«È da poco entrata nell’ottavo mese di gravidanza» comunica la ginecologa a Federica durante un controllo di routine. Federica e Marco – il suo compagno – si guardano e sorridono: mancano poche settimane prima del parto, ed entrambi non vedono l’ora di conoscere il loro bambino. Ma esattamente, quando inizia l’ottavo mese di gravidanza? Qual è il giusto calcolo per le settimane?
Vediamo di seguito come prosegue il “viaggio”, quali sono i sintomi, gli eventuali disturbi e se occorre eseguire esami durante l’ottavo mese di gravidanza.
Il conteggio delle settimane esatte dell’ottavo mese di gravidanza va dalle 30 settimane + 5 giorni fino alle 35 settimane complete. Anche in questo periodo, come già è successo in passato, possono susseguirsi cambiamenti fisiologici e fastidi.
La fisiologia dell’ottavo mese di gravidanza comprende:
Le contrazioni uterine si presentano per preparare l’intero organismo femminile al parto; in particolare dalla 34^ settimana iniziano le cosiddette contrazioni di Braxton Hicks: indurimenti dell’addome del tutto normali, che durano pochi secondi, sporadici e non dolorose.
Ma quali possono essere i disturbi dell’ottavo mese di gravidanza? Quali i sintomi di cui preoccuparsi? Il prurito potrebbe essere normale (è causato dalla distensione cutanea dell’addome in seguito all’aumento del volume uterino), ma in caso compaia in forma eccessiva o comunque susciti dei dubbi nella gestante, è bene informare il professionista che segue la gravidanza per effettuare degli esami che escludano la colestasi gravidica.
La pressione alta è associata alla preeclampsia, quindi anche in caso di valori della pressione sanguigna alti è bene informare il medico, che presciverà ulteriori accertamenti.
Infine, come per il resto della gravidanza, è bene valutare eventuali perdite anomale come quelle contenenti sangue o liquido amniotico.
Vediamo adesso quali sono gli esami e i controlli dell’ottavo mese di gravidanza
Tra gli esami dell’ottavo mese di gravidanza troviamo:
L’esecuzione dell’ecografia dell’ottavo mese di gravidanza è indicata solo per casi particolari, secondo le linee guida internazionali, come ad esempio: età della gestante superiore ai 40 anni, sospette anomalie di accrescimento o di anomalie di posizione o funzione della placenta.
La preparazione al parto, che continua dalle settimane precedenti, si fa partecipando agli incontri di accompagnamento alla nascita presenti nel proprio territorio; è qualcosa di molto importante, poiché non solo prepara il fisico e la mente della gestante a quella che sarà l’esperienza del parto, ma è anche utile per valutare i propri desideri e fare le proprie scelte in merito al luogo del parto.
In alcuni casi, durante l’ottavo mese di gravidanza può verificarsi un parto prematuro (che, per definizione, avviene entro le 37 settimane). Le condizioni di salute del neonato saranno nettamente migliori superate le 34 settimane, poiché il surfattante, ossia una sostanza prodotta dagli alveoli polmonari, ha raggiunto la sua maturità e quindi la funzionalità dei polmoni risulta maggiore.
Il parto prematuro all’ottavo mese di gravidanza può dipendere da diverse cause, come infezioni o insufficienza cervicale, pertanto è bene considerare con il proprio professionista eventuali sintomi che potrebbero fare anticipare il parto.
Nonostante la diagnosi di rischio di parto prematuro all’ottavo mese di gravidanza e l’eventuale terapia a contrasto, la nascita potrebbe comunque avvenire prima del tempo. Pertanto sarà necessaria un’assistenza maggiore al neonato da parte dei neonatologi per ridurre la possibilità che si presentino problemi respiratori e altre conseguenze per tutti gli organi.
Cosa fare e cosa non fare all’ottavo mese di gravidanza? La prevenzione è la miglior difesa per la salute di un individuo (di due, nel caso di una gestazione) ed è bene che prosegua fino al parto. Occorre dunque continuare a seguire tutte le indicazioni fornite dal professionista in occasione dei bilanci di salute e attraverso la valutazione degli esami prescritti. Non bisogna avere timore di contattarlo o di rivolgersi al pronto soccorso ostetrico di riferimento per eventuali anomalie o problemi che possono insorgere durante queste settimane.
Sempre parlando di prevenzione e di cosa fare all’ottavo mese di gravidanza, intorno alla 33^ settimana è possibile iniziare a eseguire in autonomia il massaggio perineale, una tecnica volta a ridurre il rischio di lacerazioni e della loro gravità durante il parto vaginale, poiché migliora l’elasticità dei tessuti di questa zona. Per maggiori informazioni su questa procedura, consigliamo la lettura di questo articolo.
Di cosa preoccuparsi all’ottavo mese di gravidanza? Le preoccupazioni e le ansie sono normali, soprattutto in previsione dell’evento nascita, il consiglio per cercare di vivere il più possibile in serenità le ultime settimane è di ascoltare il proprio corpo, facendo attenzione ai cambiamenti che si possono incontrare e che il professionista potrà valutare come fisiologici oppure da approfondire.