Il tema della crescita neonatale apre una serie di quesiti importanti.
Ci scrive ad esempio Giulia, preoccupata per la crescita del suo neonato di 1 mese. «Durante le prime due settimane il peso di Francesco è diminuito. Ora che sta per compiere il primo mese di età la situazione sembra migliorata ma comunque ho timore che il mio latte possa non essere sufficiente e che si renda necessaria l’aggiunta di formula artificiale».
La preoccupazione di Giulia è la stessa di tanti genitori alle prese con la crescita del proprio bambini nelle prime settimane di vita; una preoccupazione che poi può proseguire anche nei mesi successivi.
Quanto deve crescere un neonato? Come valutare la crescita mese per mese? La crescita neonatale riguarda solo il peso? A queste e ad altre domande risponderemo nei paragrafi successivi.
Per capire cosa si intende quando si parla di crescita dei neonati occorre prima fare chiarezza sul termine “crescita”, con cui non ci riferiamo solo all’andamento delle misure antropometriche (peso, altezza e circonferenza cranica del neonato) ma, come vedremo più avanti, anche a molto altro. Cominciamo vedendo come deve aumentare di peso.
Ancor prima della crescita mensile, è bene soffermarsi sulla crescita settimanale del neonato. Nella prima settimana di vita, infatti, assistiamo al cosiddetto “calo fisiologico”, ovvero un decremento del peso del neonato. Il piccolo riprende il peso della nascita normalmente entro le due settimane di vita (più raramente entro tre). Si assiste poi a un aumento del peso del neonato con modalità diverse. Possiamo infatti vedere ampie oscillazioni da una settimana a un’altra, con incrementi di 100-300 grammi o anche più a settimana o una crescita del peso del neonato variabile (una settimana il bambino aumenta di 80 grammi, quella successiva 200 eccetera).
Ma quanto deve crescere un neonato? Come abbiamo visto, c’è un’ampia variabilità nell’aumento di peso dei bambini, per cui se volessimo avere un’idea di quanto deve crescere un neonato a settimana o al mese, dobbiamo pensare che nei primi 3 mesi può aumentare dai 400 gr al mese fino anche al doppio.
A partire dai 3 mesi i bambini cominciano a ridurre la velocità di crescita: in genere un bambino dovrebbe raddoppiare il peso della nascita dopo quattro-sei mesi e triplicarlo all’anno di vita.
«Ho sentito parlare di curva di crescita del neonato. Di cosa si tratta?».
Per sapere quanto deve crescere un neonato, così come i bambini di 2-3 mesi eccetera, siano essi allattati o alimentati con formula, possiamo consultare gli standard dell’OMS. standard dell’OMS. [1]
Sono state elaborate anche le curve di crescita con i relativi percentili raccogliendo le misure in bambini allattati al seno in modo esclusivo per 4-6 mesi e successivamente per almeno 12 mesi (bambini che avevano inoltre seguito l’assistenza standard pediatrica e le cui madri non avevano fumato in gravidanza nè successivamente).
Le curve di crescita dell’OMS costituiscono il riferimento fisiologico e ottimale per l’accrescimento e correggono le precedenti curve di crescita, non basate su tali criteri di salute e in cui erano inclusi anche bambini non allattati al seno.
Un aumento del peso del neonato che si discosta in maniera significativa dalle curve dell’OMS va considerato con attenzione, ma non può essere l’unico sistema per valutare se un allattamento sta andando bene e se c’è necessità di integrare con una formula.
Ecco quali sono gli altri segnali attendibili che ci permettono di capire se un neonato sta prendendo tutto il latte di cui ha bisogno per la sua crescita:
Gli aspetti appena elencati, assieme alla valutazione dello stato di salute del neonato da parte del pediatra e a quello dell’andamento nel tempo del peso, sono parametri sufficienti a definire una buona crescita.
Durante i primi mesi di allattamento può succedere che, improvvisamente, il bambino aumenti notevolmente la richiesta di essere allattato, per cui nelle 24 ore le poppate possono passare da 8-12 a molte di più. Questo comportamento è fisiologico, serve a fare aumentare la produzione di latte materno ed è conseguente ai cosiddetti “scatti di crescita del bambino”. Basterà assecondare le richieste del piccolo e, nel giro di 24-48 ore, l’allattamento riprenderà secondo le modalità precedenti.
pediatra, è responsabile del gruppo nutrizione dell’Associazione Culturale Pediatri e fondatore dei “No Grazie”. È tutor e valutatore per l’iniziativa “Insieme per l’allattamento” dell’UNICEF. È stato direttore di Uppa magazine tra il 2016 e il 2021, è autore di oltre duecento pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali e membro del comitato editoriale di «Quaderni ACP».