepiedi; una persona sui pattini, il basilisco piumato e la caravella Santa Maria; un coccodrillo e il sommergibile nucleare USS Nautilus. L’elenco salta dall’animale all’umano, dalle invenzioni ai fenomeni naturali, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo. Questo complesso reticolo di accostamenti stimola bambine e bambini a fare domande e mettere in discussione la relazione fra diversi sistemi di valore e di pensiero.
A tutta velocità
Cruschiform
Editore: L’ippocampo, 2013 – 60 pagine
Per allenare la curiosità e lo sguardo da esploratori non serve andare lontano: a volte basta stare in cucina. Nel cibo che mangiamo si nascondono tanti segreti, e per scoprirli possiamo usare i sensi: mani, orecchie, naso e bocca si attivano quando entrano in contatto con l’ambiente. Naturalisti in cucina insegna proprio a usare il corpo per fare esperienza del mondo, a partire da quello che abbiamo nel piatto. Frutti, foglie, radici e spezie sono catalogati secondo criteri a misura di bambina e bambino: la differenza tra intero e metà, sopra e sotto, dentro e fuori. I disegni sono essenziali ed eleganti, il linguaggio combina tono colloquiale e termini scientifici, e l’invito è a tenere sempre allenata l’attenzione, perché la natura è dappertutto.
Naturalisti in cucina. Vademecum per piccoli scienziati e buone forchette
Federica Buglioni e Anna Resmini
Editore: Topipittori, 2019 – 47 pagine