Ciò che sta accadendo in questi giorni a proposito di carne rossa e lavorata induce anche noi di Uppa a crederci grandi giornalisti.
Ecco alcuni titoli: La Stampa “Quello che sappiamo davvero sulla storia della carne cancerogena”, Il Post “La carne lavorata è cancerogena, ha detto l’OMS”, e veramente esilarante Il Corriere “La carne lavorata provoca il cancro. Oncologi: «No agli allarmismi»”, un po’ come “Un gigantesco meteorite distruggerà la terra ma, tranquilli, potrebbe anche mancarla.”
I grandi giornalisti, quelli veri, grandi ipocriti, obiettano subito “ma nell’articolo spieghiamo bene tutto e si capisce esattamente come stanno le cose”. Il guaio è che pochi leggono i giornali e tutti leggono i titoli, tanto che il caos è immancabilmente esploso, alla faccia dell’obiettività dell’articolo.
Forse sarebbe stato più corretto dire la verità subito nei titoli, e cioè che l’OMS autorevolmente conferma (come Uppa da sempre predica) che mangiare troppa carne fa male, e che quella rossa, lavorata o meno, sopra i 500 grammi alla settimana aumenta anche il rischio di alcuni tipi di cancro.
Negli anni 60 ci davamo da soli dei pezzenti perché mangiavamo poca carne, e avevamo meno tumori e meno infarti, ora siamo ricchi e ci dovremmo dare dei coglioni per averla fatta diventare, complici noi medici, la base della nostra alimentazione.
Non è mai troppo tardi, sul modello della “piramide alimentare mediterranea”mangiatene molta di meno, di tutti i tipi, preparata secondo le norme della buona cucina, e vivrete felici, senza dimenticare, oltre al micidiale fumo di sigaretta, anche quello prodotto dalle troppe automobili, o dalle caldaie a tutta birra per poter stare d’inverno in casa in maniche di camicia, o il fatto che allattare al seno protegge dai tumori al seno e ovaie (cioè, salva molte vite).
Il prossimo numero di Uppa in uscita a Novembre conterrà uno speciale sull’alimentazione vegetariana (e vegana) di ben 10 pagine. Sullo stesso numero Vincenzo Calia, direttore di Uppa, dedicherà l’editoriale a spiegare nel dettaglio cosa ha stabilito l’OMS rispetto al consumo di carne, senza allarmismi e con l’unico scopo con cui, da 13 anni, facciamo questo giornale: informare i genitori, senza vendere nulla…
Ternano, dopo aver lavorato come pediatra ospedaliero, si occupa di formazione nell’ambito dei corsi di preparazione alla nascita presso il consultorio “Città Giardino” di Terni. È uno degli autori storici di Uppa e ha pubblicato numerosi articoli sullo svezzamento su riviste pediatriche e non solo. Nel 2019 è uscita per Uppa edizioni una nuova versione del suo libro “Io mi svezzo da solo!”