La nascita è un evento unico, carico di emozioni contrastanti. Il desiderio più diffuso tra i genitori è quello di “essere pronti” a ogni evenienza, a costo di comprare tutto il necessario con largo anticipo, spesso con acquisti incontrollati. Ma di cosa hanno davvero bisogno mamma e neonato per il grande giorno? Vedremo di seguito che poche cose, semplici e funzionali, costituiscono l’essenziale da portare con sé nelle borse per il parto.
A che mese si prepara la valigia per il parto? Molte coppie si chiedono quale sia il momento giusto per iniziare a fare i bagagli. Non esiste un tempo specifico per la preparazione delle borse per il parto, ma sicuramente esiste un tempo ideale che può essere diverso per ogni mamma. Avere una valigia per il parto pronta favorisce la consapevolezza del momento che si avvicina, permette alla coppia di realizzare che l’evento della nascita è alle porte e soprattutto può dare tranquillità e sicurezza a entrambi i genitori. Avere il tempo di preparare tutto ciò che è necessario, in modo personalizzato, pone le mamme nella condizione di capire i propri bisogni, mettendo in luce aspettative e desideri. Le ostetriche generalmente consigliano di avere pronta la valigia per il parto almeno un mese prima della data presunta. In quest’epoca la donna si trova al terzo trimestre di gravidanza, l’ultima tappa di un lungo viaggio, il momento in cui deve prepararsi ad accogliere il neonato e a predisporre l’ambiente esterno per questo evento.
«Quando prepari la valigia per il parto in ospedale a cosa devi prestare attenzione?», mi chiede una mamma entrata da poco nell’ultimo trimestre di gravidanza. Ogni ospedale fornisce indicazioni specifiche e liste personalizzate per l’occorrente da portare con sé il giorno del ricovero. L’arco di tempo di degenza nella struttura può essere più o meno lungo, in base a diversi fattori. Generalmente dopo il parto mamma e bambino rimangono ricoverati per almeno tre giorni, ma questo può variare in base alla tipologia di parto, spontaneo o cesareo, e da eventuali esigenze assistenziali. L’occorrente riguarda il necessario per la degenza della donna, tutto ciò che può rappresentare uno strumento utile per affrontare il travaglio e il parto, e infine il necessario per la cura del neonato. Non esiste una “valigia per il parto in ospedale tipo” uguale per tutte, perché ogni mamma troverà il contenuto migliore per sé. Esistono però alcune indicazioni generali che possono fare da guida per la preparazione. La parola d’ordine è comodità e semplicità.
Cosa può creare un ambiente intimo e familiare durante il travaglio e il parto? A questa domanda le mamme devono provare a dare una risposta prima di riempire la propria valigia per il parto. Fare una piccola lista per iscritto può aiutare a non tralasciare nessun dettaglio. Piccole strategie per indurre il rilassamento e stimolare la produzione di endorfine, gli ormoni fondamentali per la fisiologia del travaglio, possono essere: la musica preferita, un olio essenziale per profumare la sala parto, il proprio cibo prediletto (frutta secca, cioccolato, bevande zuccherate forniscono energie per affrontare le contrazioni).
E chi aiuterà la mamma a portare le pesanti e preziose borse per il parto in ospedale? Coinvolgere la persona di fiducia che sarà presente al momento della nascita nella preparazione della valigia significa avere un supporto pratico nel momento della degenza nella struttura ospedaliera. Sapere cosa c’è all’interno del “borsone maternità” per il parto in ospedale può tornare utile per supportare il personale ostetrico e rispondere alle richieste della mamma che in quel momento può essere stanca. Altre piccole raccomandazioni:
Come detto, affidarsi alle raccomandazioni fornite dall’ospedale in cui la mamma decide di partorire può essere un valido aiuto. Consultando la lista per il parto in ospedale di varie strutture italiane, redatte dalle ostetriche, ecco la lista delle cose essenziali.
Documenti utili:
Per la mamma durante il ricovero:
Per la mamma in travaglio:
Per il neonato (almeno tre-quattro cambi da dividere possibilmente in piccoli sacchetti, e cose utili per il cambio):
Per la cura del perineo e dell’igiene intima dopo il parto, specialmente nel caso di lacerazioni, può capitare che l’ostetrica consigli l’acquisto di un detergente intimo delicato, eventualmente della tintura di calendula o dell’argilla verde per aiutare la guarigione della sutura.
In alcuni casi l’ospedale consiglia di mettere nel borsone maternità anche dispositivi come tiralatte, coppette assorbilatte, creme per il seno, paracapezzoli. Questa è una spesa non necessaria e che potrebbe essere utile solo in casi specifici, su consiglio dell’ostetrica che supporta l’allattamento. Fare spese preventive può rappresentare un investimento economico evitabile e che, anzi, a volte può interferire nell’avvio dell’allattamento. Ascoltare le proprie esigenze e affidarsi a operatori competenti può essere un ottimo consiglio da “portare con sé in valigia”.
La valigia per il parto cesareo programmato non differisce da quella di un parto spontaneo, a meno che l’ospedale di riferimento non lo specifichi. In alcuni casi infatti potrebbe essere richiesto un paio di calze a compressione graduata per la prevenzione del rischio trombo-embolico legato all’intervento chirurgico, da indossare anche nei giorni successivi al parto.
La valigia per il parto in ospedale non ha stagionalità: giugno o novembre che sia, le esigenze rimangono le stesse. La sola cosa che varia con la stagione è la scelta dei tessuti adatti per vestire il proprio bambino. Gli indumenti devono essere puliti, comodi e preferibilmente composti da fibre naturali: cotone, lino, canapa, seta, lana. Ogni stagione predilige dei tessuti rispetto ad altri. È importante considerare che per un neonato a termine, sano, la temperatura ambientale ideale va, secondo le indicazioni del Ministero, dai 18 ai 20 gradi, poiché la temperatura alta può essere dannosa. [1] Il vizio di coprire troppo i neonati per paura che soffrano il freddo può essere un errore. Per capire se un neonato ha freddo o caldo la mamma può toccare il piccolo con le proprie mani dietro al collo. Il sudore è un segno chiaro che il bambino ha bisogno di essere vestito in modo più leggero. Per l’ambiente ospedaliero in primavera/estate, nella cosiddetta “bella stagione”, vengono consigliati indumenti e copertine in cotone e golfini leggeri. In autunno/inverno si consigliano invece indumenti in lana o caldo cotone, calzini in lana e golfini più pesanti per il ritorno a casa.
Anche per le mamme che decidono di partorire a casa è importante prepararsi al giorno della nascita del proprio bambino con una borsa di cose utili per il parto. Il contenuto si adatterà al luogo e ai desideri della coppia: selezionare degli indumenti comodi per il travaglio, individuare degli strumenti efficaci per affrontare il dolore (la musica adatta, una palla comoda, la dispensa piena di cibo, le tisane preferite, l’olio per i massaggi), scegliere i primi cambi del bambino.Anche se probabilmente non ci sarà il bisogno di compiere uno spostamento che richieda una valigia per il parto vera e propria, creare uno spazio con tutto l’occorrente può essere di beneficio per la mamma che ha bisogno di pianificare il suo parto e di adattare la casa all’arrivo del neonato. In alcuni casi può essere necessario lo spostamento in ospedale, e avere un borsone pronto per questa eventualità è agevole e può mettere entrambi i genitori in una condizione di maggiore serenità.
Ostetrica e giornalista scientifica, lavora attualmente nella Sala Parto dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dove si occupa dell’assistenza al travaglio e al parto fisiologici e dell’assistenza neonatale e nel puerperio.