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Le fasce porta bebè negli ultimi anni stanno diventando sempre più diffuse tra le famiglie italiane, diventando un importante alleato nella cura del bambino o della bambina.
Il mercato propone tantissimi modelli diversi di fascia, con prezzi e caratteristiche differenti, e davanti a questa enorme offerta molto spesso i genitori si sentono spaesati, non sapendo quale sia (e se esista) una fascia porta bebè migliore di un’altra.
Inoltre purtroppo non tutti i supporti disponibili in commercio sono di buona qualità o hanno le caratteristiche conformi a un sano portare per il bambino e il genitore, per cui è bene fare attenzione alla scelta di fasce e marsupi.
In tanti anni di lavoro in questo settore, le mie consulenze di babywearing mi hanno portata a casa di molte famiglie, permettendomi di imparare a riconoscere le esigenze dei neogenitori e di scoprire quali sono le migliori fasce porta bebè e i supporti più apprezzati. Di seguito vediamo insieme quali sono le fasce migliori per portare il bambino addosso e quali consiglio durante i miei corsi di babywearing.
La prima cosa da vedere, quando si decide di acquistare uno di questi supporti, è verificare che il tessuto della fascia o del marsupio abbia la certificazione OEKO-TEX®, un sistema di controllo per i prodotti tessili che certifica la loro eco compatibilità ambientale e l’assenza di sostanze nocive nei tessuti.
Tutte le fasce sono composte da filati studiati per avere un buon sostegno quando si porta il bambino o la bambina (verificate bene la certificazione). Il materiale più comune è il cotone 100% o mix di cotone e altre fibre; vi consiglio invece di evitare i mix con fibra di bambù o canapa che possono conferire alla fascia un maggiore spessore o una maggiore durezza. Consiglio anche di evitare filati troppo delicati come seta, lana, cachemire perché risultano difficili da lavare.
Attenzione inoltre a non seguire alla lettera le indicazioni che si trovano sulle confezioni o sulle istruzioni dei supporti. Capita spesso che un marchio indichi l’utilizzo del proprio marsupio dalla nascita o spieghi che la propria fascia elastica può essere usata fino ai 15/20 kg del bambino. Tenete a mente che un neonato sta meglio in fascia, mentre solo dopo il secondo mese può essere portato nel marsupio e ricordate che una fascia elastica a un certo punto non reggerà più il peso del bambino, ma di questo ve ne accorgerete voi stessi.
Evitate infine di portare i bambini “fronte mondo”, come invece è spesso suggerito da alcuni marchi di marsupi, dal momento che il piccolo o la piccola potrebbe assumere una posizione che non asseconda la curvatura fisiologica della schiena, con le gambette penzoloni e la stoffa della fascia che comprime i genitali. In questa posizione inoltre il piccolo non ha la possibilità di appigliarsi al corpo del genitore, in caso di bisogno, e viene esposto a molti stimoli esterni senza il filtro che il corpo del genitore offre, motivo per cui potrebbe manifestare, successivamente, episodi di stress e nervosismo.
Quando il bambino inizia a mostrare fastidio nell’essere portato sul petto probabilmente è arrivato il momento di spostarlo sul fianco o sulla schiena, dal momento che ha voglia di guardarsi intorno, incuriosito da ciò che lo circonda.
Un ultimo consiglio: prima di acquistare una fascia, può essere particolarmente utile scegliere di fare una consulenza con una professionista esperta del babywearing così da poter imparare a portare al meglio il vostro piccolo o la vostra piccola nel supporto migliore per voi.
Finiti i consigli, andiamo a scoprire quali sono le migliori fasce porta bebè in base alla tipologia che state cercando.
Questo supporto è proprio una coccola e per un neonato è l’ideale. La stoffa è composta da cotone jersey, spesso abbinato a una piccola percentuale di elastan, e permette di essere legata con facilità.
La fascia elastica, grazie alla sua morbidezza e leggerezza, ritengo sia il supporto ideale per prendere confidenza con le legature e iniziare il percorso del babywearing.
Quando un bambino supera i 5/7 kg è consigliabile sostituire la fascia elastica con un supporto più adatto a reggere il peso. Essendo appunto “elastica”, la fascia inizierà a cedere e il bimbo quindi a scendere verso il basso non garantendo più la posizione corretta e rischiando di stringersi eccessivamente al corpo del genitore.
Un’ottima fascia elastica è la Boba Wrap, morbida e avvolgente, che risulta piacevole sia per il piccolo che per il genitore. Può essere usata fin dalla nascita o ancora prima per avvolgere il pancione e prendere confidenza con la stoffa. La versione con mix di cotone e viscosa di bambù (un tessuto più morbido rispetto al tessuto con fibra di bambù) permette una maggiore traspirabilità. Trovate la Boba Wrap a questo link, dove potete scegliere tra varie fantasie.
La fascia lunga rigida è una soluzione che permette ai genitori di effettuare un solo acquisto, dato che può essere usata fin dalla nascita e che vi potrà accompagnare lungo tutto il percorso di babywearing. La sua versatilità, infatti, vi permetterà di eseguire svariate legature, a cominciare da quelle ideali per i primi mesi, quando il neonato è sul vostro petto, per poi passare alle legature intermedie sul fianco e quelle sulla schiena per i bimbi più grandi.
Portare il bambino sulla schiena permette al genitore di potersi muovere con più agilità e consente al bambino di poter osservare tutto quello che accade intorno a lui, mantenendo tuttavia una posizione di sicurezza e protezione. Questa tipologia di fascia è in tessuto jacquard o cross twill: un tipo di tessitura che conferisce contemporaneamente elasticità e sostegno alla stoffa, solitamente cotone 100%.
Nel caso sceglieste la fascia rigida fate attenzione alla grammatura, ovvero allo spessore della stoffa: le migliori, secondo il mio parere, sono le fasce sottili (entro i 240 g/m²) perchè più facili da tendere e annodare che avvolgono con maggiore contenimento il corpo del bambino.
La fascia rigida prevede delle taglie e la più comune è la 6 che misura circa 4.70 m. Le taglie delle fasce si scelgono in base alla corporatura del genitore: una fascia più corta va bene per una persona minuta, mentre una taglia maggiore è indicata per una corporatura più robusta. Le taglie possono essere scelte anche in base al tipo di legatura che si vuole fare: ad esempio per la legatura con “triplo sostegno” è necessaria una taglia 6 o 7, per una legatura a zainetto semplice potrebbe anche bastare una taglia 4.
Una delle migliori fasce lunghe rigide è prodotta da Didymos, marchio storico delle fasce porta bebè europee. A questo link potete trovare la Didymos Ada Malachite in 100% cotone biologico con uno spessore di soli 190 g/m², una grammatura che conferisce morbidezza alla fascia e una maggiore semplicità nel tirare la stoffa durante la legatura.
Devo ammetterlo: la fascia ad anelli è la mia fascia preferita. Mi piace definirla “fascia da borsetta” perché si ripone in un piccolo spazio, è sempre a portata di mano ed è così un’ottima fascia da viaggio o da passeggiata. Inoltre è la fascia ideale per portare i neonati fin dal primo giorno di vita e, come la fascia lunga rigida, vi accompagnerà fin quando il vostro piccolo o la vostra bambina vorrà essere portato.
Il tessuto è lo stesso della fascia lunga rigida e la sua lunghezza si aggira tra i 180 cm e i 200 cm; la particolarità di questa fascia consiste negli anelli in metallo leggero, cuciti a una delle due estremità della stoffa. Utilizzare la fascia ad anelli risulta quindi davvero semplice, poiché non sono necessarie legature e vi basterà inserire una parte della stoffa tra gli anelli creando una “tasca” dentro la quale si adagerà il bambino o la bambina.
La fascia ad anelli può essere usata fin dalla nascita, adottando però un piccolo accorgimento: è necessario creare un incrocio della stoffa sulla vostra schiena prima di farla passare all’interno degli anelli; l’incrocio permette alla stoffa di scaricare il peso del bambino e di farlo rimanere ben saldo nella posizione iniziale. Con questa soluzione potrete quindi portare sul petto il bambino o la bambina anche quando è più piccolo o piccola e spostarlo sul fianco quando cresce e inizia a volersi guardare intorno.
Tra i tanti modelli di fascia ad anelli preferite le proposte a “spalla aperta” perché permettono di posizionare la stoffa sulla vostra spalla con più facilità.
Una delle mie fasce ad anelli preferita è la Didymos Prima Nature con una grammatura di 210 g/m² e tessuta in cotone biologico 100 %, ideale per portare tutti i bambini. Potete trovarla a questo link.
I marsupi porta bebè sono supporti cosiddetti “strutturati”, veri e propri zaini che grazie a un fascione ventrale, agli spallacci imbottiti e a svariate fibbie e coulisse, permettono di essere regolati al meglio per portare i bambini in totale sicurezza e comodità.
Un marsupio, per essere considerato di buona qualità, deve avere alcune caratteristiche ben precise:
Per trovare il marsupio perfetto per sé e il proprio bambino l’ideale sarebbe provarne diversi modelli. In molte città oggi esistono le “fascioteche”, luoghi in cui esperte consulenti di babywearing aiutano i genitori nell’acquisto del supporto ideale dopo averne fatti provare o noleggiare alcuni.
Nella mia esperienza c’è però un marsupio che si adatta alle esigenze di molte famiglie e con il quale la maggior parte dei genitori che ho incontrato si è trovato bene: il Neko Switch nella versione Baby Size, utilizzabile fin dai primi mesi di vita (a partire dai 4 o 5 kg o in base alla tonicità muscolare del bebè) fino a circa 24 mesi. Il tessuto è lo stesso di quello delle fasce rigide, cui si aggiungono spallacci e schienale morbido, confortevole per il bebè. Potete trovare il Neko Switch a questo link.
Una via di mezzo tra un marsupio e un mei tai (un semplice rettangolo di stoffa che si avvolge al corpo del portatore grazie a quattro lembi di stoffa) è il cosiddetto “semi strutturato” o “half buckle”. Questo tipo di supporto è molto pratico, ideale per chi non ama regolare continuamente le fibbie del marsupio. Grazie agli spallacci in tessuto, questo supporto permette di regolare la misura esatta nel momento in cui questi si stringono sul corpo del portatore, il fascione ventrale è solitamente più morbido, rispetto a quello del marsupio, e si chiude con una semplice fibbia a scatto. Con l’half buckle non serve saper legare le fasce e si possono portare bambini molto piccoli (a partire dai 4 – 5 kg o in base alla tonicità muscolare del bebè). Con questo supporto è possibile portare il bambino davanti oppure dietro.
Tra gli half buckle più apprezzati dai genitori c’è il DidyKlick, prodotto da Didymos con lo stesso tessuto delle fasce lunghe rigide. Il fascione ventrale si chiude con una fibbia, la seduta si regola “a scorrimento” sul fascione ed è presente una coulisse che permette di stringere ulteriormente la seduta.
Gli spallacci sono molto ampi e lunghi e questo permette di poter avvolgere il bambino lateralmente e raccogliere bene il tessuto prima di legarlo, così da conferire una buona tensione alla stoffa che scaricherà al meglio il peso del bambino. Per maggiori dettagli su questa proposta potete cliccare qui.