Come districarsi tra le numerose informazioni sulle proprietà nutrizionali degli alimenti che ogni giorno riceviamo attraverso i media?
Ogni alimento ha delle proprietà che lo rendono unico e queste caratteristiche possono variare notevolmente in base alla sua freschezza, allo stato di conservazione, ma anche in base alla modalità con cui viene preparato. Un’attenzione particolare va posta al consumo di zuccheri semplici, comprese le bevande zuccherate, tra i maggiori responsabili dell’obesità infantile, di malattie metaboliche e dell’apparato cardiocircolatorio.
Alcuni alimenti possono provocare danni anche gravi in soggetti predisposti. È il caso della celiachia, che non è affatto un’invenzione (come purtroppo alcuni malinformati sostengono), ma un’intolleranza alimentare causata dal glutine; in questi casi la diagnosi certa va fatta presso centri specialistici e la dieta senza glutine deve essere seguita per tutta la vita.
Il divieto di far mangiare funghi ai bambini al di sotto dei 12 anni il più delle volte è giustificato con l’incapacità dei bambini di digerire alcune sostanze presenti in questo alimento. Ma le cose stanno davvero così?
È proprio durante l’infanzia che si gettano le basi per la salute adulta; anzi, in realtà anche prima di nascere, quando l’organismo si sta formando all’interno dell’utero e si “accendono” o si “spengono” geni che portano verso la salute o la malattia. L’alimentazione sana, fin dall’infanzia, è uno dei pilastri in questo senso
Per convincere i bambini a mangiare qualcosa che non vogliono, oppure a terminare quanto hanno lasciato nel piatto, i genitori ricorrono a diversi espedienti, una strategia che diversi studi hanno dimostrato essere inefficace nel lungo periodo
L’ultimo report del programma di sorveglianza promosso dall’Istituto Superiore di Sanità sul sovrappeso, l’obesità e i fattori di rischio correlati mostra come ancora in Italia, nel 2019, il 20,4% dei bambini tra i 6 e i 10 anni risulti in sovrappeso e il 9,4% si trovi in una condizione di obesità
L’obiettivo principale non dovrebbe essere quello di spendere tempo ed energie alla ricerca di tante preparazioni differenti, ma piuttosto creare un menù condiviso da ogni componente della famiglia, inclusi i piccoli di casa
Il 7,3% degli italiani è vegetariano o vegano e sono sempre di più le persone che guardano con curiosità e interesse a questa scelta alimentare. Ma è adatta anche ai bambini? La pediatra Carla Tomasini ci spiega quello che dice la scienza
Secondo l'EFSA, chi consuma grandi quantità di riso è più esposto all’assunzione di arsenico tramite la dieta, ma basta poco per tenere sotto controllo i valori di questo elemento nel nostro organismo
Spesso gli alimenti contaminati non presentano modificazioni tangibili, tanto da restare appetibili e sembrare sicuri. È importante rispettare quotidianamente alcune regole di igiene e buon senso per evitare cibi che contengono microbi e parassiti in grado di provocare fastidiosi disturbi
La dieta senza glutine, fondamentale per chi soffre di celiachia, può essere dannosa per chi non è affetto da questa malattia. In chi non è celiaco, infatti, non solo l’esclusione del glutine è inutile ma può tradursi in rischi cardiovascolari
Quando si sceglie un cibo precotto occorre fare attenzione all’etichetta per essere maggiormente consapevoli di cosa si sta acquistando. Spesso, infatti, questi prodotti sono a base di carne separata meccanicamente o pesce ricomposto e presentano scarsi valori nutrizionali
È una sostanza chimica potenzialmente cancerogena che si produce quando determinati cibi vengono cotti oltre i 120 °C nel forno o alla griglia, oppure fritti. Alcune accortezze durante la produzione e la preparazione domestica dei cibi possono ridurne la concentrazione
Su ogni uovo è stampato un codice da cui si possono ricavare i suoi dati: tipologia di allevamento, stato e provincia di produzione, categorie di qualità e di peso, termine conservazione. È importante imparare a riconoscerli per sapere cosa stiamo mettendo sulla nostra tavola
Nel mondo sempre più persone seguono la dieta vegetariana, che può essere estesa anche ai bambini purché garantisca un corretto apporto calorico e dei princìpi nutritivi micronutrienti (vitamine e sali minerali) e macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi)
Utilizzato da millenni, il miele non è solo un dolcificante: grazie ai suoi elementi nutritivi, possiede anche numerose proprietà benefiche contro disturbi digestivi, tosse e mal di gola. È infatti un efficace antinfiammatorio, disinfettante e cicatrizzante
Nel nostro Paese i bambini tra i 2 e i 9 anni consumano del triplo dello zucchero consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò è dovuto a un eccessivo consumo di bevande zuccherate, fenomeno sul quale il marketing dell’alimentazione gioca un ruolo importante
Zucchero di canna e bianco sono identici per qualità nutrizionali e apporto calorico ma differenti per quantità di altri componenti utili all’organismo. Le nostre scelte di consumatori devono farsi influenzare non solo da questi valori ma anche dall’impatto ambientale dei prodotti
Il tema della contaminazione da glutine suscita reazioni diverse e innalza muri fra pediatri, medici e celiaci stessi. Uppa risponde ai lettori attraverso le evidenze scientifiche, per dare gli strumenti per vivere la diagnosi di celiachia con la serenità che merita
L’esperienza di chi ha eliminato il muco e le otiti togliendo il latte dalla dieta non è dimostrata sperimentalmente, e fino a prova contraria va considerata una coincidenza o, più probabilmente, un effetto dei processi di crescita
Sul consumo di caffeina per i bambini non esiste una regola univoca ma ci si affida alla sensibilità individuale. Un po’ di caffè, magari per insaporire il latte, si può dare a qualsiasi età, osservando però con attenzione se al bambino piace e se disturba il suo sonno
Ricco di omega-3 (contenuto anche nel latte materno) e di acidi grassi polinsaturi a lunga catena, l’olio di pesce possiede diverse virtù: la sua natura antinfiammatoria contrasta malattie come l’arteriosclerosi, l’artrite reumatoide, il morbo di Crohn e le bronchiti asmatiche
Le preferenze alimentari di un bambino sono il risultato di diversi aspetti: il gradimento innato per i cibi dolci, la tendenza a rifiutare alimenti nuovi e il modo in cui essi vengono presentati, le abitudini familiari, l’educazione scolastica e l’influenza della pubblicità e della televisione