Tutti ci troviamo, prima o poi, ad affrontare una situazione di emergenza che riguarda un bambino: una caduta, la puntura di un grosso insetto, una ferita, un dolore improvviso. Fortunatamente solo molto raramente la situazione sarà veramente seria. In ogni caso sapere cosa fare (e cosa non fare) nei primi minuti può essere determinante e spesso è sufficiente fare le cose giuste per evitare problemi o complicazioni.
Applicate impacchi freddi (ad esempio un sacchetto di piselli surgelati) per circa 30-60 minuti. Consultate il vostro pediatra se la contusione è molto estesa, se c’è uno schiacciamento, se il dolore e il gonfiore durano molto tempo: il ricorso all’ospedale è necessario solo in caso di incidente grave.
I traumi lacerativi rappresentano il 17% degli incidenti domestici. Ovviamente un bambino può procurarsi un taglio anche mentre gioca all’esterno.
In ogni caso, se la ferita sanguina molto comprimetela con un panno pulito per fermare l’emorragia; perché si formi il coagulo di sangue può essere necessario comprimerla anche per 8-10 minuti; ma se il taglio è esteso e profondo e l’emorragia non si arresta, mantenete la pressione del panno fino a raggiungere l’ospedale.
Le piccole ferite vanno lavate accuratamente con il sapone e coperte con una medicazione. Le ferite da punta o da taglio possono essere profonde e nascondere lesioni di tendini e nervi: meglio farle vedere dal medico curante. Le ferite da vetro potrebbero essere insidiose e vanno trattate come quelle da punta e taglio; attenzione anche al pericolo di ritenzione di frammenti di vetro in profondità.
Lavate la ferita usando il sapone: è indispensabile per rimuovere polvere, terra ed eventuali corpi estranei presenti sotto la cute. Se necessario, si può sfregare per ottenere una migliore pulizia. Disinfettate con un antisettico e coprite con garza e cerotto.
Lavate con acqua e sapone e cercate di rimuovere le schegge di piccole dimensioni con pinzette disinfettate e con un ago (va molto bene quello di una siringa: è affilato e sterile). Se non ci riuscite o se la scheggia è in un posto delicato come il volto, portate il bambino dal pediatra.
Le dita sono estremamente sensibili al dolore, che potrebbe essere perciò insopportabile; la parte colpita diventa presto bluastra e gonfia, a volte sanguina e ha anche un taglio. Se il dito sanguina sotto l’unghia, questa diverrà nera o blu scuro e la pressione sarà dolorosa. Lavate il dito con acqua e sapone e poi copritelo con una garza morbida e sterile.
L’acqua fredda corrente riduce il dolore e il gonfiore. Il più delle volte lo schiacciamento non è grave e potete aspettare che il dito guarisca da solo. Fate attenzione a un aumento del dolore e del gonfiore, a un arrossamento, alla fuoriuscita di secrezione dalla zona colpita o alla comparsa di febbre da un paio di giorni dopo: potrebbero essere segno di infezione. Se il gonfiore è notevole, il dolore forte dura molte ore, c’è un taglio profondo o il dito appare come spezzato, consultate il vostro medico.
nato a Roma, dove si specializza in Pediatria e frequenta il dottorato di ricerca. È membro dell’Associazione Culturale Pediatri e del gruppo Pediatri per Un Mondo Possibile. È coautore dei libri “Il bambino disattento e iperattivo” (Franco Angeli) e “Mangiare per crescere. Consigli per genitori in gamba” (Il Pensiero Scientifico).