«Lavatevi i denti!» Quale mamma non ha implorato o inveito almeno una volta contro i propri figli nel tentativo di passare loro il rispetto di questa fondamentale pratica pluri-quotidiana? «Spazzoliamo su e giù, almeno due minuti, mi raccomando le gengive e i “dentoni” dietro e poi sciacqua e sputa!». La nostra attenzione spesso non si sofferma sul dentifricio, al massimo riflettiamo se sia meglio il gusto bubble gum o fragola o su quanto sia accattivante la confezione, in pochi pensando ad una proposta fatta in casa.
Un modo coinvolgente per interessare i bambini al lavaggio dei denti potrebbe essere proporgli di fare in casa il dentifricio, giocando insieme con gusti e ingredienti. La preparazione domestica del dentifricio è semplice e può partire da ingredienti e aromi diversi, per ottenere risultati più o meno graditi, tutti da provare.
Una possibilità sono i dentifrici fatti in casa all’argilla: per preparare un dentifricio all’argilla in polvere tritate finemente in un mixer da cucina ½ cucchiaino di argilla verde ventilata, 2 cucchiai di foglie di salvia essiccata, 2 cucchiai di bicarbonato, 5 chiodi di garofano. Potrete aromatizzare il dentifricio con 5 gocce di olio essenziale di menta o di limone, oppure di tea tree oil, che ha un gusto molto forte e un dimostrato potere antisettico. Questo dentifricio sarà costituito da una polvere che potete conservare in un vasetto di vetro con tappo a vite; per utilizzarlo basta inumidire lo spazzolino e impregnarlo ben bene nella polvere.
Se invece preferite una consistenza più “pastosa” e simile a una tradizionale pasta dentifricia, bisognerà utilizzare ingredienti come gel, oli o glicerina. Per esempio, si possono mescolare 2 cucchiai di olio di cocco a 3 di bicarbonato, aggiungendo un pizzico di dolcificante (come polvere di Stevia). In alternativa, 4 cucchiai di gel all’aloe mescolati a uno di caolino o bicarbonato, oppure un cucchiaio di argilla, 2 di bicarbonato e uno di glicerina. A tutte queste preparazioni si possono aggiungere alcune gocce (5-10) di olio essenziale a piacere. Quindi non una ricetta, ma tante possibilità di mischiare e inventare (c’è chi usa addirittura la polpa fresca di frutta, come quella di fragole molto mature, frullata con bicarbonato).
Ovviamente l’uso di un dentifricio fatto in casa non permette di integrare fluoro, quindi che fare? L’aggiornamento delle linee guida ministeriali sulla promozione della salute orale uscito a novembre 2013 sottolinea come sia preferibile la “fluoroprofilassi locale”, cioè l’uso di dentifrici al fluoro. Dai 6 mesi ai 6 anni di età è sufficiente l’uso di un dentifricio contenente almeno 1.000 ppm (parti per milione) di fluoro, due volte al giorno, in dose pea-size, ovvero grande come un pisello. Va considerato inoltre che, secondo alcuni, l’uso eccessivo di preparati al bicarbonato potrebbe, a lungo termine, abradere lo smalto, e dunque se decidiamo di prepararci il dentifricio in casa non dovremo utilizzarlo a ogni lavaggio ma alternarlo piuttosto con un dentifricio al fluoro adatto all’età del bambino. D’altro canto però i dentifrici industriali, come molti altri cosmetici e prodotti per l’igiene, sono un veicolo di microplastiche dannose per l’ambiente e per la salute. A parer nostro, in ogni caso vale la pena di auto-produrre il dentifricio per provare, risparmiare, ridurre i rifiuti e dire… «l’ho fatto io».
pediatra, lavora presso l’ospedale S. Andrea di Vercelli e si occupa nello specifico di allergologia, allattamento e ambiente. Dal 2011 collabora come autore per Uppa.