Il neonato non fa la cacca, cosa fare? È il caso di preoccuparsi se il piccolo non evacua per diversi giorni? Sono domande che molti genitori si pongono, non sapendo come comportarsi in questo tipo di situazioni, e che spesso rivolgono al pediatra o alla redazione di Uppa. Oggi rispondiamo ad alcuni dei quesiti sulla cacca dei neonati e su cosa fare (o non fare) quando il piccolo non evacua.
La mia bimba, di due mesi e mezzo, da circa un mese fa la cacca ogni sei giorni, e l’ultima volta addirittura dopo 10. È allattata esclusivamente al seno e so, anche leggendo un vostro articolo, che può dipendere dalla leggerezza delle feci e dalla fisiologica difficoltà del neonato a fare la cacca in questo periodo della vita. Inoltre le feci, quando arrivano, sono morbide e color ocra. Per tale motivo cerco di non entrare in ansia ma al contempo mi domando se 10 giorni non siano davvero troppi! Qual è il limite di attesa?
Sono solo un “genitore fragile” o potrebbe esserci qualche altro problema? La pipì è abbondante ma dagli esami delle urine sono risultati 5-10 leucociti, il pediatra ha detto che non è nulla e di ripetere le analisi la prossima settimana solo per stare più tranquilli. Le due cose potrebbero essere collegate? Potrebbe esserci una lieve infezione dovuta al ristagno delle feci?
Federica
Questa lettera ci suggerisce due considerazioni: i genitori sanno già la risposta alla maggior parte delle domande, ma l’ansia è più forte della ragione. I pediatri sono spesso deboli e accondiscendenti: che senso ha fare un esame delle urine in un caso del genere? E poi perché mai bisognerebbe ripeterlo?
Le risposte alle domande che si pone anche la nostra lettrice invece sono queste:
E allora cosa fare se il neonato non fa la cacca per diversi giorni? Niente, assolutamente niente!
Filippo tra una settimana avrà quattro mesi: dal giorno della nascita ha fatto la cacca da solo pochissime volte (praticamente una decina). Prende solo il mio latte, ma la sera spesso sta male, tira le gambe e piange mentre la pancia gli borbotta. Così, anche su consiglio della pediatra, lo “aiuto” con la punta del termometro e l’olio d’oliva: 100 volte su 100 ottengo lo stesso risultato, Filippo fa la cacca, della consistenza di una “mousse”, e subito dopo ride, si rilassa e spesso si addormenta. Pensavo potesse essere un problema di stitichezza, ma mi sono accorta che in realtà il problema sta nel fatto che quando avverte lo stimolo, chiude le gambe, le natiche e anche il sederino. Con la stimolazione si rilassa e fa la cacca praticamente da solo. Mi chiedo: visto che questo avviene tutti i giorni, alcune volte anche più volte al giorno, è normale continuare così? Oppure devo farlo star male e aspettare che la faccia comunque da solo? Non si starà abituando “male”, visto che spesso appena lo metto sul fasciatoio alza le gambe e inizia a spingere non correttamente (quasi a farmi capire che ha bisogno del mio aiuto)?
Isabella
Il problema segnalato è molto frequente ed è stato trattato più volte su Uppa, abbiamo infatti parlato della stitichezza nei bambini in più articoli sul nostro sito (qui ne trovate un altro) e sulla nostra rivista spiegando che se il neonato o il bambino non fa la cacca tutti i giorni di per sé non è un problema.
Si tratta dell’incapacità di alcuni bambini molto piccoli di sincronizzare tutti i movimenti indispensabili per evacuare e, in particolare, di dilatare lo sfintere anale nel momento in cui si mettono in tensione i muscoli dell’addome. Certamente, anche se nessuno li stimolasse, questi bambini evacuerebbero, prima o poi. Le stimolazioni sono perciò un aiuto, ma non sono indispensabili.
È difficile (se non impossibile) dire se sia meglio stimolare questi bambini oppure no: può darsi che se non fossero stimolati, avrebbero più opportunità per imparare da soli. Ma i genitori, il più delle volte, non se la sentono di sopportare neppure la più piccola sofferenza del loro bambino e così lo aiutano ogni volta che possono.
Mio figlio ha due mesi ed è nutrito con latte artificiale. Ha sempre evacuato regolarmente, da un paio di giorni fa fatica. L’ho stimolato con la puntina del termometro e si è liberato, ma il giorno dopo vedevo ancora che faceva fatica a evacuare. Cosa potrei fare? Fino all’altro giorno ha sempre evacuato senza problemi. Cosa può essere successo e come posso rimediare? Non voglio doverlo sempre stimolare altrimenti non impara a farla da solo.
Angie
Tutti, o quasi tutti i bambini di poche settimane o pochi mesi, sia che siano allattati al seno, sia che siano allattati al biberon, hanno ogni tanto delle difficoltà nel fare la cacca. Tutti, o quasi tutti i genitori si allarmano per questo. Inutilmente, perché non c’è nessun rischio e si può anche non fare nulla, ma aspettare che prima o poi il bambino riesca a evacuare.
Come stimolare il neonato o il lattante a fare la cacca? Qualche volta, se proprio si ha l’impressione che la cacca stia per uscire ma il bambino non ce la fa a espellerla, si può ricorrere a una stimolazione con un sondino o uno strumento simile (supposta, microclima ecc.).
pediatra e giornalista, ha esercitato per quarant’anni come pediatra di famiglia nel Servizio Sanitario Nazionale e ha fondato nel 2001 il bimestrale per i genitori «Un Pediatra Per Amico», che ha diretto per 16 anni. Attualmente è un pediatra libero professionista.