Come proteggere i bambini dalle punture delle zanzare? E se vengono punti, che fare? Sono domande che vengono poste di frequente ai pediatri.
Altroconsumo ha condotto un’indagine sui repellenti antizanzare; ecco una sintesi per gli utenti del sito di Uppa:
Fino ai 3 mesi, è meglio non usare alcun prodotto da spalmare sulla pelle né da vaporizzare: solo zanzariere di stoffa o rete, che costituiscono una barriera fisica.
Dai 3 mesi ai 2 anni c’è un solo principio attivo abbastanza efficace, il citrodiolo: è contenuto in alcuni prodotti Vape (conviene accertarsi che sull’etichetta sia indicata la presenza di questa sostanza. Si tratta di un repellente a protezione medio-bassa, ma bisogna accontentarsi).
Da 2 anni a 12 anni si può utilizzare un repellente a base di icaridina, contenuto per esempio in alcuni tipi di Autan.
Il principio attivo più efficace contro le zanzare è il Deet (contenuto in molti prodotti: Off, alcuni Autan, Vape), ma è meglio utilizzarlo solamente al di sopra dei 12 anni.
Decisamente poco consigliabili le linee di prodotti antizanzara dedicate ai bambini. Spesso il principio attivo è un’essenza naturale, come il geranio o la citronella, che non offre una grande protezione.
Meglio niente. Le creme in commercio da applicare sui morsi di zanzare sono semplici cosmetici, non c’è alcuna prova che riducano l’infiammazione e possono contenere sostanze irritanti (alcol e ammoniaca). Secondo il Ministero della Salute la loro pubblicità non deve promettere effetti terapeutici.
Ha girato il mondo a piedi, in bici e sul pedalò, fino a quando ha scoperto l’editoria e il marketing: dopo aver ricoperto i ruoli di redattore prima e di responsabile marketing poi, è diventato CEO di Uppa nel 2017.