I bambini, si sa, hanno una gestione tutta personale delle paure. C’è chi trova divertente un mostro, chi è spaventatissimo da un palloncino colorato, chi è indifferente o addirittura affascinato dagli insetti e chi, ancora, piange alla sola vista di una faccia non familiare. Non c’è mai ossessione o fobia. Questi termini, infatti, nascono solo con l’età adulta. Sarà per questo che, quando ho sfogliato e letto il nuovo albo minibombo di Silvia Borando Chi ha il coraggio?, mi sono tornate alla mente tutte le paure ingiustificate di noi grandi?
Un albo a fogli neri in cui si gioca al divertente indovinello di chi c’è dietro la pagina, offrendo solo pochi elementi: un piccolo dettaglio grafico e una domanda in rima. Al lettore tocca il resto, trovare la risposta e riconoscere l’animale appena tracciato nella pagina precedente. Provate a indovinare uno dei tanti indovinelli del libro: «Si nasconde tra gli arredi, quando c’è non lo prevedi»… (A me già sono balenante alla mente le fobie da mamma maniaca delle pulizie che si prefigura scenari di foresta tropicale dietro gli armadi o di montagne di polvere accumulata…), «chi ha il coraggio di sfiorare…»: solo quest’ultima parola è colorata di viola per regalarvi un ulteriore dettaglio su cosa si cela al voltar della pagina. Viola, viola… sarà un resto di melanzana alla parmigiana di ieri sera? Il calzino antiscivolo della bambina che non trovavamo da tempo? Basta girare la pagina per scoprire che si tratta semplicemente di un animale che certo non ci aspettavamo «… questo lesto millepiedi?». Stesso discorso per il lumacone che «esce dopo un acquazzone, lascia tracce sul balcone. Chi ha il coraggio di toccare….», e io che immaginavo il solito fango che arriva dopo gli interminabili temporali dell’autunno.
Insomma un libro che mette paura solo a noi grandi, spaventati dalle cose più naturali, sempre più condizionati dalle “notizie bomba” dei media, quelle che iniziano con l’immancabile «un vero e proprio». Per i bambini invece Chi ha il coraggio? è uno spasso, è una scoperta pagina dopo pagina, è una sfida a chi fa prima, è un libro che regala un passe-partout per sconfiggere preoccupazioni o timori che siano.
La casa editrice minibombo è arrivata al suo quarto anno di vita e, come dichiara anche nella presentazione del catalogo 2017, non può più avere le scuse degli esordienti. La linea editoriale è stata chiara sin dall’inizio: libri per i lettori più piccoli, con messaggi diretti, disegni con linee nette, pulite, colori primari e forme facili da replicare.
Gli esperti di letteratura per l’infanzia hanno apprezzato subito questa chiarezza, concedendo loro una lunga serie di premi. Per tre volte premio Nati per Leggere con Tutino e il vento (2016), Gatto Nero, Gatta bianca (2015), Orso buco (2014), premiato anche dalla rete di librerie Orbil. In ambito internazionale, poi, Apri la gabbia! si è conquistato l’International Youth Library.
Le loro storie inoltre non finiscono quando il libro si chiude. Alcuni titoli sono diventati anche app, che rivedono la storia cartacea in maniera complementare. Ci sono inoltre tanti giochi, idee e suggerimenti sul sito della casa editrice. Tutte attività raccolte infine in un utilissimo fascicolo “Giochiamo con”, che può essere richiesto gratuitamente da librai specializzati, insegnanti, bibliotecari e specialisti scrivendo all’indirizzo info@minibombo.it.
giornalista pubblicista, ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di sociologia dell’Università Sapienza di Roma, il Centre national de la recherche scientifique di Parigi e l’AGCOM. Libraia specializzata nell’editoria per l’infanzia, lettrice professionista e coordinatrice didattica di laboratori d’arte ed espressivi. Attualmente ricopre il ruolo di redattrice presso la redazione di Uppa.