A dire il vero, questo libro sarebbe destinato ai bambini, ma è così completo, divertente e puntuale che il consiglio è di dargli almeno una sbirciata. I nati ieri e quelle cose lì (ovvero tutto quello che i ragazzini vorrebbero sapere sul sesso) è infatti un’occasione imperdibile per tutti coloro che, pur essendo cresciuti e pur avendo fatto dei figli, si fanno venire i sudori freddi solo all’idea di affrontare argomenti vagamente attinenti al sesso, un’occasione per trovare le parole, gli argomenti e per ridere un po’ dei nostri imbarazzi di fronte alla disinibita curiosità dei bambini.
Potete stare tranquilli, il tono della lettura è leggero e scherzoso, le immagini fresche e divertenti, mai uno scivolamento o una caduta, neanche nei momenti più ostici, che pure non mancano. Il divertimento è assicurato, soprattutto di fronte ai voli pindarici e alle fantasie dei bambini riguardo agli argomenti oscuri della nascita, della gravidanza e della contraccezione. Voli e fantasie che, pur facendoci sorridere, ci inchiodano alle nostre responsabilità di adulti e al nostro ruolo di educatori.
Laura Magni e Roberto Lucani, autori del libro, cominciano subito col mettere in chiaro che, contrariamente ai luoghi comuni, la curiosità e l’essere curiosi sono cose buone e giuste e rispondere in modo onesto alle domande dei bambini è il dovere di ogni adulto che si rispetti. Un dovere di cui nessuno ci chiederà conto, ma piuttosto da intendersi e da sentire come una necessità interiore, sempre, anche quando essere onesti ci sembra troppo difficile, o troppo faticoso, e sentiamo la tentazione di cavarcela con una bugia o con la prima stupidaggine che ci viene in mente. Forse, in questi momenti potremmo ricordare che non esiste un’educazione sessuale, come non esiste un’educazione civica o religiosa ma esiste una sola educazione che tiene conto della complessità della vita e del modo di stare al mondo; che il “sesso e quelle cose lì” sono cose che per vivere è necessario conoscere, come è necessario conoscere lo scrivere, il leggere o il far di conto, che si possono apprendere e che – nello specifico – molto hanno a che fare con la conoscenza e il rispetto, del corpo e delle emozioni, di sé e degli altri.
Forse leggere questo libro, o leggerlo con i nostri figli, ci aiuterà a tenere la strada maestra, quella della chiarezza e della sincerità, ci aiuterà a non peccare di disonestà, a riflettere sull’integrità della nostra educazione e di quella che vogliamo dare.