La stagione delle vacanze si avvicina. Già ora, le belle giornate primaverili mettono la voglia di progettare gite familiari e di trascorrere week-end fuori porta con i propri figli. Ma alla partenza, l’entusiasmo si può scontrare con un episodio fastidioso quanto frequente: il mal d’auto nei bambini. Il termine tecnico per descrivere questo disturbo è “cinetosi”, o “chinetosi”, con cui «s’intende quella sensazione di nausea e impulso a vomitare che tende a presentarsi nelle situazioni di movimento passivo del corpo», spiega il dottor Marco Deganello Saccomani, pediatra e gastroenterologo pediatrico all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona. «Quindi, in generale, il disagio può manifestarsi in tutte le occasioni di trasporto, non solo sotto forma del classico mal auto, ma anche in aereo, in treno, su un’imbarcazione, sulle montagne russe, perfino sull’altalena. A volte, per innescarlo, bastano movimenti rotatori del corpo o del capo».
Vediamo allora nel dettaglio perché la cinetosi nei bambini è così frequente e quali sono i rimedi per alleviarla.
Il viaggio è iniziato da poco, la destinazione è ancora lontana. Ma ecco che nei piccoli passeggeri, sui sedili posteriori dell’auto, iniziano già a manifestarsi gli sgraditissimi sintomi del mal d’auto, prima lievi poi sempre più marcati: pallore, sbadigli e spossatezza, sudorazione fredda. Qualcuno accusa mal di testa, a qualcun altro viene mal di pancia, o senso di mancanza d’aria. E a una nausea crescente si possono accompagnare salivazione eccessiva e amara e la sensazione di un nodo o dolore alla gola. Fino ai conati di vomito e al vomito. Una condizione davvero debilitante.
Sgradito “compagno di viaggio”, in grado di trasformare un tranquillo e altrimenti rilassante itinerario in un incubo, la cinetosi purtroppo «è un problema molto frequente nei bambini», conferma il dottor Deganello Saccomani, «tanto che, in media, a un piccolo su tre dà fastidio viaggiare in macchina».
Ma perché si soffre di mal d’auto? E a partire da quando ai bambini dà fastidio la macchina? L’inizio del mal d’auto nei bambini è un fenomeno che si presenta presto, ma è importante sottolineare che il livello di sofferenza legata al disturbo non è il medesimo a tutte le età, e non è detto che chi soffre di mal d’auto da piccolo sarà “condannato” a patire questo malessere anche da grande.
«La cinetosi», specifica infatti il medico, «è praticamente assente sotto i 2 anni d’età, mentre ha la sua incidenza più elevata tra i 2 e i 12 anni, per poi tendere gradualmente a diminuire, fino a scomparire nell’età adulta o, almeno, ad attenuarsi nella maggior parte dei casi».
Ma quali sono le cause del mal d’auto? «Nei soggetti predisposti, il corpo non riesce ad adattarsi al conflitto tra gli stimoli visivi e ciò che viene percepito dal centro dell’equilibrio, collocato nell’orecchio interno. In auto, per esempio, il contrasto è fra il paesaggio, che scorre lateralmente al di fuori del finestrino, e il corpo fermo». A causa di questi stimoli contraddittori, prosegue Deganello Saccomani, «l’ipersensibilità del centro dell’equilibrio sollecita eccessivamente il sistema nervoso neurovegetativo, provocando la comparsa dei sintomi tipici della cinetosi, come nausea e vomito. Spesso, dopo aver vomitato, si prova sollievo».
Cosa fare per il mal d’auto dei bambini? Sia i genitori, limitati negli spostamenti dalla cinetosi dei propri figli, sia i piccoli, afflitti dal mal d’auto a ogni nuovo spostamento, vorrebbero conoscere una formula magica per far scomparire gli odiosi fastidi e viaggiare finalmente spensierati. Anche se una formula, di fatto, non esiste, è però possibile prevenire il mal d’auto nei bambini mettendo in pratica alcuni accorgimenti. Ecco cosa suggerisce l’esperto:
Vediamo di seguito quali sono invece le soluzioni per il mal d’auto da adottare quando questo disturbo ha già fatto la sua comparsa nei piccoli viaggiatori.
Esistono alcuni rimedi per il mal d’auto nei bambini, ce li suggerisce ancora il pediatra Deganello Saccomani.
Per alleviare il mal d’auto nei bambini esistono anche medicinali adatti alla fascia pediatrica. «In caso di bimbi molto sensibili, che debbano affrontare viaggi di lunga durata, su indicazione del proprio pediatra, si possono utilizzare farmaci a base di dimenidrinato [un antistaminico e un anticolinergico, ndr], in forma di compresse o gomme da masticare, da somministrare prima della partenza o alla comparsa dei primi sintomi», chiarisce Deganello Saccomani. «Possono dare beneficio anche gli integratori a base di zenzero, utile nel contrastare la nausea», conclude.