Le smagliature (in gergo tecnico striae distensae) sono un inestetismo cutaneo molto frequente in gravidanza. Si ritiene infatti che riguardi circa l’88% delle donne in dolce attesa (8 gestanti su 10). [1]
L’insorgenza delle smagliature in gravidanza è influenzata da diversi fattori e non comporta alcun rischio in termini di salute per la donna, ma in alcuni casi la presenza di macchie che assomigliano a cicatrici più o meno marcate può influenzare il processo di accettazione dei cambiamenti del proprio corpo e avere risvolti sulla salute psichica.
In questo articolo vedremo se è possibile prevenire le smagliature in gravidanza o diminuire in qualche modo l’impatto estetico.
Perché vengono le smagliature in gravidanza? Dipende, come detto, da diversi fattori, che favoriscono alcune mutazioni delle fibre collagene ed elastiche del derma. Le principali cause della comparsa di smagliature in gravidanza sono di ordine costituzionale o genetico, meccanico e ormonale. Dunque, accanto una predisposizione genetica, la gravidanza aumenta il rischio di insorgenza delle smagliature a causa di:
In più i cambiamenti ormonali che intervengono in gravidanza (l’aumento di estrogeni e progesterone, le variazioni di cortisolo…) favoriscono la comparsa di questo fastidioso inestetismo. [2] Riportiamo di seguito i maggiori fattori di rischio:
Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrano l’esistenza di strategie preventive più efficaci di altre. La cosa importante è conoscere bene la propria tipologia di pelle – più o meno elastica – e i fattori di rischio da evitare. I rimedi per prevenire le smagliature in gravidanza, infatti, consistono nel mantenere un buono stato di idratazione e tenere sotto controllo l’aumento di peso, soprattutto se si parte da una condizione di sovrappeso.
Una buona abitudine per le gestanti è quella di massaggiare il proprio corpo almeno una volta al giorno con degli oli vegetali ricchi di vitamine e di acido linoleico e oleico, come ad esempio l’olio di mandorle o il comune olio di oliva. In commercio esistono anche prodotti specifici per le smagliature, ma nella fase di prevenzione utilizzare con costanza gli oli, bere molta acqua, controllare l’aumento di peso e praticare un’attività sportiva è più che sufficiente. Può essere utile anche inserire nell’alimentazione tutti quei cibi che contengono acidi grassi polinsaturi (omega 3 e omega 6) e frutta e verdura ricche di vitamine C ed E.
E se queste accortezze non dovessero bastare? Una volta comparse le smagliature in gravidanza, è possibile ridurre l’impatto visivo delle cicatrici, anche se è molto difficile riuscire a eliminarle del tutto.
Prima di passare ai rimedi per le smagliature in gravidanza è importante conoscere le fasi di evoluzione di queste lesioni, poiché in base al loro stadio si può avere una risposta più o meno efficace al trattamento. Va sottolineato che i trattamenti più efficaci sono controindicati in gravidanza e vanno rimandati al post parto o, a volte, a dopo la fine dell’allattamento.
Nelle prime fasi le smagliature si presentano come strie rossastre (striae rubrae), mentre col tempo acquisiscono un colorito biancastro (striae albae), e i punti più critici in gravidanza sono l’addome e il seno. Occorre quindi prendersi il tempo necessario per massaggiare queste parti del corpo, con movimenti circolari e utilizzando una crema elasticizzante, nutriente e idratante.
Tra i rimedi naturali per le smagliature in gravidanza da usare nelle prime fasi di insorgenza troviamo, per esempio, la centella asiatica, pianta officinale appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina (sostanze carenti nelle gestanti).
Anche l’equiseto, la rosa mosqueta e l’edera, per le loro attività antinfiammatoria, ristrutturante e cicatrizzante, sono indicate per il trattamento naturale delle smagliature in gravidanza.
Meglio olio o creme per le smagliature? Tendenzialmente, nella fase di prevenzione è sufficiente utilizzare, come detto, gli oli vegetali (tra i più indicati, l’olio di oliva e l’olio di mandorle), mentre una volta comparse le smagliature si può passare a creme a base di equiseto, centella asiatica, rosa mosqueta o edera che non sono controindicate in gravidanza. Tuttavia occorre sempre sottolineare come le evidenze scientifiche della loro utilità siano molto scarse.
Eliminare le smagliature dopo la loro comparsa non è possibile in gravidanza, ma ci si può sottoporre a trattamenti abbastanza efficaci nel post-parto. [3] Se le striature sono ancora rossastre, possono infatti essere applicate sui punti critici delle creme a base di retinoidi che derivano dalla vitamina A, controindicata in gravidanza e da usare con cautela anche in allattamento, per cui è sempre bene sentire il parere di uno specialista prima di iniziare il trattamento. []
Nel post-parto risulta molto efficace anche il laser vascolare dye, un trattamento che diminuisce il rossore e stimola la formazione del collagene. Non dà alcun problema per l’allattamento e anzi viene spesso consigliato per trattare la cicatrice del cesareo nella fase iniziale.
Quando le smagliature sono invece più datate e hanno ormai assunto un colorito biancastro, l’unico trattamento efficace è quello del laser frazionato, che provoca negli strati profondi del derma una sorta di “danno” e stimola così la rigenerazione e la guarigione della pelle.
Ostetrica, si è occupata a lungo di cooperazione internazionale e di progetti sostegno alle salute delle donne migranti. Dal 2007 al 2009 fa parte del pool di ostetriche che danno vita al Centro nascita “Margherita” dell’Azienda Universitaria di Firenze che si occupa del travaglio e del parto fisiologici a esclusiva conduzione ostetrica. Dal 2014 lavora nell’Ospedale Santa Maria Annunziata nel reparto di Ostetricia e in sala parto.