«In tutto Marco ha avuto la tosse per 10 giorni buoni. Prima una tosse secca, e quindi gli abbiamo dato uno sciroppo per la tosse secca, poi una tosse grassa, e vai con lo sciroppo per la tosse grassa… Da un paio di giorni gli è passata, ma ci chiediamo: questi sciroppi, saranno effettivamente serviti a qualcosa?».
La tosse è uno dei sintomi più frequenti in età pediatrica. Basti pensare che mediamente in un mese almeno un bambino su tre assume un farmaco o uno sciroppo e che la spesa per questi prodotti arriva a cifre molto importanti (negli Stati Uniti è di circa 2 miliardi di dollari all’anno). Ma esiste uno sciroppo per la tosse dei bambini davvero efficace?
Tra farmaci, placebo, sciroppi e soluzioni naturali, ecco di seguito alcuni dei più comuni rimedi per calmare la tosse dei bambini.
La tosse accompagna le infezioni virali delle prime vie respiratorie ed è molto frequente nei bambini che frequentano le comunità infantili, dove lo scambio di virus avviene molto facilmente, che hanno fratelli e sorelle. Per calmare la tosse nei bambini, di solito il medico o il farmacista prescrive una serie di farmaci, nonostante esistano poche certezze sulla loro efficacia. Si tratta di solito di una combinazione di:
I maggiori consumatori di questi farmaci sono i bambini tra i 2 e i 5 anni, seguiti dai bambini più piccoli.
Qualche anno fa, però, una commissione di esperti (la Cochrane), dopo aver analizzato diversi studi clinici sull’uso dei farmaci per la tosse, non aveva riscontrato alcuna evidenza di efficacia superiore a quella del placebo per quanto riguarda l’uso di antistaminici, sedativi della tosse, associazione tra antistaminici e decongestionanti nasali e associazione tra sedativi della tosse e broncodilatatori.
L’Istituto di Sanità del Canada e la FDA (l’Agenzia governativa degli Stati Uniti che controlla i farmaci), vista la mancanza di prove sull’efficacia e la crescente preoccupazione per le reazioni avverse, hanno rilasciato dichiarazioni per quanto riguarda l’uso degli sciroppi per la tosse dei bambini: sconsigliati in Canada nei bambini di età inferiore ai 6 anni, cautela dai 6 anni in su; negli USA l’uso è sconsigliato sotto i 4 anni.
Anche l’Agenzia francese per la sicurezza dei prodotti sanitari (AFSSAPS) ha proibito l’uso degli sciroppi per i bambini sotto i 2 anni. La decisione è stata presa nell’aprile del 2010 in seguito a diverse segnalazioni di complicazioni respiratorie legate all’uso di questi sciroppi: più della metà dei casi riguardavano bambini di età inferiore a un anno e in qualche caso era stato necessario il ricovero in ospedale.
I bambini piccoli hanno una ridotta capacità di tossire e gli sciroppi mucolitici possono causare difficoltà respiratorie. I bambini francesi che avevano assunto gli sciroppi a base di acetilcisteina, carbocisteina e benzoato di meglumina, indicati per fluidificare le secrezioni bronchiali, avevano avuto un peggioramento della loro capacità respiratoria. L’AFSSAPS, oltre ad avere controindicato tutti gli sciroppi per i bambini sotto i 2 anni, in quell’occasione aveva anche predisposto anche il ritiro di tre farmaci destinati all’uso nei neonati.
L’unica sostanza che abbia avuto il beneplacito della letteratura ufficiale come efficace sul fastidio e l’intensità della tosse notturna è il miele, e questo è stato stabilito da una ricerca effettuata nel 2007 con un controllo-confronto rigoroso in cieco (cioè senza sapere a quale bambino veniva dato il miele e a quale bambino una soluzione inerte). «So già che molti, nel vedere questi risultati, penseranno: la nonna aveva ragione!», ha commentato Ian Paul, leader del team di ricercatori. [1]
Il problema dell’abuso di farmaci e dei dosaggi “fai-da-te” nei bambini è molto grave, e la tosse è un tipico problema che scatena una reazione esagerata da parte dei genitori ansiosi. «L’unica cosa che bisogna dare ai bambini con la tosse è un po’ di tempo. Poi staranno bene», avverte Pat Jackson Allen della Yale University School of Nursing.
Ricordiamo che il miele non è indicato nei bambini di età inferiore a un anno.