Il triangolo di Pikler ha trovato, negli ultimi anni, grande diffusione, non più solamente nelle strutture educative, ma anche nelle case di moltissime famiglie. Ma cos’è questo strumento? Come può accompagnare lo sviluppo di un bambino? In questo articolo approfondiremo a cosa serve il triangolo di Pikler, da quale età è possibile utilizzarlo, quali benefici apporta per lo sviluppo motorio dei bambini.
Il triangolo di Pikler prende il nome dalla sua ideatrice: Emmi Pikler, pediatra ungherese teorica della motricità libera. Emmi Pikler, nel dirigere l’istituto infantile per orfani di Budapest negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, ebbe modo di studiare da vicino lo sviluppo motorio di centinaia di bambini sotto i 3 anni. Scoprì così che, affinché la motricità infantile possa avere piena libertà di evoluzione, sono necessari sicurezza affettiva e un ambiente dotato di risorse adeguate alle capacità e necessità del bambino piccolo.
Il bambino non ha infatti bisogno che qualcuno gli “insegni” ad alzarsi o a camminare, ma piuttosto di un adulto presente e fiducioso e di strumenti che agevolino lo studio e la sperimentazione autonoma di posture e movimenti secondo il ritmo individuale.
A partire da queste conclusioni Emmi Pikler sviluppò, nel tempo, una serie di materiali adatti a favorire l’esercizio della motricità libera, uno dei quali è proprio il triangolo di Pikler.
Ma cos’è il triangolo di Pikler e a cosa serve? Si tratta di una semplice struttura triangolare in legno (talvolta anche pieghevole) che può offrire molteplici benefici. Nel corso della crescita, infatti, il bambino sviluppa l’esigenza sempre più forte di sperimentare le proprie capacità motorie e inizia così ad aggrapparsi a vari sostegni o ad arrampicarsi agli oggetti che trova nel suo ambiente domestico (generalmente sedie, divani o altri mobili), con tutti i rischi che ciò può comportare.
In questa fase della crescita proporre al bambino il triangolo di Pikler facilita le sperimentazioni motorie, garantendo anche maggiore sicurezza e tranquillità per i genitori. Quali sono i benefici del triangolo di Pikler? Questo strumento:
Il triangolo di Pikler offre benefici non solo nello sviluppo della motricità, ma anche sul piano del potenziamento della fiducia e della sicurezza in sé, dal momento che incoraggia l’iniziativa e la sperimentazione autonoma.
Già prima dell’anno il bambino si servirà dei pioli della scala come sostegno per provare a passare dalla posizione seduta a quella eretta. Il passo successivo sarà quello che porterà il bambino a provare a scalare il triangolo.
Tra i 2 e i 3 anni verrà poi raggiunto l’apice dell’utilizzo del triangolo di Pikler: il bambino se ne servirà per scalare, saltare, scivolare, scavalcare e testare nei modi più differenti le proprie capacità motorie.
Nel corso del tempo questo strumento potrà essere implementato anche con rampe da assicurare ai pioli, che consentiranno al bambino di testare il proprio equilibrio con diversi livelli di pendenza e di strisciare e scivolare da differenti altezze.
Questo strumento non necessita di alcuna presentazione, dal momento che una volta posto nell’ambiente con le giuste precauzioni sarà il bambino stesso a scoprirne in maniera autonoma i differenti e possibili usi, servendosene secondo i propri interessi e i propri bisogni di crescita.
Da parte dell’adulto sarà dunque sufficiente una supervisione discreta, senza interferenze. In questo modo il bambino avrà la sicurezza affettiva necessaria data dalla presenza dell’adulto, ma anche la libertà per agire in maniera autonoma.
Il consiglio è di posizionare il triangolo di Pikler in uno spazio sicuro, facendo in modo che non sia collocato troppo vicino ad altri mobili o a potenziali pericoli in caso di caduta. Sarà bene porre il triangolo su un tappetino basso, ma sufficientemente morbido, che possa attutire eventuali cadute e impedire che la struttura stessa si sposti a causa del peso o delle spinte provocate dal bambino nel corso dei movimenti.
Non esiste un’età specifica in cui proporre ai bambini il triangolo di Pikler. A guidare le nostre scelte dovranno essere, come sempre, l’osservazione e gli interessi del bambino.
Un segnale che i più piccoli sono pronti e probabilmente interessati a questo genere di strumento potrebbe essere, come abbiamo visto, la loro tendenza a cercare appigli o oggetti su cui arrampicarsi nell’ambiente domestico.
Il triangolo è uno strumento versatile, che accompagna la crescita per molti mesi e per questo può essere proposto tanto al bambino ancora nella posizione seduta (orientativamente tra gli 8 e i 10 mesi) tanto al bambino che già cammina in maniera sicura e testa il proprio equilibrio (a partire all’incirca dall’anno e mezzo e fino ai 4 anni).
Il triangolo di Pikler può essere facilmente acquistato online, su diversi e-commerce, oppure può essere realizzato da un falegname di fiducia con un costo che oscilla tra i 100 e i 300 euro. Chi, invece, fosse dotato di discrete abilità manuali e una buona dose di tempo, può anche costruire un triangolo di Pikler fai da te.
Bisognerà innanzitutto dotarsi di legno sicuro e atossico, ad esempio di faggio o betulla. Per un triangolo di Pikler di misure standard (72x83x91) saranno necessari dei listelli tondi, dei triangoli in legno per le giunture e quattro assi per i fianchi.
Tutto il materiale necessario è facilmente reperibile presso i grandi negozi di bricolage, che offrono generalmente anche il servizio di taglio su misura del legno acquistato.
Nel caso in cui si decida di optare per il fai da te sarà comunque centrale prestare attenzione all’aspetto sicurezza. Sarà molto importante che la struttura risulti solida e stabile e che lo spazio tra i pioli della scala non sia eccessivo (si consiglia di rimanere sugli 8-10 centimetri) per evitare che possa provocare cadute.
Online è possibile trovare diversi tutorial per il triangolo di Pikler fai da te che offrono misure e spiegazioni dettagliate per la costruzione di questo strumento (un esempio è questo, in lingua inglese).
Che si preferisca acquistare il triangolo di Pikler o cimentarsi nella sua costruzione, senza dubbio si tratterà di un dono apprezzato dai più piccoli.
Dopo la laurea in Scienze dell’educazione si specializza nel Metodo Montessori per la prima infanzia presso l’Opera Nazionale Montessori e successivamente con il Centro Nascita Montessori. Nel 2016 fonda “Aiutami a fare da me”, sito che ha lo scopo di divulgare il pensiero di Maria Montessori, e nel 2019 si trasferisce in Germania continuando il suo lavoro di educatrice presso un asilo nido di ispirazione Reggio Children. Collabora con numerose riviste specializzate e sostiene i genitori con percorsi individuali di parent coaching.