In gravidanza si alternano periodi che trascorrono veloci ad altri che appaiono interminabili; in particolare, durante le prime settimane, il tempo sembra subire un’improvvisa accelerazione. Ci si sente investite da un turbinio di emozioni, scombussolamenti fisici, decisioni da prendere: scegliere insieme al partner un percorso di gravidanza adatto alle proprie condizioni psico-fisiche e capire quali sono i controlli da fare più indicati al proprio stato, quando e perché farli.
Per orientarsi in queste prime fasi, la coppia avrà bisogno di ricevere adeguate informazioni, che le permetteranno di capire quali controlli fare in gravidanza in base alla propria storia clinica. Scopriamo quali sono le cose essenziali da sapere.
I controlli effettuati durante la gravidanza hanno lo scopo di accertare il livello di salute della donna e del feto, selezionando le situazioni che potrebbero richiedere un approfondimento e valutando i possibili rischi.
Gran parte degli esami effettuati per sorvegliare la gravidanza sono detti di screening: indagini che servono per identificare nella popolazione delle donne incinte particolari malattie che, se presenti, necessitano di trattamento.
Tra i controlli in gravidanza più importanti da effettuare durante troviamo:
Alcune regioni offrono anche un’ecografia all’ottavo mese, con cui si monitora l’accrescimento fetale.
I risultati di questi esami sono fondamentali, perché ci permettono di valutare l’adattamento della donna durante la gravidanza. Essenziale, ad esempio, sarà il controllo sulla graduale diluizione di globuli rossi e piastrine nel plasma materno che aumenta di volume: un meccanismo, chiamato “anemia fisiologica”, che favorisce gli scambi tra donna e feto attraverso la placenta.
Ricordiamo anche che nei consultori di alcune regioni italiane viene distribuito un libretto per agevolare le future mamme nella comprensione e nella fruizione dei test di screening. Il ritiro di questo documento è inoltre un’occasione per avere informazioni sul percorso di assistenza in gravidanza e per prenotare le indagini previste.
Il numero di controlli da effettuare in gravidanza può variare da cinque a dieci, iniziando preferibilmente entro la decima settimana: uno ogni 4-6 settimane fino all’ottavo mese e uno ogni due settimane dal nono mese in poi.
Il calendario delle visite non è standard, ma personalizzato in rapporto ai bisogni della donna e alla sua esperienza: se è alla prima gravidanza, è probabile che richieda un numero di incontri maggiore rispetto a una donna che ha già partorito.
La letteratura scientifica evidenzia da sempre i benefici materni, in termini di gradimento e salute, determinati da un’assistenza ostetrica. Dal concepimento avvengono importanti modificazioni (in gran parte sostenute dal cambiamento dell’assetto ormonale) che consentono alla donna di adattarsi al ritmo della maternità, di attivare l’ascolto del proprio corpo, di scoprire le risorse che inconsapevolmente possiede e il meccanismo di protezione nei confronti del proprio bambino.
L’ostetrica ha il compito di proteggere questo naturale processo, vigilando sullo stato di salute di mamma e figlio, potenziando le competenze materne, fornendo strumenti che possano aiutare la coppia a scegliere, riducendo l’intervento medico se non necessario e garantendo un prezioso sostegno. In generale, l’assistenza offerta durante il periodo che va dalla gravidanza al ritorno a casa dovrà garantire continuità.
È importante che l’ostetrica e la futura mamma comunichino fra loro efficacemente, con lo scopo di instaurare una relazione basata sulla fiducia. Durante ogni incontro verranno affrontati temi relativi alla gravidanza, allo sviluppo del feto, al parto e all’allattamento. Questo scambio, basato sull’osservazione e l’ascolto, permetterà di gestire efficacemente i sintomi che rappresentano per la futura mamma una novità, valorizzando quelle che sono normali manifestazioni durante la gravidanza.
Inoltre sarà compito dell’ostetrica effettuare le seguenti valutazioni: