Potrebbe sembrare un libro sulla poesia, sulle parole che esprimono le emozioni, sull’importanza di saper guardare quello che ci sta intorno e sulla necessità di saperlo comunicare, ma non è un libro su questo, è molto di più. Questo è un libro che parla dell’amicizia, della generosità, della profondità e della leggerezza, ma soprattutto della diversità, quella diversità che fa il mondo bello e vario, che ci aiuta a oltrepassare il confine, ad allargare il cerchio, ad allontanare gli orizzonti, quella diversità necessaria e indispensabile.
Topazio è un topo a cui piace scrivere poesie sul sole e sul mondo, le regala ai suoi amici, e loro gli vogliono bene per questo. Un giorno raggiunge Asino che vive solo sulla montagna e gli regala tante poesie. Ma Asino non sa leggere e ne fa un uso tutto suo, a cui nessuno aveva mai pensato: non le legge, non le declama, con i fogli costruisce tanti aeroplanini e li fa volare. Topazio se ne accorge, si arrabbia, si offende. Le sue poesie non sono giocattoli, come si può essere così insensibili?
Al suo ritorno dalla montagna, scopre che la leggerezza di Asino ha permesso agli aerei di raggiungere terre lontane e nuovi amici gli scrivono, hanno ricevuto i suoi versi, ringraziano e ne chiedono ancora. Così Topazio riempie un mucchio di fogli con nuove poesie e le porta sulla montagna dove Asino, con leggerezza, le farà volare.
Ma questo libro dice anche dell’altro. Ci ricorda che i bambini, come Asino e come tutti gli animali, sono creature libere e che il gioco, per essere libero, deve poter essere anche sovversivo; ci ricorda che non esiste un unico modo per usare le cose, materiali e immateriali che siano, ogni cosa può essere usata mettendoci del proprio, anche quando tutto è già deciso e sembra che non ci sia più spazio per la fantasia e la creatività.
Così la prossima volta che vedete i vostri figli fare a pezzi il giornale e colorarlo con i pennarelli per farne cibo da cucinare alle bambole, non vi affrettate a comprargli pasta e pomodori di plastica, lasciateli sperimentare, lasciategli la possibilità di essere sovversivi.