Subito dopo la nascita, attraverso il colostro il neonato comincia ad assumere non solo nutrienti, ma anche fattori di crescita e immunitari che condizioneranno in maniera significativa la sua salute a breve e a lungo termine. Poi avviene il passaggio al latte materno, elemento in grado di variare nel corso dei mesi di allattamento e che si dimostra nutriente anche dopo l’avvio dell’autosvezzamento. A tal proposito, l’Organizzazione Mondiale della Sanità auspica che l’allattamento prosegua fino ai 2 anni e oltre, in ogni caso fino a quando le mamme e i bambini lo desiderano. Se una mamma decide di non allattare (o ci sono degli impedimenti medici all’allattamento) bisogna sostenerla in questa scelta e ricorrere alle formule per lattanti.
Quando si deve scegliere la formula artificiale per il neonato sono tantissimi i dubbi e le domande che sorgono. Scopriamo di più su dosi, quantità e valori nutrizionali della formula artificiale.
L’alimentazione durante l’allattamento dovrebbe prevedere l’introduzione di tutti i nutrienti essenziali previsti in questa fase: non solo macronutrienti come carboidrati, proteine e grassi, ma anche micronutrienti come ferro, calcio, vitamina D, zinco e omega 3
Non esiste un criterio oggettivo, né tanto meno ufficiale, per determinare quale sia il miglior latte artificiale per un neonato. È però importante conoscere a fondo le caratteristiche di questi prodotti e le differenze con il latte materno, al fine di compiere la scelta migliore per il bambino
Sempre più spesso capita di sentir parlare di “collane per l’allattamento”, strumenti che potrebbero risultare d’aiuto per la nutrizione del bambino o della bambina. Ma le cose stanno davvero così?
È importante capire da cosa nasce il dubbio sulla quantità del latte materno prodotto. Il benessere di un neonato deve essere valutato secondo diversi parametri che non riguardano soltanto il suo peso
Nelle prime fasi dell’allattamento il dolore al capezzolo e la sensazione di bruciore sono i problemi più riscontrati dalle neomamme, ma non ci si deve preoccupare, perché nei giorni successivi al parto è normale avere la pelle più sensibile per la suzione del neonato
I livelli di prolattina nel sangue cambiano in base a diversi fattori, alle fasi dell’allattamento e alle condizioni generali della mamma. Insieme all’ossitocina questo ormone regola la produzione di latte
Riconoscere e trattare la candida durante l’allattamento non è sempre semplice perché la diagnosi si basa, nella maggior parte dei casi, su sintomi soggettivi o comuni anche ad altri disturbi. È bene però che le donne siano consapevoli del fatto che, qualora si contragga, non è necessario interrompere l’allattamento al seno
Il latte materno protegge il neonato dalle infezioni ed è sempre adatto al piccolo, in quanto si modifica per fornire la migliore nutrizione e per rispondere alle esigenze del piccolo, anche in caso di febbre della mamma
Se si sceglie di allattare in gravidanza può succedere che il diverso assetto ormonale induca cambiamenti nella produzione di latte. Anche in questa circostanza, tuttavia, di solito non si verificano particolari difficoltà, soprattutto se il bambino ha più di un anno
Si può smettere di allattare continuando a rispondere con amore e sollecitudine ai bisogni del proprio bambino e senza minare la relazione di fiducia e di accoglienza costruita fino a quel momento
È dimostrato che l'alcol passa nel latte materno ed è possibile trovarne tracce per il tempo che rimane nel circolo sanguigno. Tra le più immediate conseguenze dell’assunzione di alcol in allattamento vi è l’inibizione dell’emissione del latte, dal momento che agisce sulla produzione di ossitocina, impedendo una normale fuoriuscita del latte dal seno
I rischi del fumo in allattamento per i bambini dipendono non soltanto dal quantitativo di sigarette, ma anche dal tempistiche che intercorrono tra l’ultima sigaretta e l’inizio della poppata. È bene poi ricordare che i residui tossici del fumo non passano solo attraverso il latte, ma rimangono su pelle, capelli, vestiti e superfici
La montata lattea può arrivare secondo tempistiche diverse, più precocemente o, in alcuni casi, dopo un ritardo. I tempi di evoluzione variano da soggetto a soggetto e solo in rari casi il ritardo può rappresentare un ostacolo all’allattamento
Molte mamme, con il ritorno del ciclo mestruale, si chiedono se sarà possibile allattare con le mestruazioni e se il ritorno del normale ritmo della ciclicità mensile cambierà il sapore del latte o la sua produzione
Le modalità per utilizzare l’allattamento complementare sono molteplici. Una strategia efficace è quella di offrire sempre il seno prima, a richiesta, tutte le volte che il bambino mostra segnali di fame, e successivamente proporre l’integrazione in piccole quantità, onde evitare che l’eccessivo riempimento gastrico comporti una minore richiesta del seno da parte del bambino
Non esiste una posizione per l'allattamento al seno migliore di un'altra e la decisione di quale assumere nel momento della poppata dipende solo dalla comodità di mamma e bambino, che devono trovare il loro equilibrio e la loro routine
È una patologia comune durante l’allattamento, comporta dolore, febbre e infiammazione del seno. Contrariamente a quanto si pensa, continuare ad attaccare al seno il proprio bambino può essere di grande aiuto per la guarigione.
Scegliere l’allattamento a richiesta significa saper riconoscere e cogliere i segnali di fame del bambino e attaccarlo al seno tutte le volte che lo richiede. È utile sapere che oggi si raccomanda un’alimentazione a richiesta anche quando il bambino è nutrito con formula artificiale
L′uso di dei paracapezzoli durante l′allattamento al seno può interferire con lo stesso, modificando i tentativi del neonato di coordinare i movimenti della suzione. Tuttavia, in alcuni casi particolari, questo strumento può essere di supporto
Il Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno non vieta la vendita e l’uso di formule artificiali, né colpevolizza le donne che ne fanno uso, piuttosto vuole garantire la migliore alimentazione per i bambini, fornendo una corretta informazione