Le donne, dopo il parto, soprattutto se alla prima esperienza di gravidanza, si ritrovano in un nuovo mondo, ricco di cambiamenti fisici, ormonali e psicologici, perciò sono tante le domande e i dubbi che insorgono nei mesi dopo la nascita. Tra queste ci sono sicuramente quelle relative al primo ciclo dopo il parto (tecnicamente chiamato “capoparto”).
Quando arriva esattamente il primo ciclo dopo il parto? E quali sono i segni di fertilità che seguono la prima mestruazione dopo il parto? A queste e ad altre domande risponderemo nel corso di questo articolo, al fine di fornire alle neomamme le corrette informazioni.
Cos’è il capoparto? Per definizione, il capoparto è la prima mestruazione che inizia dopo la fine della gravidanza. Le caratteristiche del capoparto sono l’abbondanza del ciclo – dovuta all’ispessimento dell’interno dell’utero dopo tanti mesi senza ciclo mestruale – e la durata stessa della mestruazione, che può durare anche 8-10 giorni, quindi maggiore rispetto alla norma.
L’arrivo del capoparto sancisce quindi la fine del puerperio (il periodo che inizia subito dopo il parto) e quindi il ritorno alla funzionalità dell’apparato riproduttivo femminile precedente alla gravidanza.
La tempistica di ripresa delle mestruazioni è molto variabile e dipende dal singolo organismo e dalle proprie caratteristiche; di solito arriva intorno alla 6^-8^ settimana dopo la nascita, ma questo tempo può essere maggiore soprattutto nelle donne che allattano esclusivamente al seno i propri neonati: mediamente l’arrivo sarà intorno a 5-6 mesi dalla nascita.
La gravidanza, come detto, porta numerosi cambiamenti nell’organismo femminile, e anche il ciclo mestruale e le singole mestruazioni dopo il parto possono avere caratteristiche differenti da quelle che precedono la gestazione, in particolare:
Come capire se sta arrivando il capoparto? È bene ascoltare e osservare il proprio corpo, in attesa dei sintomi che precedono l’arrivo della mestruazione, ovvero crampi addominali, tensione mammaria e aumento dell’appetito.
L’allattamento comporta la produzione costante di ormoni per mantenere la lattazione, in particolare produce ossitocina e prolattina: la prima è prodotta per la corretta spremitura del latte dalle ghiandole mammarie, la seconda invece è responsabile della continua produzione di latte.
La prolattina determina un’alterazione nella produzione di estrogeni e progesterone – gli ormoni responsabili del ciclo mestruale – ed è per questo motivo che l’arrivo del capoparto può ritardare.
L’assenza di mestruazioni durante l’allattamento non determina necessariamente alterazioni della fertilità, poiché l’ovulazione, ovvero la ripresa della funzione delle ovaie, può ripartire anche senza l’arrivo del capoparto.
Quali sono i segni di fertilità dopo il capoparto? L’aumento del desiderio sessuale, dovuto all’incremento della produzione di estrogeni, e i cambiamenti del muco cervico-vaginale (da liquide, le secrezioni diventano più fluide ed elastiche). Ovviamente ogni organismo femminile è diverso e quindi anche i segni possono variare da donna a donna.
«Ho sentito dire che non si può allattare mentre si hanno le mestruazioni». La gravidanza e la maternità sono ricche di falsi miti e luoghi comuni, come questo riguardante l’allattamento e le mestruazioni, dal momento che non vi sono problemi di alcun tipo ad allattare con il ciclo.
Ma qual è la differenza tra le lochiazioni e il capoparto? È possibile distinguerle facilmente? Le lochiazioni si verificano nelle prime settimane dopo il parto per eliminare i residui interni all’utero e sono caratterizzate da perdite di sangue, coaguli iniziali e, infine, siero.
Il capoparto, invece, è una vera e propria mestruazione e, a seconda della donna, può variare in termini di durata, quantità delle perdite di sangue e associazione e intensità dei sintomi tipici (dolore addominale, cefalea…).
È bene quindi che ogni donna impari a conoscere e ad ascoltare il proprio corpo, soprattutto dopo il parto, considerando le numerose modificazioni successive alla gravidanza. Inoltre è bene ricordare che dopo circa sei settimane dalla nascita del bambino sarà proposto un incontro con il professionista che ha seguito la gestazione, al fine di valutare insieme l’andamento fino a quel momento. Sarà il momento anche per parlare insieme dei cambiamenti fisici, ormonali e psicologici, dell’arrivo del capoparto e dell’eventuale contraccezione.