Con il quarto mese di gravidanza inizia il secondo trimestre di attesa per la futura mamma. In questo periodo i rischi legati a un eventuale aborto diminuiscono rispetto al trimestre precedente e assistiamo a continui cambiamenti dell’organismo femminile e alla crescita del feto, che sviluppa le principali caratteristiche che contraddistinguono il piccolo essere umano.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i principali cambiamenti del corpo materno, quelli del feto in utero e le visite e gli esami necessari e consigliati del quarto mese di gravidanza.
Esattamente, quando inizia il quarto mese di gravidanza? Per la precisione, comincia da 13 settimane + 2 giorni e termina a 17 settimane + 4 giorni.
Durante queste settimane iniziano a notarsi alcuni cambiamenti fisiologici dell’organismo materno, dovuti sia alla crescita del feto sia agli ormoni della gravidanza. Tra queste modificazioni ci sono sicuramente:
Quali sono i disturbi del quarto mese di gravidanza? Quali i sintomi di cui preoccuparsi? L’aumento del volume dell’utero determina, soprattutto in alcune posizioni come quella seduta, una maggiore compressione della vescica, il che può comportare fastidio e soprattutto una maggior frequenza della minzione, di cui non occorre preoccuparsi, a meno che il tutto non sia correlato anche ad altri disturbi della minzione come bruciore o dolore, segni di una possibile infezione urinaria.
L’aumento in volume dell’utero può determinare anche degli stiramenti delle fibre muscolari dell’organo, che potrebbero determinare delle piccole e sporadiche contrazioni, ossia degli indurimenti fisiologici dell’addome. Se questi compaiono molto spesso e/o con dolore, sarà bene confrontarsi con il professionista che segue la gravidanza (così come nel caso sopra citato di sospetta infezione urinaria).
Come cambia il corpo al quarto mese di gravidanza? Come detto, inizia a intravedersi il pancione per via della crescita del feto; la crescita fetale al quarto mese di gravidanza raddoppia e viene valutata attraverso un’ecografia che misura la lunghezza vertice-sacro (CRL o Crown-Rump Lenght) fino alle 15 settimane e, successivamente, la lunghezza del diametro biparietale (BiParietal Diameter, BPD). Alla fine del quarto mese il feto è lungo circa 15 centimetri e pesa circa 100 grammi.
Lo sviluppo del feto continua. In particolare, iniziano a formarsi gli organi genitali (il sesso è già riconoscibile mediante ecografia). Inoltre, con il passare delle settimane il feto inizia ad assumere sembianze sempre più simili a quelle di un bambino: le gambe si allungano più delle braccia e iniziano a muoversi i muscoli, anche quelli facciali; crescono le strutture accessorie, come peli, sopracciglia, capelli e unghie.
Durante queste settimane iniziano poi a svilupparsi alcuni dei cinque sensi. Intorno alla 13^ settimana le papille gustative maturano e il feto inizia quindi a inghiottire saliva e liquido amniotico, sviluppando perciò il senso del gusto. Intorno alla 15^ settimana, invece, si forma l’apparato uditivo e quindi il bambino inizia a percepire i rumori.
Quali sono gli esami del quarto mese di gravidanza? E le visite? Tutto dipende dalle valutazioni del professionista sanitario che segue la gravidanza e dalle caratteristiche stesse di ogni donna e di ogni gestazione, anche se, in generale, ci si può basare sulle indicazioni delle linee guida nazionali e internazionali.
Gli esami facoltativi di questo mese di gravidanza prevedono le valutazioni degli anticorpi per la Toxoplasmosi e per la Rosolia se la donna non è risultata immune agli esami precedenti; inoltre, considerando i fattori di rischio, la donna potrebbe dover eseguire tra la 16^ e la 18^ settimana l’OGTT (la cosiddetta “curva glicemica”) per valutare il rischio di diabete gestazionale.
Tra gli esami indicati in queste settimane ci sono anche quelli relativi allo screening prenatale per le principali sindromi genetiche (come quella di Down). Esistono diverse tipologie di test, in base alle caratteristiche della gravidanza e all’epoca gestazionale, ma quelli più consigliati sono il Test Combinato (eseguibile fino a 13 settimane + 6) e quello integrato (da eseguire in due momenti ma entro le 17 settimane).
Negli ultimi anni si sta affermando anche un altro test di screening, quello per la ricerca del DNA fetale nel sangue materno (o NIPT), che però al momento non è tra gli esami gratuiti passati dal Sistema Sanitario Nazionale ed è eseguibile solo privatamente in strutture accreditate.
Tutti i risultati di questi test di screening richiedono una valutazione del professionista sanitario, per interpretare insieme il rischio di malattie genetiche e, quindi, valutare ulteriori indagini di secondo livello più invasive come l’amniocentesi, qualora necessarie.
Anche in questo mese di gravidanza sarà importante almeno una visita, per discutere degli eventuali risultati dei test di screening e delle valutazioni degli esami di laboratorio. Si valuterà inoltre il peso e la pressione arteriosa per escludere patologie della gravidanza e, in generale, valutare l’andamento e gli stati fisici ed emotivi della donna stessa.
Le modificazioni fisiche descritte in precedenza sono del tutto normali, o per meglio dire fisiologiche, poiché riguardano i cambiamenti necessari per il proseguo della gravidanza stessa.
Stati di malessere fisico come il raffreddore, l’influenza e il mal di testa possono essere trattati con le comuni terapie, tenendo però sempre a mente le raccomandazioni del proprio medico su eventuali farmaci da non utilizzare.
Ma di cosa preoccuparsi al quarto mese di gravidanza? Altri sintomi possono essere riconducibili a patologie proprie dello stato gravidico, come una importante cefalea associata a pressione alta, segni di una possibile preeclampsia, oppure forte prurito, spesso localizzato sulla pancia, segno di una probabile colestasi gravidica. In caso di dubbi, è bene sempre rivolgersi al professionista sanitario che segue il percorso della gravidanza.
E invece, consigli? Cosa fare e cosa non fare al quarto mese di gravidanza? In questo periodo bisogna:
Occorre non strafare e ascoltare sempre il proprio corpo: se si è stanche bisogna fermarsi e riposare, se invece le energie lo consentono, si può continuare con la propria vita quotidiana, ricordandosi sempre che c’è un cucciolo che sta crescendo dentro di noi.