Crescere un bambino significa anche educarlo, aiutarlo ad assimilare le regole della vita necessarie per convivere in armonia con gli altri all’interno delle comunità in cui viviamo e, soprattutto, aiutarlo a diventare un adulto autonomo. Oltre a questi aspetti, in questa categoria parliamo anche di asilo nido e di scuola.
Maria Montessori utilizzava il termine “lavoro” e non “gioco” per descrivere tutte le attività serie e importanti che consentono l’affinamento o la conquista di competenze e abilità del bambino. Quando il bambino è impegnato in una di queste attività, compito del genitore sarà mantenere un tono di voce basso, non intervenire se non su richiesta, concedere tempo, spazio di scelta e autonomia di organizzazione
Insegnare a un bambino il valore di una promessa può avere grande importanza educativa, per la costruzione dell’identità personale, la relazione con l’altro e la proiezione di sé stessi nel futuro
Oggi le aspettative di madri e padri sono sempre più alte e non sempre adeguate all’età del figlio, e l’ansia da prestazione con il passare degli anni può determinare blocchi emotivi del futuro adolescente. Bisogna piuttosto tenere a mente che la crescita del piccolo prevede anche sbagli, cadute e ripensamenti.
Fin dai primi mesi di vita, i bambini mostrano di essere attratti dagli altri bambini e l’interesse diviene ben presto volontà di stabilire un contatto. Crescendo, le abilità sociali si affinano e la relazione tra pari diventa sempre più desiderata e significativa
Sono pochi gli oggetti davvero indispensabili per crescere i bambini in maniera sana ed equilibrata. Dal body ai plantari ortopedici, vediamo perché dieci cose piuttosto diffuse sarebbero invece da evitare
Rispettare il suo spazio, privilegiare l’osservazione e la predisposizione dell’ambiente in modo da limitare gli interventi. Ecco quali sono gli accorgimenti che gli adulti dovrebbero osservare per educare il bambino all’autonomia e all’indipendenza
I cartoni animati non sono nemici, ma elementi ormai radicati nella nostra cultura che devono essere “letti” e padroneggiati in modo consapevole. Per farlo, i genitori possono agire su tre dimensioni: la scelta, la problematizzazione e il gioco
Non ci sono prove a sostegno dell’uso delle chirurgiche in un setting scolastico, mentre sono disponibili chiare prove sulla maggiore efficacia di qualsiasi tipo di mascherina in condizioni di corretto utilizzo. L’OMS e numerosi studi, infatti, sottolineano che le mascherine lavabili sono adeguate alla protezione in setting non sanitari, e possono essere lavate in modo opportuno a casa
L'"ambientamento" al nido e alla scuola dell'infanzia, in presenza di una figura adulta di riferimento, è fondamentale per permettere al bambino di integrarsi con serenità in un nuovo spazio. È quindi indispensabile consentirlo anche in questo nuovo anno scolastico, rispettando le misure di prevenzione del contagio da COVID-19
Il momento dell’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia è spesso la prima esperienza di distacco prolungata dalla famiglia, ed è importante rendere questa tappa un’occasione di crescita sia per i bambini sia per gli adulti verso il raggiungimento della reciproca autonomia
Il tempo vissuto al nido e quello vissuto con le figure di accudimento sono due esperienze diverse. Il nido offre al bambino l’opportunità di sperimentarsi in un contesto esterno ma “protetto”, arricchendo le relazioni fondamentali con genitori e familiari che hanno caratterizzato i primi mesi di vita del piccolo
Come comportarsi di fronte a un bambino che dice parolacce? La "regola aurea" è sempre la stessa: non utilizziamo davanti ai nostri bambini le parole che non vorremmo pronunciasse
Sempre più spesso le aziende di prodotti per bambini ricorrono a specifiche strategie di marketing per creare pubblicità particolarmente accattivanti ed efficaci. Sostenere fin dall'infanzia lo sviluppo di uno sguardo critico nei confronti dei media diventa quindi un compito importante dei genitori
Il bambino è incuriosito dal mondo che lo circonda, passo per passo lo esplora e prova soddisfazione mentre ne apprende le caratteristiche, i risvolti, i rapporti di causa-effetto
La chiusura delle scuole al momento dell’esplosione in Italia dell’epidemia di COVID-19 era giustificata dalle scarse informazioni disponibili sulle modalità di diffusione del virus. Gli studi recenti, però, suggeriscono che il ruolo dei bambini nella trasmissione è poco rilevante e spingono a riconsiderare la necessità di questa misura di contenimento
All’interno della relazione genitore-bambino, la carezza e il tocco affettuoso sembrano avere un’importanza particolare rispetto ad altre modalità relazionali. Studi recenti, infatti, dimostrano che le stimolazioni tattili di natura affettiva vengono inviate al cervello attraverso delle vie specifiche
La didattica a distanza ha messo a dura prova sia le famiglie sia gli insegnanti, che si sono trovati a vivere questa nuova condizione da due prospettive diverse. Tali punti di vista andrebbero integrati in modo da cogliere le potenzialità dello strumento e da limitarne gli svantaggi
Per Maria Montessori il concetto di autonomia sta nell’espressione «Aiutami a fare da solo», laddove «Aiutami» non significa «Sostituisciti a me» ma, piuttosto, «Ho bisogno di sapere che sei accanto a me»
I bambini hanno particolarmente risentito della crisi sanitaria dovuta all’epidemia di COVID-19: i loro spazi di socialità, a partire dalla scuola, sono stati molto limitati e non sempre sono state prese sul serio le loro paure e preoccupazioni. Vediamo come aiutarli ad affrontare la “fase 2”
Maria Montessori ha rivoluzionato la figura dell’educatore, spronando a una messa in discussione del ruolo tradizionale dell’adulto autoritario, “plasmatore” del bambino, in favore di un modello educativo che consenta al piccolo di crescere il più possibile in autonomia, guidato e accompagnato nelle sue scoperte e nelle sue conquiste
Nelle sue prime volte un bambino ha bisogno di sentirsi sicuro ma, allo stesso tempo, di fare da solo. Compito dell’adulto è quello di occuparsi della sicurezza: guidarlo con la voce, incoraggiarlo, rassicurarlo, lasciarlo libero di provare