La mente del bambino, sin dai primi giorni di vita, si sviluppa sulla basa delle capacità del neonato di riconoscere ciò che lo circonda. In un primo momento il bebè ha un ruolo prevalentemente passivo, si limita a notare una serie di movimenti e azioni che hanno effetti positivi su di lui.
Con il passare dei mesi e poi degli anni la mente del bambino si sviluppa sempre più, permettendo al piccolo di imparare, giocare, immaginare e tanto altro ancora.
In questa rubrica dedicata alla mente dei più piccoli, gli esperti del settore spiegano in che modo si forma e sviluppa il pensiero dei bambini, quando nasce la memoria, come favorire il pensiero analitico e tanto altro ancora.
Nell’ambito delle Scienze Psicologiche, la psicologia infantile si interessa dei cambiamenti e delle modifiche che nel corso della crescita un bambino può attraversare dal punto di vista emotivo, fisico, affettivo, comportamentale, sociale e cognitivo
A lungo si è creduto che nei primi mesi di vita i bambini vivessero in una sorta di simbiosi con la madre, incapaci di riconoscersi come individui distinti. Ma è davvero così? Le ricerche degli ultimi decenni hanno dimostrato che la percezione del sé nei lattanti è più complessa
Parlando di bambini “ad alto potenziale cognitivo” si intende porre l’accento su particolari abilità che rappresentano una sfida per educatori e genitori. Cosa è giusto fare per accompagnare i bambini in una crescita che garantisca il loro benessere psicofisico e la realizzazione del loro potenziale?
Con il termine memoria si indica un insieme di capacità – dal riconoscimento, all’evocazione, all’abilità di confrontare schemi diversi – che cominciano a svilupparsi fin dai primi mesi di vita e diventano a mano a mano più complesse
Durante l’infanzia, il pensiero magico è uno strumento interpretativo fondamentale per “scoprire il mondo”. Pensare “magicamente”, infatti, aiuta il piccolo non solo a controllare le proprie paure ma anche a entrare in contatto con le proprie risorse personali e a dargli la sensazione di poter agire sulla realtà
Sono proprio i vari aspetti del pensiero analogico a svelare alcune caratteristiche fondamentali della mente umana. Le strategie analogiche infatti possono portare a soluzioni innovative. Basti pensare alla capacità del cervello di formare delle immagini mentali, processo alla base della cosiddetta creatività, senza la quale non esisterebbe la possibilità di fornire risposte originali e innovative
Lo psicologo Daniel Goleman ha divulgato il concetto di intelligenza emotiva partendo dagli studi delle neuroscienze. Sviluppare le competenze intellettive non è sufficiente, occorre sviluppare appunto l’intelligenza emotiva per vivere felici e stare bene con sé stessi e con gli altri
Vediamo che ruolo ha e come favorire il gioco simbolico del "far finta", particolarmente importante durante la crescita del bambino
I movimenti complessi sono resi possibili da una memoria procedurale: una memoria distribuita tra i circuiti che formano il cervello e che, attraverso prove ed errori, registrerà correzioni e perfezionamenti fino a quando si trasformerà in una memoria stabile
Il pensiero del bambino prescinde dai vincoli causali di tempo e di spazio, propri del pensiero logico degli adulti, e investe tutto il reale di animismo. Tutto ciò assolve a diverse funzioni