Durante la gravidanza, nel corpo della donna avvengono grandi cambiamenti che possono comportare vari tipi di disturbi e fastidi. È il caso di Elena, che a partire dal secondo trimestre, ha cominciato ad avere bruciore di stomaco. «Eppure non ne avevo mai sofferto in vita mia», riporta al suo ginecologo durante la visita. Lo specialista, allora, comincia a farle una serie di domande a proposito della dieta e della frequenza dei pasti. Attraverso questi quesiti, come vedremo più avanti, si potrà mettere a punto una strategia per gestire il disturbo.
Il bruciore di stomaco in gravidanza (chiamato anche pirosi gastrica o acidità di stomaco) può comparire sin dalle prime settimane ed essere connesso a mal di stomaco o gastrite. Questo fastidio dipende dal reflusso gastroesofageo e può essere attenuato con alcuni rimedi naturali e semplici accorgimenti che mirano a ridurre o addirittura eliminare il problema. Nei casi più gravi è invece possibile, sempre previo consulto medico, assumere dei farmaci.
In questo approfondimento capiremo cosa fare per il bruciore di stomaco in gravidanza e in che modo trattare questo disturbo così comune nelle gestanti.
«Perché da quando sono incinta ho spesso bruciore di stomaco?». È una domanda che tra future mamme ci si pone molto spesso, poiché il bruciore di stomaco è un disagio che si presenta frequentemente in gravidanza, soprattutto dopo i pasti. La sensazione di irritazione e dolore si irradia dallo stomaco al petto, fino a raggiungere anche la mandibola e la gola.
Uno studio ha rilevato che la frequenza dei sintomi del bruciore di stomaco durante la gravidanza è correlata alle settimane di gestazione: il 22% dei casi si registra nel primo trimestre, il 39% nel secondo trimestre e il 72% nel terzo trimestre.
Ma quali sono le cause del bruciore di stomaco in gravidanza? Questo disturbo ha due fattori scatenanti principali: gli ormoni (in particolar modo il progesterone) e i cambiamenti del corpo dovuti all’espansione dell’utero.
Nel corso del primo trimestre i livelli di progesterone si innalzano, per poi stabilizzarsi intorno alla dodicesima settimana. Questo ormone, insieme alla relaxina, agisce rallentando i processi della digestione, diminuendo le contrazioni involontarie dell’intestino (peristalsi) e rilassando lo sfintere che collega esofago e stomaco. Per questo i succhi gastrici tendono a risalire dalla bocca dello stomaco, provocando un forte bruciore di stomaco che, soprattutto nelle prime settimane, può accompagnarsi a nausea e malessere generale.
Il bruciore di stomaco nel secondo e soprattutto terzo trimestre ha invece una causa differente. Verso la fine della gestazione l’utero si ingrandisce fino a 100 volte rispetto al suo volume iniziale. Questa espansione comporta modifiche importanti agli organi vicini, tra cui lo stomaco. La causa del bruciore di stomaco durante il terzo trimestre è data proprio dalla compressione che l’organo subisce, un fenomeno che facilità la risalita dei succhi gastrici e rallenta i processi digestivi. In questa fase, il bruciore è uno dei sintomi tipici del reflusso gastroesofageo.
Il bruciore di stomaco in gravidanza può inoltre essere aggravato da altre condizioni concomitanti quali:
Esistono dei rimedi per il bruciore di stomaco in gravidanza? È bene sottolineare che questo disturbo non è associato a esiti avversi durante la gestazione, ma può comunque essere molto fastidioso e limitare le attività quotidiane della gestante; ecco perché il trattamento è mirato esclusivamente al sollievo dei sintomi.
Le prime soluzioni da adottare sono cambiamenti nell’alimentazione (eliminando o riducendo l’assunzione dei cibi sopra indicati) e nella postura assunta dopo i pasti e durante il sonno: evitare di sdraiarsi subito dopo mangiato o tenere la parte superiore del corpo leggermente sollevata quando si dorme impedisce al contenuto dello stomaco di risalire lungo l’esofago.
Nel caso in cui queste strategie non risultino efficaci, esistono trattamenti farmacologici che possono essere prescritti esclusivamente dal medico. I farmaci contro il bruciore di stomaco sono generalmente efficaci, ma è importante sapere che ad oggi non esistono studi esaustivi sulla loro sicurezza in gravidanza, per cui è necessario consultare il medico ed evitare in ogni caso il fai da te. Si tratta di antiacidi che possono fornire un efficace sollievo da tutti i sintomi legati al reflusso gastroesofageo, compreso il bruciore.
Tra i rimedi naturali per alleviare il bruciore di stomaco troviamo invece:
Tuttavia, anche questi vanno assunti con moderazione e sempre dopo aver consultato il professionista che segue la gravidanza.
Come abbiamo visto, la gestione del bruciore di stomaco in gravidanza inizia con le modifiche allo stile di vita, utili per prevenire il disturbo, oltre che per trattarlo. Valutare attentamente cosa mangiare è una strategia di prevenzione spesso efficace, dal momento che sono proprio gli alimenti a innescare o peggiorare il disturbo, soprattutto se particolarmente grassi, acidi o poco digeribili. È quindi raccomandato un regime alimentare personalizzato che tenga conto delle specifiche esigenze di ciascuna donna.
Secondo gli esperti è perciò possibile prevenire il bruciore di stomaco in gravidanza con le stesse accortezze che servono a trattarlo:
Ostetrica e giornalista scientifica, lavora attualmente nella Sala Parto dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dove si occupa dell’assistenza al travaglio e al parto fisiologici e dell’assistenza neonatale e nel puerperio.