La carie dei denti è una malattia talmente comune che spesso viene sottovalutata e ritenuta inevitabile. Sia che avvenga nei denti da latte sia in quelli permanenti, si tratta invece di una patologia cronica che innesca un progressivo processo distruttivo dei tessuti duri del dente che può avere conseguenze anche gravi e rappresenta un fattore di rischio per molte malattie.
A ciò va aggiunto l’aspetto psicologico: un sorriso deturpato dalle carie influisce negativamente sull’autostima e sulla vita di relazione anche dei più piccoli. Inoltre, i denti distrutti dalla carie impediscono ai bambini di imparare a pronunciare correttamente i suoni e di parlare bene.
La carie nei denti da latte in particolare non permette invece ai piccoli di masticare cibi solidi, a causa del dolore o della perdita dei denti, con ripercussioni gravi sulla crescita di tutto l’organismo.
In questo articolo approfondiremo quali sono le cause delle carie nei denti da latte e capiremo anche come prevenire questa patologia nei denti dei bambini, in modo da evitare cure e trattamenti riparatori.
Purtroppo ancora oggi, anche se l’attenzione per la salute orale è molto aumentata rispetto al passato, la carie rimane la malattia cronica più comune nei bambini, soprattutto nei Paesi occidentali.
Gli studi sulla prevalenza della carie in età pediatrica sono numerosi e, tenendo in considerazione tutti i Paesi del mondo, indicano percentuali che vanno dal 10% a più del 90%. In Italia le ultime analisi mostrano valori crescenti in base all’età: 3% da 0 a 23 mesi, 6% a 2-3 anni, 15% a 4-5 anni. Questi dati, soprattutto per i più piccoli, sono molto probabilmente sottostimati, poiché si basano su indagini e questionari autovalutativi dei genitori, i quali nella maggior parte dei casi non sono in grado di riconoscere gli stadi iniziali delle lesioni cariose.
Il quadro è comunque già preoccupante, e questo è un vero peccato, soprattutto se teniamo conto del fatto che le conoscenze e i mezzi per fare un ottimo lavoro di prevenzione fin dalla più tenera età, quando cioè i denti da latte sono più fragili e più a rischio di ammalarsi di carie, esisterebbero eccome.
All’inizio la carie nei denti dei bambini non si manifesta come un “buco” di colore scuro, come spesso credono i genitori. Inizialmente la carie ha un aspetto innocuo: è una macchiolina di colore bianco (lo smalto del dente si demineralizza) che presto diventa bianco-giallo o bruno. Solo a questo punto la carie diventa “cavitata”, cioè si forma un buco che sembra apparire dal nulla e che cresce molto velocemente.
E solo in quest’ultimo stadio della carie il bambino può avvertire dolore ai denti, soprattutto quando mangia, a causa dell’infiammazione della polpa del dente. Se si trascurano questi “doloretti” passeggeri e occasionali, ben presto l’infiammazione si trasformerà in necrosi (morte del nervo) e in seguito si formerà un ascesso.
Con il termine “carie da biberon” si intende un quadro grave e severo di ECC (Early Childhood Caries, ovvero “carie precoce nel bambino”) che colpisce i bambini sotto i 3 anni (in genere sulla superficie liscia degli incisivi) oppure un quadro di lesioni multiple nei bambini tra i 4 e i 5 anni. Spesso in questi bambini sono presenti lesioni già a 12-18 mesi, caratterizzate dapprima da macchie bianche sugli incisivi superiori e, a volte, sui canini. In pochissimo tempo queste lesioni si aggravano e possono distruggere i denti da latte appena nati.
Le carie nei denti da latte si presentano molto più facilmente rispetto ai denti permanenti, dal momento che lo smalto è più sottile e meno mineralizzato e la “dentina”, cioè la sostanza di cui è fatto il dente sotto lo smalto, è più fragile e sottile. Per questo motivo gli acidi prodotti dalla placca batterica distruggono smalto e dentina più facilmente, raggiungendo con facilità la zona interna del dente, con conseguente “pulpite” (infiammazione della polpa), dolore e necrosi pulpare.
Se la struttura del dente da latte favorisce e facilita la nascita e la progressione della carie, le cause e i fattori di rischio sono molti e spesso agiscono contemporaneamente. Le principali cause delle carie nei denti dei bambini sono:
Le cause delle carie dei denti da latte sono quindi tante, ma la buona notizia è che tante sono anche le azioni per riuscire a prevenire la comparsa di carie nei denti dei bambini.
Per prevenire le carie dei denti nei bambini, siano essi da latte o permanenti, bisogna cercare di evitare, eliminare e contrastare tutte le cause che le determinano.
Da alcuni anni, in campo pediatrico si parla dei “primi 1.000 giorni”, fondamentali per la salute futura dei piccoli: per lo suo sviluppo cognitivo, emotivo, psicologico, per il microbiota, per lo sviluppo del sistema immunitario, dell’alimentazione e molto altro. Tutto ciò vale anche per la salute orale, strettamente connessa a quella generale, per cui sono fondamentali i primi 1.000 giorni, ovvero dal concepimento ai 2 anni di età; è per questo motivo che si parla sempre più di odontoiatria materno-infantile.
Le tappe fondamentali per la prevenzione della carie del bambino sono:
I pilastri della prevenzione delle carie dei denti sono gli stessi per tutte le tappe:
Quando una donna rimane incinta o progetta una gravidanza si rivolge al ginecologo e spesso anche all’ostetrica per essere seguita, controllata e informata (a tal proposito, è utile anche frequentare un corso preparto). In questo modo viene messa a conoscenza del fatto che patologie come l’obesità, il diabete, l’ipertensione costituiscono un rischio per la gravidanza e per il bambino. Raramente però viene informata che anche le gengive infiammate e le carie della mamma sono un rischio per il nascituro e possono causare aborti, parti pretermine, basso peso alla nascita, preeclampsia gravidica e carie nel bambino.
Spesso si pensa che le gengive che sanguinano e le carie siano un “effetto collaterale” quasi normale della gravidanza e che le cure dal dentista siano controindicate e pericolose. Non è così: una bocca sana della mamma protegge dai rischi il feto e riduce il rischio di carie dei denti da latte nel bambino, limitando la trasmissione di batteri patogeni dalla mamma al figlio dopo la nascita.
È vero che in gravidanza, per fattori ormonali, alimentari e altro, i rischi di avere disturbi alle gengive e ai denti aumentano. Per ridurli, è quindi importante:
Dal parto in poi si ampliano le possibilità d’azione per prevenire la carie del bambino perché è possibile agire direttamente sul piccolo, anche se continuerà a essere fondamentale la prevenzione indiretta: la mamma continuerà cioè a curare la propria salute orale, e in questo modo farà attenzione a non trasmettere al bambino i germi cariogeni. Altro importante strumento di prevenzione indiretta è l’allattamento al seno, che offre moltissimi vantaggi per la salute orale del bambino.
La prevenzione diretta delle carie del bambino prevede invece i tre pilastri della prevenzione orale validi a qualsiasi età:
La comparsa del primo dente, a qualunque età avvenga (a 4 o a 10 mesi), è un momento cruciale anche per la prevenzione: d’ora in avanti la carie può diventare reale. I pilastri della prevenzione in questa fase sono i soliti tre (igiene, alimentazione e controlli dal dentista), a cui si aggiunge la fluoroprofilassi.
Lo svezzamento è un momento cruciale, dal momento che in questa fase si mettono le basi per il futuro di una bocca sana fino all’età adulta: ciò che si darà da mangiare al bambino fino ai 2 anni influenzerà il rapporto che il piccolo avrà con il cibo per tutta la vita. Per prevenire la comparsa di carie nei denti da latte in questo momento è bene:
I genitori dovranno cercare di continuare a seguire questi consigli anche dopo la fase di svezzamento, evitando merendine, succhi e dolciumi.
Come abbiamo già evidenziato, se la prevenzione iniziasse nel momento giusto, se seguisse tutte le tappe previste e se utilizzasse tutti gli strumenti a disposizione, molto raramente si arriverebbe ad avere una carie nei denti decidui. In ogni caso, cosa fare se il bambino ha una o più carie nei denti da latte? Prima di tutto, curarle. I denti da latte vanno curati perché hanno funzioni importantissime, ovvero:
A oggi il dentista pediatrico dispone di più opzioni per il trattamento della carie dei denti da latte. La scelta dei vari tipi di trattamento e la progettazione dipenderanno dal tipo, dalla gravità e dal numero delle carie, dall’età del bambino, dalla sua collaborazione e da altri fattori. Qualunque sia il trattamento, non è possibile prescindere dalla creazione di un rapporto di empatia e fiducia tra lo specialista e il bambino. Oltre a questo, l’aiuto delle tecniche di rilassamento e l’utilizzo dell’analgesia relativa (sedazione cosciente) con Protossido d’Azoto, possono risultare determinanti nel migliorare la collaborazione del piccolo paziente.
Una volta ottenuta la collaborazione del bambino, sarà possibile effettuare i trattamenti e le cure programmate dopo averle spiegate e discusse con i genitori. Anche il bambino dovrà essere coinvolto e informato, adeguando la comunicazione all’età e alla capacità di comprensione.
I trattamenti possibili per la cura delle carie nei denti dei bambini al momento sono i seguenti:
È importante ricordare che qualsiasi trattamento della carie dei denti da latte è inutile se parallelamente non si agisce anche sulle cause che l’hanno provocata. La cura della carie non è solo l’otturazione, ma prevede anche un miglioramento dell’igiene orale, una corretta fluoroprofilassi, un cambiamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita.