Subito dopo la gravidanza, una domanda può sorgere spontanea nelle neomamme: posso tingere i capelli in allattamento? Si tratta di uno dei dubbi più frequenti nelle donne che hanno sempre fatto ricorso alle tinture e che hanno interrotto questa abitudine.
In questo articolo chiariremo quindi se le tinte in allattamento possono danneggiare la salute dei bambini, e lo faremo attraverso un’attenta valutazione dei prodotti presenti sul mercato e dei regolamenti di commercializzazione degli articoli cosmetici.
Elena ha partorito ormai da qualche settimana e ora si domanda se può andare dal parrucchiere a farsi una tinta, per coprire la ricrescita che sta tornando visibile. Elena però sta allattando esclusivamente al seno e non sa se può tingere i capelli mentre allatta…
Si può fare la tinta in allattamento? Sappiamo che anche attraverso il latte materno possono essere veicolate delle sostanze al bambino, un po’ come avveniva già durante la gestazione attraverso la placenta in utero (sebbene in allattamento la trasmissione avvenga in quantità minore). La maggior parte dei cosmetici a uso topico, come le tinture per capelli, sono scarsamente assorbiti dal cuoio capelluto, dunque le concentrazioni che raggiungono il latte materno sono trascurabili. Pertanto, tingersi i capelli durante l’allattamento è possibile, seguendo però l’invito di evitare quei prodotti contenenti ingredienti che possono comportare delle problematiche al benessere della mamma e/o del bambino.
Sebbene tutti i prodotti vengano assorbiti in quantità trascurabili e la tinta per capelli venga utilizzata saltuariamente, può essere utile prestare attenzione ai prodotti che si utilizzano e agli ingredienti in essi contenuti.
I prodotti commerciali per la colorazione dei capelli sono regolamentati dall’Unione Europea e il Comitato Europeo, con il Regolamento n° 1272 del 2008, ha disciplinato l’imballaggio e l’etichettatura dei prodotti commercializzati per garantire un alto standard per la salute umana.
Ciononostante, è bene fare sempre attenzione agli ingredienti contenuti perché i prodotti europei non presentano indicazioni o simboli che ne vietano l’utilizzo in allattamento. Di norma compaiono solo le scritte: «Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno», oppure «Evitare il contatto durante la gravidanza/l’allattamento»; queste raccomandazioni, tuttavia, sono spesso utilizzate a scopo precauzionale, senza che ci siano prove del loro effetto sulla salute dei bambini.
Sebbene alcuni studi abbiano individuato alcuni ingredienti o i loro metaboliti nel latte materno, seppur in concentrazioni basse, solo una ricerca del 2013, peraltro non confermata da altri studi, ha ipotizzato una possibile associazione tra l’esposizione a determinati ingredienti nelle tinture per capelli durante la gravidanza e l’allattamento e un aumento del rischio di leucemia infantile.
Quindi, cos’è meglio consigliare a Elena? Possiamo rassicurarla sul fatto che non deve attendere la fine dell’allattamento al seno per tingersi i capelli, ma che può adottare qualche accorgimento per ridurre ancor di più gli improbabili rischi.
Vediamo di seguito qualche precauzione sulla tinta in allattamento:
fare una doccia dopo l’esecuzione della tintura (mantenere un livello di igiene accurato può ridurre ulteriormente l’assorbimento di tali sostanze, già comunque basso).