In gravidanza, lo sappiamo, si eseguono diversi esami, alcuni sempre necessari altri no. Tra quelli talvolta raccomandati, per valutare l’eventuale presenza del diabete gestazionale, c’è la curva glicemica (anche detta “curva da carico orale di glucosio” o OGTT), un esame molto semplice che viene eseguito senza alcuna conseguenza per la mamma e per il bambino.
Ma come si svolge esattamente il test della curva glicemica in gravidanza e quando va effettuato? Andiamo a scoprirlo insieme.
La gravidanza porta con sé numerosi cambiamenti nell’organismo femminile, dovuti soprattutto alle variazioni ormonali tipiche di questo periodo, come ad esempio l’aumento del volume delle mammelle in preparazione all’allattamento, l’aumento delle secrezioni vaginali, la stipsi e la riduzione della motilità intestinale.
Alcune riguardano anche l’apparato endocrino. In particolare, nel secondo trimestre, si presenta una riduzione della risposta insulinica, con conseguente aumento del glucosio circolante nell’organismo. È proprio per questo che in alcuni casi è bene eseguire la curva glicemica in gravidanza. Quindi, a cosa serve questo esame? A individuare le donne che presentano sintomi e valori caratteristici del diabete gestazionale, affinché si possa tenere sotto controllo la glicemia e iniziare l’eventuale terapia, e soprattutto a ridurre al minimo i rischi materni e feto-neonatali dovuti all’eccessivo incremento del glucosio nel sangue.
Il test viene effettuato sempre nelle ore mattutine e attraverso tre prelievi: a digiuno, dopo un’ora e dopo due ore dall’assunzione di una soluzione composta da acqua e da 75 grammi di glucosio puro. Questa soluzione in qualche caso può dare fastidio alla donna; la dolcezza, ad esempio, può favorire l’insorgenza di sensazioni come la nausea e il vomito. In quest’ultimo caso, il test andrà ripetuto in un altro giorno, poiché i valori non sarebbero più attendibili.
Si deve sempre fare la curva glicemica in gravidanza? Le linee guida nazionali consigliano l’esecuzione del test solo nelle donne che presentano fattori di rischio nello sviluppo del diabete gestazionale, rischio che si valuta attraverso l’anamnesi personale e familiare e la valutazione della glicemia a digiuno.
Ma esattamente, quando si fa la curva glicemica in gravidanza? In quali casi specifici? Esistono, secondo le linee guida e gli studi scientifici, dei fattori di rischio che devono essere considerati, tra questi:
Valutati i fattori di rischio e le caratteristiche della singola gravidanza, la decisione di procedere con il test è sempre del professionista, che fornirà alla donna le indicazioni necessarie per eseguirlo. Le finestre temporali possibili per effettuare la curva glicemica in gravidanza sono comunque due: tra la 16^ e la 18^ settimana oppure tra la 24^ e la 28^.
La preparazione per la curva glicemica in gravidanza inizia dal giorno che precede l’esame perché l’ultimo pasto che viene consumato deve essere equilibrato (occorre evitare eccessi ma anche restrizioni). Il giorno del test, come detto, bisogna presentarsi a digiuno da almeno 8-10 ore. Fatto l’esame, la donna può tornare ad alimentarsi come d’abitudine, salvo diversa indicazione medica.
Come già accennato all’inizio di questo articolo, sono molti i cambiamenti che caratterizzano lo stato di gravidanza, alcuni dei quali portano a variazioni endocrine. Ecco perché anche i valori della curva glicemica per le donne in gravidanza sono diversi da quelli delle altre donne; in particolare i valori che descrivono uno stato di diabete gestazionale, che sono così riassumibili:
Indipendente dai valori presenti sul referto, è bene confrontarsi con l’ostetrica o il ginecologo che sta seguendo la gravidanza.
È molto importante mettere la donna al corrente del fatto che, nella maggior parte dei casi, il diabete gestazionale è gestito attraverso accorgimenti nell’alimentazione e nello stile di vita, e che se non viene tenuto sotto controllo con questi accorgimenti, aumenta il rischio di complicanze nel corso della gravidanza, come la preeclampsia e la distocia di spalla, ossia una difficoltà nella nascita delle spalle durante il parto, che necessita di manovre ostetriche per aiutare il bambino a venire al mondo.