«Carlo ha perso il primo dentino», racconta la mamma. «Come cresce in fretta!», esclama sorridendo la nonna. «Hai già chiesto al dentista se è il caso di sigillare i denti? Quando eri piccola, ricordo che l’abbiamo fatto…».
La sigillatura dei denti nei bambini è una delle misure raccomandate per la prevenzione delle carie, malattia che colpisce spesso durante l’infanzia e che per essere prevenuta richiede un’attenzione particolare all’igiene orale e una corretta alimentazione (delle cause e della prevenzione parliamo in modo approfondito in questo articolo).
In questo articolo spiegheremo in cosa consiste questa pratica e se rappresenta davvero un valido aiuto per arrivare all’età adulta con dei denti sani.
La sigillatura dei denti cos’è esattamente? La sigillatura dei denti dei bambini consiste nell’applicazione di resine o altri materiali sui molari permanenti, al fine di renderne la superficie più liscia e difficilmente attaccabile dalla carie. I molari, infatti, presentano in genere una parete esterna irregolare, interrotta da solchi articolati e profondi, nei quali si possono accumulare residui di cibo e batteri. La sigillatura, ovvero la chiusura meccanica di queste fessure, si avvale di materiali a base resinosa o di cementi vetroionomerici.
Come funziona la sigillatura dei denti? Il materiale, applicato in forma liquida, penetra nei solchi e quindi solidifica, andando a formare una barriera che blocca l’ingresso di cibo e batteri. Quando c’è il dubbio che il dente possa essere già stato intaccato dalla carie, il dentista, prima di procedere alla sigillatura, provvederà a sanificare i solchi. La sigillatura, infatti, oltre che nella prevenzione della carie, è efficace anche per evitare la progressione di lesioni cariose iniziali.
Quando fare la sigillatura dei denti? Quando risulta completa l’eruzione dei primi molari permanenti. Questa avviene in genere intorno ai 6 anni di età. I primi molari emergono dietro ai denti da latte, in un cavo orale di dimensioni ancora ridotte, e sono, quindi, particolarmente difficili da pulire (soprattutto dai bambini, che a quest’età hanno ancora una manualità ridotta). Si stima che i solchi dei molari permanenti rimangano ad alto rischio di carie per quattro anni circa dopo l’eruzione.
Non appena la superficie esposta lo permette, i primi molari andrebbero dunque sigillati. Quanto prima viene applicata, infatti, tanto più la sigillatura risulta efficace nel prevenire la carie. Nel tempo, quando proseguirà la permuta dentale, la sigillatura potrà essere eseguita anche sui premolari e sui secondi molari, la cui eruzione avviene però più tardi, intorno ai 12 anni.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo della sigillatura può variare tra i 30 e i 70 euro a dente.
Quali sono i benefici della sigillatura dei denti nei bambini? Questa pratica comporta dei rischi?
Si stima che la sigillatura dei primi molari permanenti sia efficace nel prevenire le carie dopo tre anni dalla sua applicazione nell’87,1% dei casi. Dopo quattro anni l’efficacia scende al 76,3% e dopo nove anni al 65%. Studi che hanno valutato l’occorrenza di effetti avversi in seguito alla procedura non hanno evidenziato alcun rischio.
L’efficacia non è molto diversa da quella di un’altra pratica, ovvero l’utilizzo della vernice al fluoro, prodotto odontoiatrico in forma di liquido/pasta che contiene un composto fluorurato e che va applicato sui denti due-quattro volte l’anno, con un costo (per applicazione) che va dai 30 agli 80 euro.
Seppur non infallibile, la sigillatura è, quindi, una procedura semplice, sicura ed efficace, ed è dunque fortemente raccomandata. Il successo della sigillatura nel tempo dipende dalla sua tenuta (durante l’applicazione è importante che il dente sia il più asciutto possibile) e anche dal tipo di materiale utilizzato. I materiali a base resinosa garantiscono un’ottima tenuta, in genere migliore dei cementi vetroionomerici, che presentano, però, il vantaggio di rilasciare fluoro nel tempo e sono consigliati in tutte quelle occasioni in cui il controllo dell’umidità può non essere essere ottimale, ad esempio quando il bambino non è collaborativo durante la procedura. Esistono oggi anche materiali ibridi che combinano i vantaggi di resine e cementi. Gli studi che hanno indagato l’efficacia dei diversi materiali non hanno comunque evidenziato differenze sostanziali nella loro performance. Nel tempo, durante le visite periodiche di controllo, in genere semestrali, il dentista controllerà la tenuta dei sigilli e, eventualmente, qualora riscontrasse la perdita del materiale sigillante, provvederà a reintegrarlo.
Non esistono vere controindicazioni alla sigillatura ma un aspetto a cui prestare attenzione è la corretta occlusione dei denti in seguito alla procedura. Sarà compito del dentista verificare che il materiale sigillante non provochi interferenze nella chiusura dei denti ed eventualmente rimuovere il materiale in eccesso.
Molti bambini (e anche qualche genitore) sono spaventati dall’idea di andare dal dentista. Come fare per superare questa paura? Innanzitutto, è importante cercare un professionista preparato e abituato a lavorare con i pazienti più piccoli. Sarà lui stesso a mettere a proprio agio il bambino, ad esempio mostrandogli e facendogli provare alcuni strumenti, magari su un pupazzo. Il genitore, da parte sua, deve stare attento a non trasmettere ansie al bambino. Può ad esempio comunicargli con qualche giorno d’anticipo l’appuntamento e spiegare le ragioni e le modalità della procedura con parole semplici («Il dentista pulirà i denti e controllerà che siano forti come quelli di un leone»). Al contrario, meglio evitare bugie o descrizioni troppo dettagliate.
Si può inoltre organizzare un’attività divertente da fare insieme dopo l’appuntamento, così che la visita dal dentista venga associata a qualcosa di piacevole. Anche alcuni giochi di simulazione possono essere utili per affrontare con serenità la visita. Si può ad esempio far lavare i denti a bambole e peluche, guardare insieme dentro alla bocca con uno specchietto, diventare i “pazienti” del proprio dentista bambino.