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I giochi da tavolo per bambini sono un’ottima occasione per i più piccoli per trascorrere del tempo di qualità con i propri genitori, fratelli o amici. Si tratta di una valida e importante alternativa all’utilizzo degli schermi (tablet, smartphone, tv e via dicendo), che costituisce una risorsa utile e costruttiva per allietare non solo il tempo trascorso in casa, ma in viaggio o in altre occasioni di convivialità.
Ma come scegliere un gioco da tavola adatto ai bambini? Quali caratteristiche si devono tenere in conto? Oggi troviamo in commercio molti interessanti esempi di giochi da tavolo, adatti anche ai più piccoli e capaci non solo di divertire e coinvolgere bambini e bambine, ma anche di supportare lo sviluppo di importanti competenze cognitive, emozionali e sociali.
In questo articolo vediamo insieme perché proporre ai bambini giochi da tavolo e scopriamo alcune proposte di qualità divise per fasce d’età.
Ma quando proporre un gioco da tavolo a un bambino? Generalmente intorno ai due anni i bambini iniziano a padroneggiare le competenze di base necessarie per poter partecipare ai giochi da tavolo. A questa età sono in grado, ad esempio, di tirare dei dadi, sorreggere alcune carte, muovere delle pedine e iniziano a comprendere l’alternanza dei turni.
I giochi da tavolo hanno caratteristiche, regole e durata specifiche, prevedono solitamente un’età minima o indicano una fascia d’età consigliata per il gioco. Si tratta però solo un’indicazione di massima, dovrete poi essere voi, sulla base dell’osservazione del vostro bambino, a capire se quel gioco da tavolo può essere adatto o se, invece, non è ancora corrispondente alle capacità o agli interessi del piccolo.
Di certo più il bambino è piccolo, meglio sarà scegliere giochi dalle regole semplici, dal funzionamento intuitivo e dalla durata limitata (10-15 minuti a partita).
Oltre ad essere coinvolgenti e divertenti, i giochi da tavolo sono importanti risorse per aiutare i bambini a sviluppare le loro competenze relazionali.
La capacità di attendere, la condivisione e la collaborazione, il rispetto dei turni, la capacità di mediare… si tratta solo di alcune delle competenze fondamentali per vivere in società che possono essere acquisite ed esercitate proprio attraverso i giochi da tavolo!
Ora che abbiamo capito i benefici dei giochi da tavolo per i bambini e come si scelgono per i più piccoli, andiamo alla scoperta di alcune delle migliori proposte, secondo me, dividendole per fasce d’età.
Tra le proposte migliori per i giochi da tavolo per la fascia d’età che va dai 2 ai 4 anni rientrano i cosiddetti “giochi cooperativi”. In questa tipologia di giochi i partecipanti, invece di competere tra di loro, cooperano per vincere sul tabellone. In questo modo i bambini lavorano con gli altri giocatori (fratelli, genitori, amichetti) formando una squadra e imparano a sviluppare una strategia comune, a pianificare e a mediare.
Tra i più bei giochi da tavolo cooperativi per questa età rientra a mio parere “Il primo frutteto” del marchio tedesco Haba, che potete acquistare a questo link. Questa proposta prevede che i giocatori collaborino per raccogliere tutta la frutta prima che il corvo raggiunga gli alberi del frutteto. Il gioco è in legno e cartoncino resistente, le regole sono semplici e intuitive, il che lo rende perfetto già per i più piccoli.
Tra le prime proposte di gioco da tavolo non può poi mancare il classico Memory. Il gioco richiede di disporre tutte le tessere a faccia in giù e a turno girarne due alla volta cercando di individuare una corrispondenza. Il mio consiglio è di scegliere un Memory con immagini realistiche e di qualità: in questo modo oltre a sostenere lo sviluppo della capacità di discriminazione visiva, della memoria, della concentrazione e dell’attenzione, potremo lavorare anche sull’arricchimento del vocabolario e del linguaggio. Consiglio in particolare quelli del marchio Diset, come ad esempio quello dedicato agli oggetti di uso comune (che potete trovare qui) e quello sugli animali (disponibile a questo link).
Molto divertente e interessante è anche la variante del Memory ispirato alla storia del Piccolo bruco mai sazio di Eric Carle (che potete vedere qui). Nel gioco i bambini devono individuare le coppie dei frutti, per poi inserire uno dei gettoni nella bocca del bruco per sfamarlo. La tessera quadrata corrispondente, se voltata, riporta un pezzo della farfalla in cui si trasformerà il piccolo bruco una volta mangiata tutta la frutta. Un’ottima proposta non solo per allenare le competenze di cui abbiamo parlato fino a ora, ma anche per lavorare sulla motricità fine.
Tra i migliori giochi da tavolo per i bambini dai 4 ai 6 anni non posso non citare I colori delle emozioni. Il gioco è di tipo cooperativo ed è ispirato all’omonimo libro per l’infanzia (I colori delle emozioni di Anna Lenas), diventato un grande successo della letteratura per l’infanzia.
Come nel libro anche nel gioco da tavolo, il mostro ha confuso tutte le emozioni e ha bisogno dell’aiuto dei giocatori per riconoscerle e ordinarle. Nel muoversi sul tabellone i giocatori devono identificare le diverse emozioni raccontando di situazioni in cui loro stessi hanno sperimentato gioia, tristezza, rabbia, paura e così via. I bambini, giocando, narrano di sé e del proprio mondo emotivo, creando così tra i partecipanti una connessione profonda e uno scambio autentico. Potete acquistare su Amazon I colori delle emozioni seguendo questo link.
Un altro piccolo gioiello dei giochi da tavolo è senza dubbio Dobble, perfetto dai cinque anni. Nella versione per bambini è composto da trenta carte circolari, ognuna rappresentante sei animali. Scoprendo di volta in volta due carte del mazzo, i giocatori dovranno individuare l’unico animale in comune presente su entrambe le carte. Si tratta di una proposta di gioco ottima per allenare il senso visivo e la destrezza. Piccolo e pratico, può essere inoltre facilmente portato con sé e giocato in differenti contesti e portato con sé in viaggio.
Gioco da tavolo intramontabile è poi senza dubbio UNO, nella sua versione Junior (che puoi vedere qui) adatto già dai 4 anni. Le regole del gioco sono semplificate rispetto alla versione classica: a ogni numero infatti corrisponde un animale specifico, il che permette anche ai bambini che non sanno ancora riconoscere i numeri di giocare. A rendere questa versione interessante è anche il fatto che il gioco può essere svolto con tre diversi livelli di difficoltà: il primo livello prevede il semplice abbinamento delle carte, il secondo introduce le Carte Azione e il terzo le Carte Penalità.
Per gli amanti degli animali una proposta interessante è anche il gioco di carte Explonimo Kids. Il gioco, composto da quaranta carte di animali e quindici carte attività, consiste nell’indovinare attraverso una serie di domande la carta animale dell’avversario. Oltre ad offrire tante informazioni interessanti sul mondo animale, questo gioco di carte supporta i bambini nello sviluppo delle capacità comunicative, del pensiero inferenziale e critico e del problem solving. Trovi il gioco a questo link.
Ci tengo, infine, a consigliarvi un altro grande classico: Jenga, la torre composta da mattoncini di legno (nella sua versione classica qui). Turno dopo turno i giocatori devono sfilare dei mattoncini dalla struttura e porli in cima per far crescere la torre, evitando che crolli. Un gioco da tavolo perfetto non solo per divertire, ma anche per sviluppare la concentrazione, la coordinazione e la motricità fine.
Con il crescere dell’età e l’evolversi degli interessi e delle competenze possiamo proporre ai bambini giochi da tavolo via via più complessi, che richiedano, ad esempio, la capacità di lettura e di ragionamento logico o prime abilità matematiche.
Un ottimo esempio di ciò è il gioco da tavolo Qwirkle (che trovi a questo link), in cui i bambini devono creare sequenze di tessere con lo stesso simbolo o dello stesso colore. Chi riesce a creare una sequenza di sei tessere con simboli differenti fa “Qwirkle”. Un gioco a prima vista semplice, ma che richiede ai bambini pensiero strategico e grande concentrazione.
Per mia esperienza molto amato a quest’età è anche il gioco di carte Skip-bo, perfetto da fare anche in viaggio. Lo scopo del gioco è di disfarsi delle proprie carte il più velocemente possibile, posizionandole in ordine numerico. Il giocatore che per primo gioca tutte le carte vince.
Altra proposta di gioco ottima per i bambini a partire dai sette anni è Mastermind (che puoi trovare a questo link). Si tratta di un gioco strategico per due partecipanti: il codificatore deve creare una combinazione di quattro colori dietro una barriera e il decifratore ha a disposizione una serie di tentativi per individuare la combinazione corretta. Un gioco perfetto per stimolare l’attenzione, la concentrazione, il pensiero logico e strategico!
Per i bambini che amano disegnare, un gioco da tavolo assolutamente imperdibile è Pictionary. Un gioco da tavolo a squadre in cui l’obiettivo è muovere la propria pedina lungo un percorso sul tabellone fino alla casella finale. Per procedere verso il traguardo ogni giocatore a turno deve far indovinare agli altri componenti della sua squadra una parola disegnandola. Divertimento, cooperazione e fantasia sono assicurati!
A questa età i bambini sono attratti da giochi da tavolo più complessi, che consentono esperienze di gioco più lunghe e permettono di mettere in campo fantasia e competenze strategiche.
Per questa fascia d’età consiglio senza dubbio il gioco da tavolo Carcassone, un classico intramontabile, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. Abbinando tra loro diverse tessere (che rappresentano campi, strade, parti della cittadella) bambini e ragazzi devono costruire la città medievale francese di Carcassone. Le regole del gioco riprendono per alcuni aspetti il Domino. Ciascun giocatore di turno pesca una tessera e deve decidere come posizionarla facendo attenzione che uno dei bordi sia a contatto con almeno un’altra tessera in gioco e in modo tale che le strade, i fiumi o campi su esse rappresentati siano contigui. Il gioco termina quando tutte le tessere del paesaggio sono state collocate e si procede con il conteggio dei punti.
Oltre alla versione base (che puoi trovare qui) questo gioco da tavolo presenta diverse espansioni (che puoi invece vedere a questo link) che permettono di aumentare il numero dei giocatori e rendere le partite davvero interessanti e coinvolgenti per tutta la famiglia.
Altro consiglio per i giochi da tavolo dagli 8 ai 10 anni è il pluripremiato Azul. Il nome del gioco deriva dall‘azulejo, un tipico ornamento portoghese formato da tessere di ceramica dalle fantasie e dai colori più svariati. I giocatori devono ricorrere alla propria fantasia e servirsi di una serie di tessere per costruire il proprio mosaico (al termine riceveranno punti in base al modo in cui avranno collocato le tessere nel loro decoro). Un gioco divertente, dai materiali molto belli e curati, perfetto per essere giocato da grandi e piccoli insieme.
Per i bambini più grandi non posso infine che consigliare un altro capolavoro dei giochi da tavola: Dixit. Il punto forte di questo gioco da tavolo sono le sue meravigliose carte, rappresentanti illustrazioni bellissime e fantasiose.
Ogni giocatore riceve sei carte e segnalini voto. In ciascun turno uno dei giocatori ricopre il ruolo di narratore, sceglie una delle sue carte e pronuncia una frase, cita un passaggio di una poesia, di una canzone, il titolo di un libro che possa essere un indizio per i giocatori per identificarla. Gli altri giocatori a loro volta scelgono una delle loro carte, purché coerente con l’indizio offerto dal narratore.
Una volta rivelate tutte le carte ogni giocatore dovrà cercare di indovinare quale sia la carta del narratore.
Dixit è un gioco che coinvolge molto i bambini perché fa leva sulla loro fantasia, stimola la narrazione e l’interpretazione. Anche per Dixit oltre alla versione base, che trovi a questo link, esistono poi diverse espansioni bellissime che permettono di modificare le carte di gioco e di arricchire il mazzo, che invece puoi vedere a questo link.
Dopo la laurea in Scienze dell’educazione si specializza nel Metodo Montessori per la prima infanzia presso l’Opera Nazionale Montessori e successivamente con il Centro Nascita Montessori. Nel 2016 fonda “Aiutami a fare da me”, sito che ha lo scopo di divulgare il pensiero di Maria Montessori, e nel 2019 si trasferisce in Germania continuando il suo lavoro di educatrice presso un asilo nido di ispirazione Reggio Children. Collabora con numerose riviste specializzate e sostiene i genitori con percorsi individuali di parent coaching.