Educazione

Crescere un bambino significa anche educarlo, aiutarlo ad assimilare le regole della vita necessarie per convivere in armonia con gli altri all’interno delle comunità in cui viviamo e, soprattutto, aiutarlo a diventare un adulto autonomo. Oltre a questi aspetti, in questa categoria parliamo anche di asilo nido e di scuola.

Il gioco del bambino è una cosa seria

Annalisa Perino, pedagogista montessoriana
Bambino concentrato mentre gioca

Maria Montessori utilizzava il termine “lavoro” e non “gioco” per descrivere tutte le attività serie e importanti che consentono l’affinamento o la conquista di competenze e abilità del bambino. Quando il bambino è impegnato in una di queste attività, compito del genitore sarà mantenere un tono di voce basso, non intervenire se non su richiesta, concedere tempo, spazio di scelta e autonomia di organizzazione

«Te lo prometto!»

Chiara Borgia, direttrice di Uppa magazine
Padre e figlio sdraiati assieme

Insegnare a un bambino il valore di una promessa può avere grande importanza educativa, per la costruzione dell’identità personale, la relazione con l’altro e la proiezione di sé stessi nel futuro

Il bambino perfetto non esiste

Valentina Alice Tomaselli, psicoterapeuta dell'età evolutiva
bambino gioca con il fango

Oggi le aspettative di madri e padri sono sempre più alte e non sempre adeguate all’età del figlio, e l’ansia da prestazione con il passare degli anni può determinare blocchi emotivi del futuro adolescente. Bisogna piuttosto tenere a mente che la crescita del piccolo prevede anche sbagli, cadute e ripensamenti.

Piccoli amici crescono

Chiara Borgia, direttrice di Uppa magazine
Bambini giocano al parco

Fin dai primi mesi di vita, i bambini mostrano di essere attratti dagli altri bambini e l’interesse diviene ben presto volontà di stabilire un contatto. Crescendo, le abilità sociali si affinano e la relazione tra pari diventa sempre più desiderata e significativa

Dieci cose di cui bambine e bambini non hanno bisogno

Anna Rita Longo, divulgatrice scientifica
Bambina che sta in piedi dentro un box per giocare

Sono pochi gli oggetti davvero indispensabili per crescere i bambini in maniera sana ed equilibrata. Dal body ai plantari ortopedici, vediamo perché dieci cose piuttosto diffuse sarebbero invece da evitare

Educare con umiltà e pazienza

Annalisa Perino, pedagogista montessoriana
padre e figlio giocano

Rispettare il suo spazio, privilegiare l’osservazione e la predisposizione dell’ambiente in modo da limitare gli interventi. Ecco quali sono gli accorgimenti che gli adulti dovrebbero osservare per educare il bambino all’autonomia e all’indipendenza

I cartoni animati, tra rischi e opportunità educative

Cosimo Di Bari, pedagogista
Bambina guarda i cartoni animati

I cartoni animati non sono nemici, ma elementi ormai radicati nella nostra cultura che devono essere “letti” e padroneggiati in modo consapevole. Per farlo, i genitori possono agire su tre dimensioni: la scelta, la problematizzazione e il gioco

Mascherine a scuola, i pediatri: «Le chirurgiche non siano più obbligatorie»

ACP, Associazione Culturale Pediatri
mascherine-chirurgiche-a-scuola

Non ci sono prove a sostegno dell’uso delle chirurgiche in un setting scolastico, mentre sono disponibili chiare prove sulla maggiore efficacia di qualsiasi tipo di mascherina in condizioni di corretto utilizzo. L’OMS e numerosi studi, infatti, sottolineano che le mascherine lavabili sono adeguate alla protezione in setting non sanitari, e possono essere lavate in modo opportuno a casa

COVID-19 e scuola: ambientamento sì o no?

Chiara Borgia, direttrice di Uppa magazine
Papà e figlia di spalle davanti alla scuola per cominciare l'ambientamento

L'"ambientamento" al nido e alla scuola dell'infanzia, in presenza di una figura adulta di riferimento, è fondamentale per permettere al bambino di integrarsi con serenità in un nuovo spazio. È quindi indispensabile consentirlo anche in questo nuovo anno scolastico, rispettando le misure di prevenzione del contagio da COVID-19

Ciao mamma, vado all’asilo!

Chiara Borgia, direttrice di Uppa magazine
Bambina entra per la prima volta all'asilo

Il momento dell’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia è spesso la prima esperienza di distacco prolungata dalla famiglia, ed è importante rendere questa tappa un’occasione di crescita sia per i bambini sia per gli adulti verso il raggiungimento della reciproca autonomia

Lo iscriviamo al nido oppure no?

Chiara Borgia, direttrice di Uppa magazine
Gioco per bambini in un asilo nido

Il tempo vissuto al nido e quello vissuto con le figure di accudimento sono due esperienze diverse. Il nido offre al bambino l’opportunità di sperimentarsi in un contesto esterno ma “protetto”, arricchendo le relazioni fondamentali con genitori e familiari che hanno caratterizzato i primi mesi di vita del piccolo

Mio figlio dice le parolacce!

Giuseppe Sparnacci, psicoterapeuta
Bambina che si copre la bocca con la mano

Come comportarsi di fronte a un bambino che dice parolacce? La "regola aurea" è sempre la stessa: non utilizziamo davanti ai nostri bambini le parole che non vorremmo pronunciasse

Bambini e pubblicità: stereotipi, rischi e risorse

Cosimo Di Bari, pedagogista
Bambini che guardano la televisione e la pubblicità sul divano

Sempre più spesso le aziende di prodotti per bambini ricorrono a specifiche strategie di marketing per creare pubblicità particolarmente accattivanti ed efficaci. Sostenere fin dall'infanzia lo sviluppo di uno sguardo critico nei confronti dei media diventa quindi un compito importante dei genitori

Imparare giocando tra 0 e 18 mesi

Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta
Bambino gattona

Il bambino è incuriosito dal mondo che lo circonda, passo per passo lo esplora e prova soddisfazione mentre ne apprende le caratteristiche, i risvolti, i rapporti di causa-effetto

Riapertura delle scuole: cosa dicono gli studi

Sergio Conti Nibali, pediatra e consulente scientifico di Uppa
Bambina vista di schiena con lo zainetto sulle spalle

La chiusura delle scuole al momento dell’esplosione in Italia dell’epidemia di COVID-19 era giustificata dalle scarse informazioni disponibili sulle modalità di diffusione del virus. Gli studi recenti, però, suggeriscono che il ruolo dei bambini nella trasmissione è poco rilevante e spingono a riconsiderare la necessità di questa misura di contenimento

Contatto e carezze, buone basi per una crescita armoniosa

Rosario Montirosso, psicologo e psicoterapeuta
Contatto e carezze tra mamma e bambino

All’interno della relazione genitore-bambino, la carezza e il tocco affettuoso sembrano avere un’importanza particolare rispetto ad altre modalità relazionali. Studi recenti, infatti, dimostrano che le stimolazioni tattili di natura affettiva vengono inviate al cervello attraverso delle vie specifiche

La potenzialità della didattica a distanza

Elena Ravazzolo, pedagogista
Bambino che segue le lezioni con la didattica a distanza

La didattica a distanza ha messo a dura prova sia le famiglie sia gli insegnanti, che si sono trovati a vivere questa nuova condizione da due prospettive diverse. Tali punti di vista andrebbero integrati in modo da cogliere le potenzialità dello strumento e da limitarne gli svantaggi

Sbagliando si impara: la scoperta dell’errore

Elena Ravazzolo, pedagogista
Piedi del bambino su quelli del genitore

Per Maria Montessori il concetto di autonomia sta nell’espressione «Aiutami a fare da solo», laddove «Aiutami» non significa «Sostituisciti a me» ma, piuttosto, «Ho bisogno di sapere che sei accanto a me»

Bambini, scuola e socialità nella “fase 2”

Anna Rita Longo, divulgatrice scientifica
primo piano di bambina di spalle con zainetto

I bambini hanno particolarmente risentito della crisi sanitaria dovuta all’epidemia di COVID-19: i loro spazi di socialità, a partire dalla scuola, sono stati molto limitati e non sempre sono state prese sul serio le loro paure e preoccupazioni. Vediamo come aiutarli ad affrontare la “fase 2”

Che cosa significa educare?

Francesca Perica, educatrice montessoriana
mamma e bambina che giocano insieme sul tappeto

Maria Montessori ha rivoluzionato la figura dell’educatore, spronando a una messa in discussione del ruolo tradizionale dell’adulto autoritario, “plasmatore” del bambino, in favore di un modello educativo che consenta al piccolo di crescere il più possibile in autonomia, guidato e accompagnato nelle sue scoperte e nelle sue conquiste

Scoprire il mondo senza paura

Elena Ravazzolo, pedagogista
Bambino afferra la mano del genitore

Nelle sue prime volte un bambino ha bisogno di sentirsi sicuro ma, allo stesso tempo, di fare da solo. Compito dell’adulto è quello di occuparsi della sicurezza: guidarlo con la voce, incoraggiarlo, rassicurarlo, lasciarlo libero di provare

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