Beatrice è nel secondo trimestre di gravidanza e sta assumendo già da qualche settimana del magnesio, prescritto dal suo ginecologo per fitte addominali persistenti. Ha una visita programmata in settimana, e già si è preparata delle domande da fare allo specialista: quando è utile assumere il magnesio in gravidanza? E, soprattutto, il suo utilizzo durante questi mesi è sicuro o può comportare dei rischi o degli effetti collaterali? Approfondiamo questo argomento in base agli ultimi studi scientifici e alle linee guida.
Il magnesio è un minerale importantissimo per il benessere di ogni individuo e per la corretta funzionalità del nostro corpo. Infatti, tra i benefici del magnesio (in gravidanza e non) troviamo quelli per il metabolismo di ogni cellula dell’organismo, per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la mineralizzazione delle ossa.
In particolare, a cosa serve il magnesio in gravidanza? Anche durante la gestazione questa sostanza svolge numerose funzioni e soprattutto ha un ruolo fondamentale per ridurre i difetti del tubo neurale, inclusa la spina bifida (a tal proposito ricordiamo anche l’importanza dell’assunzione di acido folico; se si prende il magnesio, la supplementazione con acido folico deve essere fatta): gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato che sia questa malformazione sia gli altri difetti congeniti possono essere ridotti con una buona quantità di magnesio assunto soprattutto durante i primi mesi di attesa, quando l’embrione si forma. Allo stesso tempo, una buona assunzione di magnesio aiuta nella prevenzione del parto prematuro.
Ecco dunque spiegato perché il magnesio in gravidanza è utile.
Per quanto riguarda il fabbisogno di magnesio in gravidanza, secondo le linee guida nazionali non è sempre necessaria una supplementazione di questa sostanza nel corso dei nove mesi; lo stesso vale anche per altri nutrienti, poiché una dieta varia ed equilibrata contiene già tutte le quantità delle sostanze necessarie anche per una gestante.
Gli alimenti che contengono quantità maggiori di magnesio sono:
Ma quando serve prendere il magnesio in gravidanza? Una donna adulta in età fertile e una gestante hanno un fabbisogno di magnesio giornaliero pari a 250 milligrammi, che aumenta nel caso di gravidanze gemellari. Gli ultimi studi scientifici, oltre a confermare i benefici del magnesio per tutte le attività cellulari dell’organismo e la sua importanza nella formazione dell’embrione, hanno dimostrato quanto questo nutriente sia fondamentale nella riduzione del rischio di parto prematuro correlato a contrazioni uterine precoci. Allo stesso tempo, però, sono necessari ulteriori studi per dimostrare l’efficacia di una corretta supplementazione di magnesio in gravidanza e le sue limitazioni.
Pertanto è bene che il professionista sanitario che segue la gravidanza indaghi fin dalla prima visita sul tipo di alimentazione e sulle sue caratteristiche; in base a eventuali sintomi riferiti dalla gestante e ai segni di rischio di parto prematuro, valuterà se prescrivere una supplementazione di magnesio personalizzata.
L’uso di magnesio in gravidanza comporta delle controindicazioni? Tra gli effetti collaterali dell’assunzione di questa sostanza ci sono sintomi gastrointestinali come nausea, crampi addominali e diarrea, mentre un’eccessiva supplementazione di magnesio (in una gestante come in qualsiasi individuo) può comportare, oltre a episodi importanti di nausea e diarrea, anche abbassamento della pressione sanguigna, debolezza muscolare e affaticamento.
Infine, i maggiori rischi del magnesio in gravidanza sono rilevabili soprattutto in pazienti con diabete mellito e con malattie cardiache, intestinali e renali, ovvero nei casi in cui (vale per tutti i farmaci e le integrazioni) occorre un’attenta valutazione dello status del paziente, soprattutto se si parla di donne in gravidanza.