Questo articolo è sponsorizzato da Alpadia Language School. Qui trovi una spiegazione più esaustiva.
Imparare una lingua straniera offre una serie di benefici che vanno oltre la semplice capacità di saper comunicare in una lingua diversa dalla propria. Migliora le opportunità di lavoro e carriera; amplia la rete di contatti, finendo così per arricchire anche la propria vita sociale e culturale; promuove la comprensione interculturale, perché chi conosce più lingue impara a costruire ponti tra le comunità, e non barriere. La mente viene continuamente stimolata, e un cervello attivo comporta migliori capacità cognitive nella memoria e nella concentrazione. Anche viaggiare diventa più semplice e gratificante: quando si è in grado di comunicare con la popolazione locale ci si può immergere completamente nella cultura del luogo e fare esperienze più autentiche.
Superare le sfide dell’apprendimento di una nuova lingua e riuscire a comunicare con successo accresce l’autostima e la fiducia in sé stessi. Studiare una lingua straniera, quindi, apre porte e opportunità. È importante però capire a quale approccio affidarsi e frequentare un corso di lingua all’estero, come quelli proposti da Alpadia Language School. Seguire delle lezioni all’estero può essere un modo per approfondire le proprie capacità linguistiche e conoscere una diversa cultura, uscendo così dalla propria comfort zone.
Quali sono quindi i metodi più efficaci per imparare una lingua straniera? Vediamo insieme gli approcci e le modalità per riuscire ad apprendere l’inglese o un altro idioma sin da giovani.
Ci sono vari metodi, più o meno efficaci, per imparare le lingue, ma qual è il miglior modo? E come si fa a non perdere la motivazione? Oggi si inizia a studiare una seconda lingua (solitamente l’inglese) sin dalla scuola dell’infanzia, seppur tramite giochi e filastrocche.
Ai bambini, solitamente, si insegnano le lingue tramite un approccio che si chiama Total Physical Response (TPR), ideato dallo psicologo americano J. Asher negli anni ‘70. L’idea di base è quella di promuovere l’apprendimento della lingua attraverso la sincronizzazione di mimica facciale, movimenti del corpo e gesti precisi, così che il bambino o la bambina si lasci guidare partecipando in modo attivo, come spiega lo stesso Asher nel suo libro Learning Another Language Through Actions.
Ogni nuovo elemento lessicale o grammaticale viene interiorizzato attraverso il corpo: i piccoli ripetono i gesti dell’insegnante e l’apprendimento avviene divertendosi. Questo metodo viene usato soprattutto con i più piccoli, ma ai principianti di ogni età.
Andando avanti nel percorso scolastico cambiano gli approcci applicati, ma spesso per studiare in modo più approfondito una seconda lingua è meglio affidarsi a scuole accreditate, che organizzano corsi con lezioni anche private, viaggi all’estero e vacanze studio.
Vediamo quali sono i metodi più usati per imparare una lingua straniera, ma è bene dirlo subito: non esiste un solo modo “giusto”.
Il metodo diretto si concentra, invece, sull’effettiva padronanza della lingua come strumento di comunicazione pratica. La differenza rispetto al metodo tradizionale, spiega sempre Puren, sta nel fatto che si evita l’uso della lingua madre come ponte e ci si concentra invece sull’apprendimento orale attraverso interazioni tra insegnanti e studenti su argomenti quotidiani.
Questo metodo interattivo enfatizza l’imitazione, la ripetizione intensiva e l’apprendimento intuitivo, incoraggiando gli studenti a imparare osservando e praticando. La transizione alla scrittura è considerata uno strumento per consolidare le competenze acquisite nell’uso orale della lingua. Gli studenti sono “costretti” a pensare direttamente in lingua e questo ne favorisce l’acquisizione naturale, ma potrebbe essere frustrante per i principianti: è difficile capire le istruzioni senza sapere nulla (o poco) della lingua madre. Tuttavia, in classi con pochi partecipanti, come quelle delle vacanze studio organizzate dalla Alpadia Language Schools, si riesce a garantire una pratica sufficiente a ogni studente.
È fondamentale adottare un metodo d’insegnamento moderno ed efficace per offrire corsi attentamente strutturati e coinvolgenti per ogni livello di competenza. Con classi di dimensioni ridotte, una scuola come Alpadia promuove un’intensa interazione tra insegnante e studenti, offrendo numerose opportunità per praticare la lingua sia all’interno che fuori dall’aula.
Durante le scuole medie e superiori viene usato il cosiddetto metodo classico, detto anche grammaticale-traduttivo, un approccio che si usa spesso anche all’università. Questo metodo si concentra sull’analisi e sulla traduzione di testi letterari nella lingua straniera prescelta, anziché sull’uso pratico della lingua nella comunicazione quotidiana.
L’approccio all’apprendimento si basa principalmente sulla memorizzazione di intere frasi, sull’applicazione di regole grammaticali e su esercizi ripetitivi. In questo contesto, spiega il professore di scienze del linguaggio Christian Puren nella sua opera Histoire des méthodologies de l’enseignement des langues, l’insegnante assume un ruolo centrale, guidando gli studenti nella selezione dei testi, nello svolgimento degli esercizi, nel formulare le domande e nel correggere le risposte. Se da un lato questo approccio consolida le basi grammaticali, dall’altro risulta spesso poco coinvolgente per gli studenti, a volte, bisogna ammetterlo, persino noioso.
Questo metodo di studio della lingua è nato negli anni ‘70 e considera il linguaggio non solo come uno strumento di comunicazione, ma enfatizza anche l’importanza dell’interazione sociale e del contesto. Si concentra sulle esigenze individuali degli studenti, che vengono valutate preventivamente per personalizzare i contenuti didattici.
In questo contesto viene data particolare attenzione allo sviluppo delle competenze di scrittura, che comprendono la comprensione delle informazioni e la capacità di redigere testi. Si fa uso di materiali autentici provenienti dalla vita quotidiana, per esempio articoli di giornale e programmi televisivi, che permettono di approfondire la comprensione della cultura del Paese. Questo approccio consente di applicare le proprie conoscenze linguistiche in contesti reali, ma potrebbero esserci lacune sulla grammatica.
Partire per una vacanza studio permette agli studenti di immergersi completamente nella lingua che stanno imparando, venendo a contatto la cultura del paese ospitante. Il professor Antonello Maggipinto [1] ha spiegato l’origine del termine “immersione linguistica”, un lemma introdotto da Wallace E. Lambert, psicologo canadese, nel tentativo di sperimentare nuovi metodi per permettere agli studenti di lingua inglese di apprendere il francese.
Gli studenti, seguendo un progetto educativo specifico, vengono immersi nella seconda lingua e la utilizzano sia per apprendere materie come scienze, storia, geografia e altre, sia per seguire percorsi educativi, anche interdisciplinari. Con questo approccio si riesce così a:
Tante scuole di lingua offrono questo tipo di esperienza, ma prima di partire e “immergersi” nell’avventura bisogna verificare vari aspetti secondari, ma che possono fare la differenza, quali: escursioni e attività extra organizzate dalla scuola, alloggio e pasti, assistenza 24/7.
La vacanze studio Alpadia aiutano gli studenti, tra gli 8 e i 17 anni, ad adattarsi alla cultura del Paese di cui studiano la lingua, accompagnano i loro studenti in ogni passaggio di questa esperienza, offrendo la possibilità di soggiornare in famiglia o in un residence in condivisione con studenti di altri paesi. I metodi di apprendimento che abbiamo visto, quindi, sono combinati: corsi a scelta tra francese, inglese o tedesco e viaggi all’estero, lezioni in classe con pochi studenti e insegnanti preparati e tante attività extrascolastiche, ma anche una full immersion nella cultura del Paese che sceglieranno.
Imparare una lingua straniera è un viaggio appassionante che richiede impegno, costanza e varietà di approcci. Non esiste un metodo universale che funzioni per tutti, efficace per i vari obiettivi e contesti nell’insegnamento delle lingue. L’ideale è combinare diversi metodi, sperimentare diverse strategie e affidarsi a scuole di lingue in grado di sviluppare programmi che permettano a bambini e ragazzi di acquisire le competenze e le conoscenze necessarie aprire le porte a maggiori opportunità nel proprio futuro per integrarsi nei contesti sociali e professionali.