Marco ha due settimane e Monica, la sua mamma, stravede per lui. Tra poppate, cambi di pannolino e pianti a volte poco consolabili, però, lei si sente anche molto stanca e, a volte, sopraffatta. Per fortuna, quando stringe tra le braccia il suo piccolo finalmente sazio e tranquillo, una scarica di emozioni positive la rinvigorisce un po’. «Cosa provoca questa sensazione», si chiede Monica?
Si tratta dell’ossitocina, o “ormone dell’amore”, una molecola prodotta nel cervello che migliora l’umore, induce una sensazione di benessere, promuove le interazioni sociali, riduce ansia, stress e dolore. L’ossitocina in gravidanza è fondamentale (così come altri ormoni) in quanto stimola le contrazioni dell’utero durante il travaglio. Successivamente, nel periodo post-partum, l’ossitocina favorisce l’avvio dell’allattamento e l’attaccamento materno.
Per stimolare la secrezione di questo ormone e migliorare il benessere della neomamma e della nuova famiglia possono essere sufficienti alcuni semplici gesti e comportamenti.
Cos’è l’ossitocina? Partiamo col dire che questa molecola viene prodotta dai neuroni dell’ipotalamo, una parte del cervello, e agisce modulando l’attività di altre cellule nervose. Ma esattamente, quali sono le funzioni dell’ossitocina? Quali gli effetti? L’ossitocina riduce l’attività del sistema nervoso cosiddetto “simpatico” (responsabile delle reazioni di fuga o lotta in caso di pericolo) e aumenta quella del sistema “parasimpatico”, che promuove il rilassamento. Inoltre, quando entra nel circolo sanguigno, l’ossitocina stimola la secrezione del latte a livello mammario e la contrazione dell’utero.
A cosa serve l’ossitocina in gravidanza? Durante la gestazione, i livelli di questo ormone aumentano, raggiungendo un picco durante il travaglio. A stimolare la secrezione è, in particolare, la pressione esercitata dalla testa del feto sul collo dell’utero e sulla parete vaginale. I nervi sensoriali inviano impulsi all’ipotalamo, di conseguenza avviene il rilascio di ossitocina in circolo e a livello cerebrale.
Durante il travaglio, l’ossitocina aumenta anche la sensibilità dei muscoli uterini e promuove inoltre il rilascio di altre molecole, le prostaglandine, che vanno a rafforzare ulteriormente le contrazioni uterine e la progressione del travaglio.
Tra le funzioni dell’ossitocina in gravidanza c’è il fatto che, a livello nervoso, questa sostanza contribuisce a ridurre il dolore, sia favorendo la secrezione di oppioidi endogeni sia inducendo una sorta di amnesia, che aiuta la madre a dimenticare parzialmente l’esperienza del travaglio. L’aumento dei livelli di ossitocina a livello cerebrale potrebbe associarsi al rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che potrebbe stimolare le forti emozioni positive che le neomamme spesso sperimentano.
Servono integratori di ossitocina in gravidanza? L’uso di integratori per stimolare la secrezione dell’ormone durante la gestazione non è supportato da evidenze scientifiche. Esistono, però, metodi naturali per favorire il rilascio di ossitocina (come vedremo più avanti).
Nei casi in cui è necessario indurre il travaglio, talvolta si può ricorrere alla somministrazione endovenosa di ossitocina per stimolare le contrazioni.
Dopo la nascita, la funzione dell’ossitocina non si esaurisce. L’ormone favorisce infatti il rilassamento e l’attaccamento materno; l’ossitocina viene stimolata dal contatto pelle a pelle tra mamma e neonato; permette la vasodilatazione del torace della donna, così che il piccolo possa trovare un caldo giaciglio quando sta sul petto della mamma.
Eventi stressanti e ambienti poco accoglienti potrebbero inibire la secrezione dell’ossitocina. Viceversa, situazioni percepite come sicure, familiari e amichevoli possono promuoverne il rilascio. Ecco perché è importante garantire un ambiente sereno e accogliente al momento del parto e nel post parto.
Quali sono invece le funzioni dell’ossitocina in allattamento? Questo ormone favorisce la fuoriuscita del latte materno, stimolando le cellule muscolari che circondano gli alveoli mammari. La secrezione di ossitocina è stimolata sia dalla suzione che dal contatto pelle a pelle. Situazioni emotivamente difficili o dolori molto intensi possono inibire la secrezione dell’ormone, rendendo più difficoltoso l’allattamento.
Ecco di seguito alcuni metodi naturali per aumentare la produzione ossitocina:
Invece, cosa blocca la produzione di ossitocina? Bassi livelli di questo ormone sono stati correlati a sintomi di depressione, inclusa la depressione post-partum. Probabilmente perché è difficile per l’ossitocina attraversare la barriera emato-encefalica, uno strato che separa il sistema nervoso dal circolo sanguigno.
Attualmente l’ossitocina è utilizzata come farmaco solo per stimolare le contrazioni del travaglio. È ancora sotto studio l’uso dell’ossitocina in persone con disturbi dello spettro autistico per migliorare le interazioni sociali (i risultati sono solo preliminari).
Il periodo post-partum, a causa delle forti alterazioni dei livelli ormonali e dello stress che può provocare il parto e la gestione di un neonato, è un momento estremamente delicato per la mamma. Il supporto del partner e dei familiari è fondamentale per accompagnare la neomamma in questo percorso. Non solo azioni pratiche come cambiare il pannolino, guardare il bambino mentre la mamma riposa o fa una doccia, ma anche una parola di conforto, un abbraccio e il supporto emotivo sono fondamentali.