Dovresti fare un’assicurazione sulla vita se hai dei bambini?

C'è chi ha reinventato questo strumento rendendolo più semplice e libero da conflitti d’interesse

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Lorenzo Calia , CEO di Uppa

Questo articolo è sponsorizzato da Turtleneck. Qui trovi una spiegazione più esaustiva.

Quanti di voi saprebbero spiegare come funziona l’inflazione e in che rapporto è con altri fenomeni macroeconomici? Chi saprebbe calcolare con facilità il costo totale del proprio mutuo o delle “rate della macchina”? Hanno provato a rispondere a queste domande diversi studi con risultati che hanno evidenziato gravi lacune per i cittadini Italiani.

Quando si tratta di calcolare grandezze che hanno a che fare con risparmio, rischio, rendimento e, più in generale, con la gestione dei nostri soldi, gli Italiani sono molto indietro rispetto alla media europea: lo dicono i dati della Banca d’Italia e quelli dell’OECD. Eppure siamo una nazione con un debito pubblico gigantesco, un sistema pensionistico precario e, in generale, sottoassicurato. Ma cosa significa che siamo “sottoassicurati”? E perché è un problema? Proverò a spiegarlo facendo un piccolo salto nel passato.

Le moderne compagnie assicurative

Le compagnie assicurative contemporanee sono l’evoluzione delle società di mutuo soccorso, associazioni nate verso la metà del XIX secolo negli ambienti operai. L’idea era semplice ma efficace: ogni socio versava una piccola parte del proprio salario che veniva conservata in un fondo. Se uno dei soci si trovava improvvisamente in gravi difficoltà, ad esempio perdendo il lavoro, per una malattia o a causa di un incidente, la società di mutuo soccorso erogava un’indennità per soccorrerlo.

È un’idea molto intelligente sul piano matematico: se molti individui versano una piccola somma di denaro regolarmente, quasi “non se ne accorgono”. D’altro canto, qualora una di queste persone (o la sua famiglia) dovessero affrontare un’emergenza, il denaro versato da tutti può essere utilizzato per aiutare quella singola persona “sfortunata”, e fare la differenza.

Nel corso degli ultimi due secoli, questo tipo di meccanismo si è evoluto dando origine alle polizze assicurative: tutti conoscono l’RC auto (che è obbligatoria) e qualcuno avrà sentito parlare di “assicurazione sulla casa”. Ma esistono polizze che assicurano anche molti altri rischi.

In particolare esiste un tipo di polizza che potrebbe essere interessante per chi ha dei figli: l’assicurazione sulla vita. Una polizza vita è un prodotto assicurativo che a fronte del pagamento di un premio di modesta entità, eroga una somma considerevole in caso di morte. È un’eventualità a cui non vogliamo pensare, ma proteggere la solidità finanziaria della propria famiglia in questa eventualità è un atto di responsabilità, soprattutto se si ha un mutuo da pagare oppure se il reddito di uno solo dei genitori è insufficiente a coprire le esigenze della famiglia.

Una proposta “fuori dal coro”

Tra tutti i prodotti assicurativi presenti sul mercato (fate le vostre ricerche!), a noi è piaciuta molto l’offerta di Turtleneck, una soluzione innovativa e “fuori dal coro”, con dei principi etici forti alla base: Turtleneck ha provato a mettere la scienza e in particolare la matematica al servizio delle persone creando un prodotto assicurativo economico ed efficiente e soprattutto trasparente.

In generale le assicurazioni hanno un conflitto di interesse rispetto al risarcimento dei propri assicurati: se una compagnia assicurativa riesce a negare un risarcimento, quel denaro diventa profitto per la compagnia stessa. A Turtleneck hanno trovato un modo per superare questa condizione. Elias, il loro CEO, è un matematico e ci ha spiegato come funziona: «partendo da statistiche e dati storici sulle probabilità dei diversi rischi assicurati, il nostro algoritmo calcola il costo “del rischio”, a cui aggiungiamo 24 Euro, ovvero il costo annuale che sosteniamo ogni anno per i nostri stipendi e gli altri costi aziendali. A fine anno facciamo i conti, e se “avanza del denaro” come quasi sempre accade, lo restituiamo per intero agli utenti di Turtleneck. Non abbiamo quindi nessun interesse a negare un risarcimento quando è dovuto, perché quel denaro non ce lo mettiamo in tasca noi, ma viene versato automaticamente ai nostri clienti. Di fatto abbiamo creato una versione completamente digitale di una società di mutuo soccorso, dove i partecipanti si prendono cura l’uno dell’altro.»

Un calcolatore per capire la rata

Attraverso il loro calcolatore online si possono fare delle ipotesi in pochi minuti, ecco qualche esempio:

  • un uomo nato nel 1984 che stipula una polizza del valore di 200.000 Euro pagherebbe 8,89 Euro al mese;
  • per una donna di 33 anni che volesse una copertura di 150.000 Euro il premio scende a 5,17 Euro al mese.

Questi calcoli sono delle stime che riguardano utenti non fumatori e in buone condizioni di salute. Inoltre, come tutte le polizze vita, il premio di Turtleneck è detraibile fiscalmente. Per saperne di più visitate il loro sito dove trovate anche una sezione di FAQ. Un ultima precisazione: come per tutte le assicurazioni vita, i premi salgono progressivamente con l’età dell’assicurato. Se volete una proiezioni dei costi potete scrivere al servizio clienti, sono molto cortesi e rispondono velocemente. 

Prima di sottoscrivere qualsiasi polizza, in ogni caso, esplorate le varie offerte presenti sul mercato e fate le vostre ricerche studiano attentamente le condizioni contrattuali. Un ultimo riferimento se volete approfondire: ascoltate questa puntata di The Bull, un podcast di finanza personale ormai diventato cult, potrebbe chiarire molti dubbi su questo e su molti altri temi che riguardano la gestione del denaro in famiglia.

Immagine per l'autore: Lorenzo Calia
Lorenzo Calia

Ha girato il mondo a piedi, in bici e sul pedalò, fino a quando ha scoperto l’editoria e il marketing: dopo aver ricoperto i ruoli di redattore prima e di responsabile marketing poi, è diventato CEO di Uppa nel 2017.

Bibliografia
Articolo pubblicato il 18/09/2024
Immagine in apertura Pekic/ iStock

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