La mia domanda è relativa alla prescrizione di cortisone in caso di tosse persistente e febbre. Il nostro pediatra, in caso di tosse e febbre, inizialmente prescrive il polaramin da usare per la durata di cinque giorni. Se il problema persiste passiamo al cortisone abbinato all’antibiotico (se presente febbre ovviamente). Il mio bimbo di due anni quando prende il cortisone diventa irrequieto in maniera esagerata. Il mio problema non è gestirlo in quel momento, ma vorrei sapere se forse, considerato che manifesta crisi isteriche che in condizioni normali non ha, è il suo organismo a non tollerare il cortisone. So che anche altri bimbi hanno lo stesso problema, ma chiedo: è normale? E se cercassi di ridurre l’utilizzo del cortisone andrei incontro a complicazioni? Ovviamente capisco che dipende dalla gravità dell’influenza.
Tutto nasce, secondo me, da un malinteso: che la tosse vada “curata”. Ma la tosse non è una malattia, anzi è un meccanismo utile e perciò non bisognerebbe cercare di eliminarla. Certo, a volte, ma piuttosto di rado nei bambini piccoli, la tosse è uno dei sintomi di una malattia più importante che però non sempre è possibile curare.
Per esempio le infezioni delle alte vie respiratorie tipiche della brutta stagione al nido o alla materna sono praticamente tutte virali e perciò, per definizione, incurabili; sono virali anche molte delle broncopolmoniti dei bambini di quella età, anche se il pediatra che ne diagnostichi una difficilmente si asterrà da un tentativo di terapia antibiotica.
Gli antistaminici hanno un solo ruolo nella terapia della tosse: provocano sonnolenza e perciò il bambino si addormenta, lo stimolo della tosse diminuisce oppure tossisce nel sonno e alla fine passa la nottata tranquillamente.
Quanto al cortisone, è una medicina per tutte le malattie: non ci sono prove della sua efficacia nella terapia della tosse come sintomo, però non mi meraviglio del fatto che molti lo usino. Per quello che mi riguarda cerco sempre di avvertire i genitori: non c’è inverno senza tosse, almeno fino a sei anni, ma un po’ di tosse si può anche sopportare.
pediatra e giornalista, ha esercitato per quarant’anni come pediatra di famiglia nel Servizio Sanitario Nazionale e ha fondato nel 2001 il bimestrale per i genitori «Un Pediatra Per Amico», che ha diretto per 16 anni. Attualmente è un pediatra libero professionista.