Dolore al seno in allattamento, dalle cause ai rimedi

Durante le prime poppate è molto frequente per la neomamma avere un senso di dolore e fastidio al seno, sensazioni che non devono scoraggiare l’allattamento e che possono essere risolte in modo semplice

Francesca Finiguerra , ostetrica
madre prova dolore durante l'allattamento

La neomamma si trova in un vortice di emozioni ed esperienze nuove dovute all’arrivo del neonato e tra queste c’è sicuramente l’allattamento.
Il dolore al seno e l’eventuale sconforto durante i primi giorni possono essere  normali per i primi attacchi del neonato, ma con l’esperienza e il supporto di professionisti sanitari questi momenti si tramuteranno quasi sempre in  un’esperienza completamente positiva sia per la mamma sia per il neonato. 

Vediamo quindi cosa fare per il dolore al seno in allattamento, quali possono essere le cause del fastidio e in che modo risolvere gli eventuali problemi.

Dolore al seno in allattamento: le cause possibili

Cara mamma, se stai per leggere questo articolo, probabilmente hai da poco partorito e iniziato ad allattare e presumibilmente, essendo alla prima esperienza, avrai tante domande e paure. 

Intanto è bene ricordare che l’OMS e l’UNICEF raccomandano l’allattamento materno esclusivo e a richiesta per i primi 6 mesi di vita del neonato, (e, dopo l’introduzione degli alimenti complementari, fino ai 2 anni e oltre e in ogni caso fino a quando mamma e bambino lo desiderano) dal momento che offre numerosi benefici sia per la mamma che allatta sia per il bambino che assume il latte.

Nelle prime fasi dell’allattamento il dolore al capezzolo e la sensazione di bruciore sono i problemi più riscontrati dalle neomamme, ma non ci si deve preoccupare, perché nei giorni successivi al parto è normale avere la pelle più sensibile  per la suzione del neonato. Questi fastidi potrebbero durare alcuni giorni e poi sparire del tutto, ma qualora diventino più intensi, è bene evitare il fai da te e valutare la causa dei fastidi insieme a un professionista del settore, che vi aiuterà a risolvere il problema. 

Ma perché, a volte, in allattamento fa male il seno? Durante le prime poppate può capitare  di avere il seno dolorante (percepito come un fastidio iniziale e di pochi secondi, causato dallo stiramento dei tessuti attorno al capezzolo) a causa della suzione del neonato. Ma se il dolore al seno in allattamento è costante e permane per tutta la poppata, protraendosi poi per diversi giorni è necessario valutare la situazione insieme a un esperto. Il professionista visiterà la neomamma per escludere che il dolore al seno durante l’allattamento sia dovuto a:

  • ragadi: ferite dolorose e a volte sanguinanti che si presentano a livello del capezzolo e che sono causate da uno scorretto attacco del bambino al seno, o da un frenulo corto della lingua del neonato  o dalla candidosi;
  • dotto ostruito: si verifica quando c’è un ristagno di latte a livello di un dotto galattoforo. Questa ostruzione si può presentare a livello di una  mammella, e viene percepito come un nodulo dolorante, oppure a livello del capezzolo: in questo caso sulla sua superficie è ben visibile  quello che viene chiamato “punto bianco” o “perla di latte”, ossia una pellicina che ostruisce lo sbocco del dotto e non permette la fuoriuscita del latte;
  • ingorgo mammario: si presenta a causa di un inadeguato drenaggio  della ghiandola mammaria rispetto alla quantità di latte  prodotta; la sensazione percepita è di seno pieno, pesante, teso, dolente e caldo. La pelle può essere lucida e il bambino potrebbe avere difficoltà ad attaccarsi;
  • mastite: l’infiammazione delle ghiandole mammarie è provata da un ristagno prolungato di latte non adeguatamente drenato e si presenta con la presenza di una zona del seno calda e dolente e arrossata, cui si aggiungono sintomi influenzali come febbre, brividi e dolori articolari.

Il frenulo linguale corto e la candidosi

Come già accennato ci sono altre  due problematiche che possono comportare dolore al seno in allattamento : il frenulo linguale del neonato corto e la candidosi. Il frenulo linguale è la membrana che fissa la lingua al pavimento della bocca e in alcuni bambini risulta essere particolarmente teso, corto o avere anomalie che possono influenzare l’attacco al seno causando ragadi al capezzolo . 

Esistono tuttavia degli accorgimenti da adottare durante l’attacco al seno per facilitare il movimento della lingua e quindi la corretta suzione. Gli operatori sanitari potrebbero tuttavia valutare la recisione del frenulo (frenulectomia) per migliorare la motilità e quindi facilitare l’attacco e l’allattamento; è una procedura semplice e veloce che  non necessita di anestetico locale per un bambino sotto i 6 mesi di vita. 

La candidosi al seno, invece, è un’infezione provocata da un fungo; si tratta di una condizione non molto comune, ma non improbabile durante l’allattamento. In questo caso i sintomi sono presenti sia nella mamma sia nel neonato; la mamma in genere accusa un fastidioso bruciore che perdura anche alla fine della poppata, mentre il lattante può manifestare il “mughetto” (una sorta di cremina biancastra visibile sulle labbra, all’interno delle guance e sulla lingua) o un’infiammazione nell’area del pannolino  risulta facilmente curabile con una terapia farmacologica. Anche in questo caso è importante non smettere di allattare  e seguire le indicazioni di igiene e cura prscritte dal medico o dall’esperto a cui ci si rivolge. 

Cosa fare per il dolore al seno in allattamento?

Qualora si riscontrassero fastidi e dolori persistenti in allattamento è bene chiedere supporto ai professionisti della salute che possono offrire consulenze e consigli per valutare la situazione e comprendere la causa del fastidio, proponendo quindi la soluzione migliore per eliminare il problema. 

Ma quali sono i rimedi per il dolore al seno in allattamento? Le soluzioni per il dolore al seno in allattamento dipendono dal problema che lo causano  per cui non vi è una terapia unica per risolvere i vari fastidi. Vediamo quindi come si risolvono i vari disturbi che abbiamo descritto finora.

In caso di ragadi è bene che venga valutato l’attacco al seno del neonato. In questo caso il professionista correggerà la posizione di mamma e bambino e l’attacco al seno vero e proprio; non appena si saranno apportate queste modifiche la mamma apprezzerà molto rapidamente il miglioramento della sintomatologia.
Per riuscire a rimarginare le ferite velocemente esistono in commercio creme e spray cicatrizzanti, ma il prodotto più economico e soprattutto più naturale è il colostro o  il latte maturo , ricco di proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti. 

In presenza di dotto ostruito o di un ingorgo mammario è consigliabile per il dolore:

  • applicare impacchi tiepidi, che possono essere eseguiti insieme a massaggi drenanti;
  • attacco frequente del bambino o della bambina, per avere suzioni molto frequenti;
  • riposo della mamma per riprendere le forze.

In presenza di una mastite i rimedi al dolore sono invece: 

  • applicazione di impacchi freddi dopo le poppate, che si possono abbinare a brevi applicazioni di calore, accompagnati da un massaggi drenanti della ghiandola mammaria per ridurre il gonfiore e l’infiammazione; 
  • riposo della mamma che allatta per permetterle di riprendere le forze;
  • corretto e costante drenaggio del seno attraverso l’attacco del bambino o della bambina;
  • cambio di posizione da quella utilizzata di solito per drenare tutti i dotti.

In caso di mastite, le precedenti azioni possono essere accompagnate dall’utilizzo di farmaci antinfiammatori ed eventualmente anche di antibiotici, medicinali che dovranno essere prescritti dal medico. Se non adeguatamente curata la mastite può peggiorare determinando un ascesso mammario, che andrà drenato esclusivamente con un intervento chirurgico. 

Tutti i fattori che causano dolore al seno in allattamento sono prevenibili e soprattutto eliminabili con gli accorgimenti  descritti e un corretto drenaggio del latte. L’importante, in tutti questi casi, è non smettere di allattare e farsi supportare da persone vicine, come il partner o altri familiari, e dal personale sanitario in modo da non compromettere l’allattamento. 

Come prevenire i dolori al seno in allattamento?

La prevenzione, come in tutti gli ambiti della medicina, è fondamentale anche durante l’allattamento per evitare dolori e fastidi. Quindi cosa fare per prevenire i dolori al seno in allattamento? Ecco alcune accortezze da seguire:

  • è consigliato iniziare l’allattamento subito dopo la  la nascita, favorendo il contatto pelle a pelle in sala parto; 
  • il supporto del personale sanitario durante la degenza è fondamentale per valutare ed eventualmente correggere da subito l’attacco del neonato al seno. Sarà bene far proseguire la valutazione e il controllo anche a domicilio, per trovare una posizione comoda per mamma e bambino e verificare che la suzione sia efficace;
  • è bene non utilizzare indumenti stretti che possano fare pressione sul seno, come reggiseni che comprino eccessivamente, fasce e borse a tracolla;
  • non proporre ciucci e tettarelle , soprattutto durante le prime settimane, quando l’allattamento non è ancora ben avviato, perché potrebbero confondere il neonato sulla corretta suzione al seno;

È inoltre consigliabile non dare aggiunte di latte artificiale o di altri liquidi se non strettamente necessari, dal momento che farebbe ridurre la suzione e quindi rallentare la produzione di latte. Nei casi in cui è proprio necessaria l’aggiunta di latte artificiale si possono valutare alternative al comune biberon per non confondere il neonato.

Bibliografia
Articolo pubblicato il 03/10/2022 e aggiornato il 03/10/2022
Immagine in apertura Orbon Alija / iStock

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