Difficoltà di dormire, irrequietezza e irritabilità sono disturbi osservabili di frequente negli adulti e nei bambini, per questi problemi i genitori utilizzano spesso un rimedio naturale come la tisana di camomilla. La camomilla (Matricaria chamomilla o Chamomilla recutita) è una pianta della famiglia delle Asteracee di cui si usano i fiori. Il suo utilizzo risale a tempi antichissimi, essa è citata anche negli erbari della Mesopotamia e nel papiro Ebers, testi plurimillenari sull’uso delle piante medicinali.
I Greci antichi la usavano per curare molti mali e Dioscoride, medico greco del I sec. d.C, la consigliava per calmare i dolori, in particolare la cefalea, e per trattare i disturbi renali, epatici e vescicali. Nell’uso tradizionale italiano la tisana alla camomilla si beve soprattutto la sera per le sue supposte proprietà calmanti e favorenti il sonno. Ai bambini, nel desiderio di calmarli, spesso si danno quantità esagerate di tisana alla camomilla, ricche purtroppo anche di zucchero.
Gli studi scientifici moderni non confermano, però, le proprietà sedative e favorenti il sonno di questa pianta. Le ricerche sull’animale e sull’uomo hanno confermato, invece, che è dotata di azione antinfiammatoria e antispastica a livello dello stomaco e dell’intestino e perciò allevia il dolore e il gonfiore dell’intestino e dello stomaco, i bruciori e le eruttazioni. Può essere utilizzata quindi per lenire i disturbi che accompagnano la gastrite e in genere gli stati infiammatori dell’apparato gastro-intestinale.
Proprio perché fa tanto bene allo stomaco e all’intestino probabilmente si è perpetuata la convinzione millenaria che la camomilla favorisca il sonno. Avere meno problemi allo stomaco e all’intestino durante la notte facilita sicuramente il sonno.
Studi sull’uomo hanno anche confermato che la camomilla riduce il tempo di guarigione delle ferite stimolando la rigenerazione di nuovi tessuti cutanei e che è efficace nella cura delle infiammazioni della bocca e delle gengive, della mucosa anale e genitale.
Nel bambino, anche molto piccolo, può essere usata in combinazione con finocchio, in caso di coliche gassose o con melissa e passiflora per i disturbi del sonno. Attenzione però perché le tisane solubili in granuli spesso contengono solo minime quantità di estratti (non garantiscono effetti certi dal punto di vista fitoterapico) e inoltre, avendo molto zucchero, possono disturbare l’allattamento al seno e rovinare i denti.
La camomilla può causare, anche se di rado, reazioni allergiche, più di frequente in persone già allergiche alle piante della famiglia delle Asteracee. Non è invece consigliata la somministrazione della camomilla ai neonati, dal momento che potrebbe creare un senso di sazietà nel piccolo e una diminuzione dell’assunzione di latte.
Per le coliche gassose o per disturbi del sonno (in combinazione con altre piante a blando effetto sedativo) è preferibile ricorrere a sciroppi ben formulati e di qualità seguendo le indicazioni riportate nella confezione. Volendo usare la tisana è meglio prepararla con la bustina filtro e senza aggiunta di zuccheri. Ne vanno somministrate solo piccole quantità (30-40 ml al massimo per dose) poche volte al giorno nel lattante. È scorretto far bere abitualmente al bambino abbondanti quantità di tisane dal biberon.
Origine: Europa meridionale e orientale e Asia
Famiglia: Asteraceae/Compositae
Parte utilizzata: fiori
Preparazione farmaceutica: estratti secchi titolati o tisana
Principali effetti: antinfiammatorio, ri-epitelizzante, cicatrizzante.
Interazioni con altri farmaci: nessuno
Effetti collaterali: rare allergie.