«Prima spegnevo la luce e mi addormentavo subito. Ora che sono incinta, invece, dormire per otto ore di fila sembra solo un ricordo lontano. Se non è il mal di schiena a tenermi sveglia, è l’urgenza di andare in bagno, o il bruciore di stomaco o trovare una posizione comoda a letto…».
Il sonno è un bisogno fisiologico fondamentale per la salute di ognuno di noi, e nel corso della nostra vita va incontro a diversi cambiamenti. Ciò si verifica, ad esempio, quando è in corso una gravidanza, momento in cui l’insonnia è molto frequente. Di seguito vedremo quali sono le cause e quali sono i rimedi per l’insonnia in gravidanza.
Secondo le statistiche, più di una gestante su due soffre di insonnia o comunque dorme poco e male. Alcuni studi hanno evidenziato, inoltre, che l’insonnia, o comunque il peggioramento della qualità del sonno, aumenti con il progredire della gestazione.
Già dal primo trimestre i cambiamenti ormonali possono creare un certo disagio nella donna e rendere difficile l’addormentamento. Ad esempio, nelle prime settimane di gravidanza la stanchezza è molto comune ed è normale avere voglia di schiacciare un pisolino pomeridiano, il che non aiuta il sonno notturno. Per non parlare della nausea, del senso di gonfiore e della tensione al seno.
Nel secondo trimestre la situazione migliora un po’ perché l’organismo si adatta alla nuova condizione. Tuttavia, dal terzo trimestre l’insonnia può diventare un vero e proprio problema, poiché la crescita del bambino richiede al corpo della mamma continui assestamenti, con conseguenti dolori muscolari, affanno e limitazione nei movimenti.
Ma perché si soffre di insonnia in gravidanza? A parte i disturbi legati alla nausea, al gonfiore alle gambe, al mal di schiena o al bisogno di andare in bagno con più frequenza, i problemi dipendono principalmente dal cambiamento fisico, ormonale e psicologico che il corpo della donna si trova ad affrontare.
L’ingombro addominale influisce sull’elevazione del diaframma, ostacolando la respirazione, mentre l’utero aumentando di volume preme sulla vescica, riducendone le dimensioni; pertanto questa si riempie di urina più rapidamente del normale, inducendo la donna a urinare più spesso e con maggiore urgenza. [1]
Anche trovare la posizione giusta per dormire può condizionare la continuità del sonno e l’addormentamento. La digestione poi è più lenta, poiché aumenta il tempo di svuotamento gastrico, e spesso si ha la fastidiosa sensazione di avere aria nella pancia o bruciore di stomaco.
Le modificazioni ormonali, poi, con l’aumento degli ormoni steroidei, in particolare estrogeni e progesterone, sono senza dubbio i fattori che più di tutti influenzano la durata, la qualità e la fisiologia del sonno, anche attraverso il loro effetto sulla respirazione.
Ansia e stress, infine, certamente non aiutano, dal momento che incidono sulla durata e sulla qualità del sonno, soprattutto nelle donne alla prima gravidanza, che possono temere di non essere all’altezza, o preoccuparsi per la propria salute e per quella del futuro bambino. Sono ansie e preoccupazioni del tutto normali, che vanno accettate e gestite nel miglior modo possibile.
Una delle più comuni caratteristiche del sonno nei tre mesi di gestazione è il fatto di russare, fenomeno che riguarda una gestante su 10. C’è poi la difficoltà ad addormentarsi e a riaddormentarsi in gravidanza, che comporta nervosismo e irritabilità, nonché un senso di spossatezza durante il giorno.
Tra gli altri possibili disturbi del sonno in gravidanza ci sono anche:
Affrontare l’insonnia in gravidanza è molto importante, poiché in questa fase delicata della vita di una donna il corpo ha bisogno di riposo. Tra gli aspetti da contrastare ci sono: un eccessivo aumento del peso (da monitorare con una dieta bilanciata), stati depressivi durante la gravidanza, fumo e pressione alta. Sono fattori che, tuttavia, si possono facilmente tenere sotto controllo con una moderata attività fisica, semplici regole comportamentali e controlli medici periodici.
I rimedi per l’insonnia in gravidanza sono diversi, anche in base al livello e alla durata del disturbo. Un primo consiglio è quello di evitare tè, caffè e in generale bevande che contengono caffeina, soprattutto prima di andare a dormire.
Altre buone abitudini che aiutano a prendere sonno sono:
Praticare yoga e pilates o passeggiare o nuotare – ovviamente senza impegnare troppo il fisico – sono ottime soluzioni per l’insonnia in gravidanza. Anche non ingrassare troppo e seguire una dieta specifica prescritta dal medico ha buone ripercussioni sul sonno e sulla salute in generale (ciò limita, inoltre, i tanti fastidi della gravidanza, ovvero gambe gonfie, ritenzione idrica, difficoltà di movimento, dolori alla schiena…).
In caso di insonnia persistente, invece, una breve terapia cognitivo-comportamentale e/o alcune sedute di agopuntura (che tengono a bada anche l’ansia) sono ottimi approcci privi di effetti collaterali anche per il nascituro.
È preferibile evitare medicinali o rimedi erboristici. Sarà eventualmente il medico o lo specialista che segue la gravidanza a consigliare una strada farmacologica.
Anche una buona igiene del sonno può essere la chiave per dormire meglio durante la gravidanza. Avere delle buone abitudini può infatti aiutare a ridurre l’insonnia e migliorare la qualità delle ore di riposo. Tra queste:
Un sonno di qualità durante la gravidanza è importante sia per la donna sia per il bambino. Teniamo conto, infatti, che per una futura mamma le notti insonni possono essere estenuanti e comportare tanta stanchezza e sonnolenza durante il giorno.
Il sonno poi svolge un ruolo importante per la memoria, l’apprendimento, l’appetito, l’umore; tutti aspetti considerevoli quando ci si prepara ad accogliere un neonato in casa.
L’insonnia in gravidanza comporta dei rischi? Potrebbe, soprattutto se è cronica. Secondo alcuni studi, infatti, poiché dormire aiuta a regolare i livelli di glicemia, la mancanza di sonno sembra essere collegata al diabete mellito gestazionale.
Le donne incinte che dormono troppo poco all’inizio della gravidanza possono, inoltre, andare incontro a un aumento della pressione, soprattutto nel terzo trimestre, o a depressione post partum.
Mamma e bambino sono in perfetta simbiosi in gravidanza. Proprio per questo motivo, qualunque disturbo nella donna può comportare un ragionevole rischio anche per il nascituro. Ciò che conta è non trascurare il proprio benessere psicofisico quando si è incinta, e ciò significa anche evitare che l’insonnia diventi persistente. Come fare? Adottare tutte le misure necessarie per superarla, farsi aiutare dal proprio medico e vivere una gravidanza il più possibile serena.
Science writer, scrive di medicina, nutrizione e benessere per varie testate on line e collabora con vari editori scientifici curando l’editing di volumi e pubblicazioni.