Questo articolo è sponsorizzato da Bambino Prezioso. Qui trovi una spiegazione più esaustiva.
La sicurezza dei bambini in macchina è la priorità di ogni genitore e l’attenzione non è mai abbastanza, come ci dicono i dati dell’European Trasport Safety Council sugli incidenti d’auto: ogni settimana oltre 600 bambini restano feriti sulle strade europee. I seggiolini auto rappresentano uno degli strumenti più importanti per garantire un viaggio sicuro per i piccoli passeggeri.
In realtà, la parola seggiolino indica in modo generico ciò che la legge definisce “sistema di ritenuta per bambini”, ma esistono tre tipi di sistemi di ritenuta: il seggiolino, il rialzo (o rialzo con schienale) per i bambini più grandi e l’ovetto (o navicella) per i neonati.
In Italia la normativa di riferimento per i seggiolini auto è l’articolo 172 del Codice della Strada, mentre per l’omologazione del dispositivo si guarda alla normativa ECE R129. In questo articolo, oltre a spiegarvi meglio cosa dice la legge sui seggiolini auto, con particolare attenzione alla normativa R129, forniremo alcuni consigli su come scegliere e utilizzare in modo corretto questi dispositivi.
La normativa italiana stabilisce chiaramente le regole per il trasporto dei bambini in auto. L’articolo 172 del Codice della Strada dice che “i bambini di statura inferiore a 1,5 metri devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato”. Quindi, le regole stabilite sono tre:
Dunque, quando il bambino è sotto il metro e mezzo di altezza, è obbligatorio che viaggi in auto su un seggiolino e solo quando supera questa altezza potrà usare le cinture di sicurezza. Man mano che il bambino cresce, e aumenta di peso, bisognerà sostituire il dispositivo o cambiarne la configurazione. Il Codice della Strada non fissa un valore massimo di peso, ma nella pratica si fa riferimento a un limite di 36 kg.
Il comma 1bis dell’articolo 172 del Codice della Strada dispone anche che quando il bambino ha meno di 4 anni è necessario usare anche un dispositivo anti-abbandono, che può essere sia separato che integrato al seggiolino, l’importante è che si attivi in modo automatico a ogni utilizzo con un segnale acustico, visivo oppure ottico. In questo modo si eviterà che l’adulto possa dimenticare il bambino in auto.
L’omologazione viene certificata da un’etichetta, di solito cucita sul dispositivo o comunque applicata su di esso, che viene riportata anche sulla confezione. Il Codice della Strada non fa distinzioni tra omologazioni, questo significa che si possono ancora usare anche sistemi prodotti e approvati in base a normative precedenti, modificate o addirittura abrogate. Facciamo un esempio pratico: dal 1° settembre 2024 saranno disponibili in commercio solo i seggiolini omologati ECE R129, ma i genitori che prima di questa data hanno acquistato seggiolini omologati ECE 44 (cioè che rispettano i requisiti della normativa precedente) possono comunque continuare ad usarlo, senza andare incontro ad alcuna sanzione.
A essere stati espressamente vietati sono solo i seggiolini omologati secondo le norme UN-ECE R44/01 e R44/02 prodotti prima del 1995. Tuttavia, la sicurezza dei propri figli non è qualcosa da sottovalutare. Dunque, quando si sceglie un sistema di ritenuta, bisogna affidarsi a prodotti omologati in conformità alle più recenti normative tecniche.
La normativa R129 è entrata in vigore nel 2013 e ha affiancato la precedente ECE R44/04. Dal 1° settembre 2023, la normativa ECE R129 ha sostituito definitivamente la ECE R44, diventando l’unica normativa europea approvata per l’omologazione dei seggiolini auto.
Da settembre 2024 potranno quindi essere venduti ai consumatori solo i seggiolini auto omologati secondo questa normativa. L’obiettivo della normativa R129 è di aumentare gli standard di sicurezza dei bambini in auto, semplificando ai genitori la scelta del seggiolino.
Conosciuta impropriamente anche come normativa i-Size, la ECE R129 si concentra sull’installazione del seggiolino mediante il sistema di aggancio ISOFIX per i prodotti dedicati ai bambini più piccoli, fino a 105 centimetri di altezza, e stabilisce specifiche rigide per l’età e la taglia del bambino. Il concetto di “i-Size” indica una classificazione basata sull’altezza anziché sul peso e questo approccio mira a semplificare la scelta dei genitori nel trovare il seggiolino più adatto alle dimensioni del proprio bambino.
La normativa stabilisce anche l’uso del seggiolino in senso contrario a quello di marcia dell’auto, almeno fino ai 15 mesi di età del bambino e all’altezza di 76 centimetri.
Infine, un’altra novità riguarda l’omologazione: per ottenerla, il seggiolino deve passare test più rigidi che comprendono anche l’impatto laterale, oltre a quello frontale e al tamponamento.
Dunque, cosa cambia con la normativa ECE R129? Le novità introdotte riguardano:
Quali sono le differenze tra la normativa ECE R129 e i-Size? A spiegarle bene ci pensa Joie non solo sul suo sito, ma anche sul suo profilo Instagram, usato per fare divulgazione proprio su questi temi. La normativa ECE R129 fa riferimento al regolamento europeo e garantisce, come abbiamo visto, una migliore protezione dagli impatti laterali.
L’i-Size è invece un’estensione di questa normativa, il cui obiettivo è quello di rendere tutti i seggiolini auto compatibili con tutti i veicoli.
L’omologazione i-Size, infatti, semplifica la scelta del seggiolino, perché permette di capire subito, grazie al simbolo giallo apposto, se il dispositivo è compatibile con il veicolo omologato i-Size, riducendo così il rischio di installare in modo scorretto il sistema di ritenuta grazie a specifici requisiti di dimensione.
Per garantire l’acquisto di un seggiolino auto conforme agli standard di sicurezza più elevati stabiliti dalla ECE R129 e omologato i-Size. Nel caso dei seggiolini Joie, per sapere se vi è questa omologazione è sufficiente assicurarsi che il nome del seggiolino preveda la presenza della lettera “i” (ad esempio, i-Prodigi™). L’omologazione i-Size è molto importante in un seggiolino e consente standard di sicurezza più elevati. Per fare un esempio: un seggiolino che segue la normativa ECE R129 e i-Size non permette che i bambini fino a 15 mesi e ai 76 centimetri viaggino in senso di marcia, un’accortezza che si rende necessaria perché i muscoli del loro collo non sono ancora abbastanza forti da sostenere la testa in caso di collisione.
Il seggiolino deve essere orientato in modo appropriato in base all’età del bambino: i neonati devono viaggiare in posizione ergonomica, il più distesa possibile, mentre i bambini più grandi possono essere sistemati in posizione semi-seduta. È cruciale verificare regolarmente che il seggiolino sia ben posizionato e che il bambino sia correttamente allacciato.
I seggiolini che si fissano tramite le cinture sono universalmente compatibili con tutte le automobili, comprese quelle più datate. I sistemi di ritenuta dotati del sistema Isofix si distinguono per una procedura di installazione più agevole e rapida, senza la necessità di utilizzare le cinture dell’auto. Questi seggiolini diventano parte integrante della vettura, offrendo una maggiore praticità.
È importante sapere, però, che non sono compatibili con tutti i modelli di auto, in quanto richiedono specifici attacchi predisposti. Con l’introduzione della normativa ECE 129 è obbligatorio utilizzare uno schienale per tutti i seggiolini auto destinati a bambini con un’altezza inferiore a 125 cm (per prodotti di nuova concezione) e posizionare il seggiolino auto in direzione opposta a quella di marcia fino a 15 mesi.
L’utilizzo dei dispositivi di ritenuta è un obbligo di legge, e chi non rispetta questa normativa è soggetto a sanzioni che variano da 80 a 323 euro, oltre alla possibile sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 giorni e due mesi nel caso di due violazioni della stessa infrazione nell’arco di due anni.
La sicurezza dei nostri piccoli è di primaria importanza. Con i bambini, un comportamento esemplare ha più impatto di qualsiasi discorso. Con nonni, parenti e amici, è fondamentale essere fermi nelle richieste di sicurezza e condividere queste pratiche virtuose. Non bisogna mai esitare a insistere affinché i bambini siano correttamente allacciati ai seggiolini, navicelle e ovetti. La vita è un valore insostituibile, e proteggere i nostri tesori è un impegno che va al di là di qualsiasi comodità o preferenza personale.